Affezione dolorosa (Albert) della regione del tendine d'Achille, dovuta o a peritendinite (v. Achille, tendine di) o ad infiammazione (traumi, reumatismo, blenorragia, tubercolosi, sifilide) della borsa [...] mucosa retrocalcanea ...
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Medico, nato il 17 novembre 1834 a S. Pietro in Campo (Isola d'Elba), morto a Siena il 14 dicembre 1918. Si dedicò particolarmente all'ostetricia, che insegnò nell'università di Siena dal 1882 al 1909. [...] Sono interessanti i suoi studî sulla trasmissione del vaiolo e della sifilide, sull'evoluzione pelvica e sul rallentamento del polso in puerperio. Primo praticò in Italia l'allacciatura delle trombe per ottenere la sterilizzazione dopo il taglio ...
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POLINEVRITE (dal gr. πολύς "molto" e νεῦρον "nervo")
Vittorio Challiol
S'intende con questa parola l'affezione infiammatoria di parecchi nervi contemporaneamente. Può avere, schematicamente, due grandi [...] e intossicazioni.
La polinevrite infettiva può essere causata dalla difterite (specie nei bambini), dalla tubercolosi, dal tifo, dalla sifilide (raramente e solo durante il periodo secondario), dalla lebbra, dalla malaria, e, in generale, da tutte le ...
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deciduite
Processo iperplastico, di natura infiammatoria o displastica, che colpisce la decidua gravidica. Quando questa è affetta da d. non subisce la normale involuzione al terzo mese di gravidanza, [...] anche fino alla fine della gestazione. Le cause infiammatorie sono costituite dalle malattie infettive in genere, dalla sifilide e dalla blenorragia in particolare; altre cause possibili sono malattie generali (per es., diabete, cardiopatie, ecc.) e ...
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RICORD, Philippe
Arturo Castiglioni
Medico, nato di famiglia francese a Baltimora il 10 dicembre 1800, morto a Parigi il 22 ottobre 1889; fu il più illustre dei sifilologi francesi del sec. XIX. Compì [...] dell'Académie de médecine e nel 1860 chirurgo dell'imperatore. Fu il primo a distinguere nettamente i tre stadî della sifilide e a fissare definitivamente la diagnosi differenziale tra l'ulcera dura e l'ulcera molle. Le sue opere più importanti ...
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MANASSEI, Casimiro
Agostino Palmerini
Dermosifilopatologo, nato il 18 luglio 1824 a Civitavecchia, morto a Roma il 14 gennaio 1893. Studiò a Roma e a Napoli, dove si laureò nel 1850; nel 1856 fu medico [...] 1886 fondò la Società di dermatologia e sifilografia.
Oltre a diversi scritti pertinenti alla sua specialità (pellagra, lebbra, sifilide ereditaria, tigna, cura mercuriale della sifilide, ece.), pubblicò un testo-atlante delle malattie della pelle. ...
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LESSER, Edmund
Agostino Palmerini
Dermosifilopatologo, nato il 12 maggio 1852 a Neisse, morto a Berlino il 7 giugno 1918. Si laureò a Strasburgo, nel 1882 conseguì la libera docenza in dermatologia [...] . Nel suo istituto fu scoperta la spirocheta di Schaudinn-Homian, agente della sifilide.
Dei suoi lavori i più importanti sono quelli che si riferiscono alla sifilide maligna e il suo Lehrbuch der Haut- und Geschlechtskrankheiten, Lipsia 1885; 14 ...
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MAJOCCHI, Domenico
Agostino Palmerini
Dermosifilografo, nato a Roccalvecce (Viterbo) il 5 agosto 1849, morto a Bologna il 7 marzo 1929. Si laureò nel 1873 a Roma; nel 1880 ebbe la clinica dermatologica [...] teleangiectodes; oltre a numerosi lavori nel campo della sua specialità (tricofizie, acariasi, miasi, trasmissione sperimentale della sifilide nei conigli, ecc.), scrisse su varî argomenti di storia della medicina (su Girolamo Mercuriale, su Marcello ...
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Medico, nato a Buenos Aires (Argentina) il 10 aprile 1886. Laureato nel 1908; professore di cliniLa nel 1913, insegna nell'università di Buenos Aires, della quale è stato anche rettore. Clinico di alta [...] fama, ha compiuto studî di grande rilievo sugli aminoacidi in patologia, sulla terapia digitalica, nelle emiplegie sensitive, sulla sifilide ereditaria tardiva. ...
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(o onichia) Malattia o alterazione delle unghie (quando il processo morboso è di natura infiammatoria è usato di preferenza il termine onissi). Le o. possono essere provocate da cause esterne, fisiche [...] d’origine esterna (miceti, germi vari) o interna, sia acute (morbillo, roseola, scarlattina) sia subacute o croniche (sifilide, tubercolosi); da intossicazioni (piombo, arsenico), da malattie cutanee (eczema, psoriasi, lichen) o da turbe trofiche e ...
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sifilide
sifìlide s. f. [lat. scient. syphilis, introdotto dall’umanista e scienziato G. Fracastoro, nel titolo del suo poema latino Syphilis, sive de morbo gallico (1530), derivandolo dal nome del protagonista Syphĭlus]. – 1. Malattia infettiva,...
sifilitico
sifilìtico agg. e s. m. (f. -a) [lat. scient. syphiliticus, der. di syphilis (v. sifilide), con suff. arbitrario (per raccostamento agli agg. derivati dai nomi di malattie in -ite)] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio medico: 1. agg....