CIARROCCHI, Gaetano
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Nacque a Sant'Elpidio a Mare (Ascoli Piceno) nel 1857 da Luigi e da Lucia Monti. Superati brillantemente gli studi classici nel ginnasio-liceo di Fermo, ottenne un posto nel Collegio [...] stimoli.
Il C. fu poi uno dei primi medici italiani a sperimentare il "Preparato 606" di P. Ehrlich nella cura della sifilide: egli, infatti, si era recato nel 1910 a Francoforte sul Meno per invitare Ehrlich ad assumere la presidenza di una seduta ...
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Chirurgo e anatomista (Long Calderwood, Scozia, 1728 - Londra 1791), fratello di William; ispettore generale degli ospedali di Londra, direttore dell'ospedale di S. Giorgio, primo chirurgo dell'esercito [...] in anatomia, fisiologia e patologia. Creò inoltre un grande museo di anatomia patologica. Disputando con L. Spallanzani, sostenne erroneamente l'identità tra sifilide e blenorragia, che considerò come due forme cliniche di uno stesso morbo. ...
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Sindrome angiotrofoneurotica (v. nervoso sistema vegetativo, XXIV, p. 652) caratterizzata da crisi improvvise di intense parestesie, cioè di sensazioni abnormi (disestesie), soprattutto a carattere di [...] ) e una forma sintomatica di particolari processi morbosi (arteriosclerosi, diabete, nefrite cronica, polinevrite, siringomielia, tabe, sifilide spinale, sclerosi a piastre, tetania).
Bibl.: A. Lunedei, Sindromi e malattie vasomotorie e trofiche, in ...
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REUMATICHE, MALATTIE
Giuido DAGNINI
. Col nome di malattie reumatiche si designa un gruppo di affezioni morbose le quali presentano un sintoma comune, e cioè il fenomeno reuma o reumatismo. Il reuma [...] dei tessuti là dove il virus stesso va a insediarsi. Analogamente a quanto si verifica nella tubercolosi e nella sifilide, ove la reazione tissulare dà luogo rispettivamente alla formazione del tubercolo e della gomma, nel reumatismo articolare acuto ...
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L'eritema essudativo polimorfo e l'eritema nodoso, che nelle loro forme tipiche rappresentano due quadri nettamente distinti l'uno dall'altro, possono presentare delle forme di passaggio ed essere contemporaneamente [...] infezione tubercolare (e accanto ad essa, sebbene più raramente, altre infezioni a carattere allergizzante, tra le quali la sifilide) imprimerebbe a tali soggetti un orientamento iperergico, cioè un elevato grado di reattività, di cui è espressione l ...
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Proteine o associazioni di proteine sieriche che precipitano reversibilmente a bassa temperatura. Si dividono in due tipi principali: monoclonali e di tipo misto. Le prime sono costituite per la maggior [...] ecc.). Quelle da c. di tipo misto sono state riscontrate in caso di connettiviti (lupus erimatoso, artrite reumatoide), di particolari infezioni croniche (lebbra, sifilide, toxoplasmosi), di epatopatie a lenta evoluzione e di alcune altre patologie. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Ospedali, università e medicina
Maria Conforti
Il medico e anatomista danese Thomas Bartholin (1616-1680) negli anni Quaranta del Seicento aveva visitato l’Italia in un grand tour medico che lo aveva [...] per la prima volta una teoria diversa da quella umorale, proprio per tentare di spiegare come ci si ammalasse di sifilide. Nel Syphilis, sive De morbo gallico libri tres, del 1530, e nel De contagione et contagiosis morbis del 1546, Fracastoro ...
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Biologo russo (Ivanovka, Char´kov, 1845 - Parigi 1916). Studiò in Germania, fu prof. di zoologia a Odessa (1870) ma dovette poi allontanarsi per ragioni politiche. A Messina (1883) e poi a Vienna, studiando [...] , descrisse le forme granulari e pleomorfe del bacillo tubercolare; dimostrò (1903) con É. Roux la trasmissibilità della sifilide dall'uomo alla scimmia e l'importanza profilattica della pomata al calomelano (pomata di M.). Minore validità ebbe la ...
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GIOVANNI BATTISTA da Vercelli
Arturo Castiglioni
Medico, forse di cognome Della Rovere, nato a Vercelli fra il 1463 e il 1468, squartato nel 1516. Fu chirurgo militare, poi si laureò a Padova e nel [...] dove divenne medico e amico di Pandolfo Petrucci: ebbe grandissima fama quale chirurgo e per le cure da lui praticate contro la sifilide; nel 1513 fu a Napoli, poi a Roma dove curò il cardinale Giuliano de' Medici. Si stabilì poi a Siena dove la ...
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PALEOPATOLOGIA
Luigi Capasso
Termine con cui viene designata una particolare disciplina che ha per oggetto lo studio delle manifestazioni morbose di età preistorica e antica; in tal senso la p. rappresenta [...] (Inghilterra, Danimarca, Polonia); essa giunse in America solo in epoca post-colombiana.
Anche le treponematosi umane (attualmente la sifilide, il bejel, la framboesia e la pinta) hanno una storia biologica di grande interesse e sono state oggetto di ...
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sifilide
sifìlide s. f. [lat. scient. syphilis, introdotto dall’umanista e scienziato G. Fracastoro, nel titolo del suo poema latino Syphilis, sive de morbo gallico (1530), derivandolo dal nome del protagonista Syphĭlus]. – 1. Malattia infettiva,...
sifilitico
sifilìtico agg. e s. m. (f. -a) [lat. scient. syphiliticus, der. di syphilis (v. sifilide), con suff. arbitrario (per raccostamento agli agg. derivati dai nomi di malattie in -ite)] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio medico: 1. agg....