In patologia medica, nome dato dal P. Ehrlich nel 1909 al primo preparato della classe degli arsenobenzoli introdotto in terapia e che trovò largo impiego nella cura delle affezioni protozoarie e treponemiche [...] (soprattutto della sifilide). ...
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Dermatologo tedesco (n. Neustadt 1885 - m. 1943). Professore dal 1925; direttore del reparto dermatologico dell'ospedale di stato di Berlino-Spandau dal 1929. In modo particolare si è dedicato a ricerche [...] sulle malattie allergiche, sulla sifilide sperimentale e sulla linfogranulomatosi inguinale. ...
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In medicina, termine usato per indicare forme morbose riguardanti il collo.
C. pellagroso Eruzione eritematosa in caso di pellagra.
C. di Stockes Ingrossamento del collo per sindrome mediastinica.
C. di [...] Venere Alterazione pigmentaria dovuta alla sifilide secondaria e localizzata al collo e alla parte alta del torace. ...
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VERNES, Arthur
Agostino Palmerini
Sifilografo, nato a Parigi il 16 luglio 1879. Fu chef de laboratoire dell'Hôpital Broca; dedicatosi poi allo studio della dermatologia e della sifilografia, nel 1916 [...] .
È particolarmente noto per avere introdotto un metodo di studio sierologico qualitativo e quantitativo per la diagnosi della sifilide (sifilimetria di Vernes). Ha scritto: Les signes humoraux de la syphilis, Parigi 1913; Atlas de syphilimétrie, ivi ...
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GENITALE, APPARATO (XVI, p. 534)
Giacomo SANTORI
Patologia. - Genitali maschili. - Con maggiore frequenza si è richiamata l'attenzione negli ultimi anni sui processi infiammatorî cosiddetti aspecifici [...] dei genitali maschili, processi indipendenti cioè dalla blenorragia, come pure dalla tubercolosi e dalla sifilide.
L'epididimite od orchiepididimite aspecifica insorge per lo più come complicazione di una di quelle forme tanto comuni di uretrite ...
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Medico (Ferrara 1462 - ivi 1536). Medico personale dei re Ladislao e Ludovico II d'Ungheria, fu poi prof. di medicina all'ateneo di Ferrara. Acuto studioso dei grandi eventi epidemiologici che nel Rinascimento [...] colpirono l'Europa, fornì, tra l'altro, lucide osservazioni sulle manifestazioni tardive della sifilide. Animato da uno spirito critico che lo fece credere "in ciò che è conforme alla ragione", cercò di ostacolare le negative influenze che l' ...
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Medico (Leida 1700 - Vienna 1772). Medico di corte di Maria Teresa a Vienna, ispettore generale dell'insegnamento medico in Austria, fondatore della scuola medica viennese. La sua opera maggiore è Commentaria [...] in Boerhaavii aphorismos (1742-72). È di sua creazione il liquore di van Swieten, usato un tempo nella terapia della sifilide. ...
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BREDA, Achille
CCoari
Nacque a Limena (Padova) l'8 dic. 1850, da Domenico e da Annunziata Marcolon e studiò a Padova medicina e chirurgia; gli fu maestro, in anatomia e istologia patologica, C. Rosanelli. [...] , il Salvarsan, introdotto in terapia da P. Ehrlich nel 1910 con il nome di "preparato 606" (Il "606" di Ehrlich e la sifilide ereditaria, in Atti d. R. Ist. veneto di scienze,lettere ed arti, LXX [1910-11], 2, pp. 1141-1159; Iprimi ventiquattro ...
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Medico, nato a Buenos Aires (Argentina) il 10 aprile 1886. Laureato nel 1908; professore di cliniLa nel 1913, insegna nell'università di Buenos Aires, della quale è stato anche rettore. Clinico di alta [...] fama, ha compiuto studî di grande rilievo sugli aminoacidi in patologia, sulla terapia digitalica, nelle emiplegie sensitive, sulla sifilide ereditaria tardiva. ...
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(o onichia) Malattia o alterazione delle unghie (quando il processo morboso è di natura infiammatoria è usato di preferenza il termine onissi). Le o. possono essere provocate da cause esterne, fisiche [...] d’origine esterna (miceti, germi vari) o interna, sia acute (morbillo, roseola, scarlattina) sia subacute o croniche (sifilide, tubercolosi); da intossicazioni (piombo, arsenico), da malattie cutanee (eczema, psoriasi, lichen) o da turbe trofiche e ...
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sifilide
sifìlide s. f. [lat. scient. syphilis, introdotto dall’umanista e scienziato G. Fracastoro, nel titolo del suo poema latino Syphilis, sive de morbo gallico (1530), derivandolo dal nome del protagonista Syphĭlus]. – 1. Malattia infettiva,...
sifilitico
sifilìtico agg. e s. m. (f. -a) [lat. scient. syphiliticus, der. di syphilis (v. sifilide), con suff. arbitrario (per raccostamento agli agg. derivati dai nomi di malattie in -ite)] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio medico: 1. agg....