Nacque a Pau il 26 gennaio 1763. Destinato alla carriera forense, si diede invece, alle armi. La rivoluzione lo trovò semplice sergente maggiore; ma tre anni dopo era colonnello, e l'anno di poi (1793) [...] e rese possibile la difesa del suolo francese. Ma per il suo lealismo costituzionale cadde in disgrazia presso il Sieyès; fu considerato dimissionario, calunniato e si tennero nascosti i suoi meriti. B. rimase in sdegnoso riserbo anche di fronte ...
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Letterato e moralista francese, nato il 6 aprile 1741 presso Clermont (Alvernia), morto a Parigi il 13 aprile 1794. Figlio di padre ignoto, fu ammesso al beneficio di una borsa di studio nel collegio parigino [...] e della liberalità di amici ricchi. Favorevole alle nuove idee e alla Rivoluzione, lanciò la famosa formula di cui poi s'impadronì Sieyès: Qu'est-ce que le tiers état? Tout. - Qu'a-t-il? Rien. Collaborò allora al Mercure, portandovi il suo spirito ...
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Legalità, principio di
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Principio di legalità è un'espressione tecnica del linguaggio giuridico, in base alla quale si designa la subordinazione dei poteri pubblici [...] nazionale, al contrario, basta la sua semplice realtà per essere sempre legittima: essa è all'origine di qualsiasi forma di legalità" (v. Sieyès, 1993, vol. I, p. 257). La volontà generale o nazionale è qui la fonte di ogni legalità e, poiché in essa ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gruppo di filosofi, scienziati e letterati, gli idéologues sono i diretti eredi dell’Illuminismo [...] degli idéologues filosofi, politici, letterati e scienziati come Philippe Pinel, Sébastien-Roch Nicolas Chamfort, Emmanuel-Joseph Sieyès, Pierre Claude François Daunou, Pierre-Louis Ginguené, Jean Marc Gaspard Itard, Charles-Maurice de Talleyrand ...
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Per cittadinanza si intende generalmente la condizione giuridica (o status) degli appartenenti a una comunità politica nazionale denominata popolo, a cui consegue la titolarità di alcuni specifici diritti [...] all’interno di una concezione unitaria della nazione – secondo la riflessione e la pratica costituzionale di J.-E. Sieyès – sussisteva la distinzione, fondata su base censitaria, tra cittadini attivi e cittadini passivi, rimasta sino all’affermazione ...
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Nazionalismo
Francesco Tuccari
La parola e la cosa
Nel linguaggio politico e nel lessico delle scienze storico-sociali il termine 'nazionalismo' viene abitualmente impiegato per indicare fenomeni di [...] ad affermarsi là dove gli eventi straordinari della grande Rivoluzione avevano conferito alla parola nazione - si pensi solo a Sieyès e alla Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino del 1789 - un significato quasi sacro.
Nationalisme e poi ...
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Classe, coscienza di
Iring Fetscher
Introduzione
Il concetto di coscienza di classe è stato sviluppato da Marx e dal marxismo, ma si è in seguito diffuso più ampiamente e viene oggi usato - in un senso [...] ? Diventare qualcosa". Al Terzo stato appartenevano tutti quei Francesi che non facevano parte del clero o della nobiltà. Ma di fatto Sieyès parlava già in nome della parte possidente di quel ceto, una parte che s'identificava con il tutto e di fatto ...
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Etimologicamente elezione significa scelta. Nel linguaggio politico significa più precisamente il procedimento mediante il quale si designano le persone chiamate a rappresentare una collettività, cioè [...] i Cento giorni di dare un principio di attuazione a una feconda idea dell'abate Sieyès. In un discorso tenuto nel 1795 alla Convenzione il Sieyès aveva detto che il migliore sistema di rappresentanza sarebbe stato quello di comporre l'assemblea ...
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Nazione, idea di
Francesco Tuccari
Nazione e idea di nazione
Nel corso degli ultimi due secoli la 'nazione' ha costituito un punto di riferimento fondamentale nei processi di formazione e di consolidamento [...] . È immediatamente evidente infatti - per citare un solo esempio - che tra l'idea di nazione puramente politica dell'abate Sieyès (la nazione è "un corpo di associati che vivono sotto una legge comune, rappresentati dalla stessa legislatura") e l ...
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MAGGIORANZA (fr. majorité; sp. mayoría; ted. Majorität; ingl. majority)
Edoardo Ruffini Avondo
Si intende per maggioranza l'eccedenza di voti che prevale nella votazione di un'assemblea, e anche - meno [...] punto di vista aristocratico. Nel campo elettorale gli fu contrapposto - a partire dai suoi stessi teorici come Sieyès, Condorcet, Mirabeau - il principio della rappresentanza proporzionale.
Bibl.: G. Jellineck, Das Recht der Minoritäten,Vienna 1898 ...
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