BAGLIVI, Giorgio
Mario Crespi
Nacque l'8 sett. 1668 a Ragusa (od. Dubrovnik), in Dalmazia, da Vlaho (Biagio) di Giorgio Armeno e da Anna di ser Iacopo de Lupis: Armenius, quindi, fu in realtà il suo [...] sua opera De praxi medica il B. dette pregevoli descrizioni di alcune malattie, come il tifo, la podagra, la sifilide, le elmintiasi dei bambini; descrisse la sintomatologia prodotta dalla puntura delle tarantole; distinse le pleuriti in flemmonose ...
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DE RENZI, Salvatore
Vincenzo Cappelletti-Federico Di Trocchio
Nacque a Paternopoli (prov. di Avellino) il 19 genn. 1800, da Donato e Maria Rosaria Del Grosso. La famiglia, "già ricca e agiata" a dire [...] quali bastano i sensi e ve ne sono altri che non possono esistere senza ragionamento. Una periostosi è un fatto di osservazione, la sifilide che l'ha prodotta è fatto di ragione. Chi in mezzo a questi due fatti ve ne ponesse un altro, cioè il modo ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. L'internazionalizzazione della sanita e della medicina ...
Paul Weindling
L'internazionalizzazione della sanità e della medicina pubblica
Henry [...] l'efficacia. Alcuni programmi per debellare malattie suscitarono notevoli sospetti. Si incentivò l'uso della penicillina per eradicare la sifilide e quello del DDT per debellare la malaria ma, quando nel 1957 i sovietici promossero la campagna per l ...
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FERRI (Ferro), Alfonso
Antonella Pagano
Nacque con ogni probabilità agli inizi del '500 a Napoli (anche se alcuni autori lo dicono nato a Faenza) e si addottorò in arti e medicina, approfondendo nel [...] , all'epoca, rimedio nuovo per molte malattie, come si sofferma a mostrare l'autore, e in particolare per la cura della sifilide. Il F., alla luce della teoria umorale allora vigente, considera il guaiaco di natura calda e secca e dunque in grado di ...
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ILVENTO, Arcangelo
Mario Crespi
Nacque a Grassano, in Basilicata, il 14 nov. 1877 da Andrea e Felicetta Lerosa. S'iscrisse al corso di laurea in medicina e chirurgia dell'Università di Napoli, ove fu [...] gli esiti di malattie infettive ancora di notevole incidenza, quali la malaria, la tubercolosi, il tracoma, la sifilide. Sostenitore convinto dell'utilità di un programma di medicina pubblica, progettò l'istituzione di osservatori sanitari, di ...
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CAPODIVACCA (Capivaccio, Capivacceus), Girolamo
Giuliano Gliozzi
Nacque a Padova nei primi decenni del XVI sec. da antica e nobile famiglia.
Il C., compiuti gli studi di medicina allo Studio di Padova, [...] se il suo stipendio era alquanto inferiore: 830 fiorini, come dichiara un avviso di pagamento del 1587.
Riguardo la sifilide, nella cura della quale era diventato un richiesto specialista, si era diffusa la voce ch'egli possedesse un segreto che ...
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In medicina, il prodursi di una soluzione di continuità in un osso. Le f. si producono con meccanismi vari, risultando spesso da un trauma, raramente da una violenta contrazione muscolare: esse possono [...] ogni momento, in dipendenza di varie condizioni concomitanti: deficiente stravaso emorragico, malattie generali (tumori, sifilide, tubercolosi) o locali (infezioni, osteomieliti ecc.), cattiva riduzione e, soprattutto, inadatta contenzione. In quest ...
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Motilità dell’occhio. Si distingue una o. estrinseca, cioè quella propria del bulbo oculare, rispetto all’orbita, e una o. intrinseca che interessa la muscolatura dell’iride.
O. estrinseca
L’o. estrinseca [...] caratterizzato dalla perdita del riflesso fotomotore con conservazione della reazione di accomodazione; si osserva soprattutto nella sifilide del sistema nervoso specie nella tabe e nella paralisi progressiva. La pupilla tonica, infine, a patogenesi ...
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Gravidanza
Lucio Zichella
Renzo D'Amelio
Red.
Dinora Pines
La gravidanza, detta anche gestazione, sta a indicare la condizione della donna, e della femmina dei Mammiferi in generale, che va dal momento [...] per le malattie infettive capaci di determinare embriofetopatie (toxoplasmosi, rosolia, citomegalovirus, herpesvirus I e II); sierodiagnosi per la sifilide, nonché degli anticorpi per l'epatite B e C; determinazione degli anticorpi per la sindrome da ...
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FRIGIMELICA (Frizimelega, Frisimellica), Francesco
Dagmar Von Wille
Nacque a Padova il 15 genn. 1490 da Iacopo, discendente da una antica casata padovana residente nel palazzo di famiglia a Ponte dei [...] casi di ulcera e, a immersione o irrorazione, per curare le malattie della pelle, specialmente la scabbia, nonché la sifilide; alla terapia di questa malattia il F. dedicò il De morbo Gallico tractatus e la Lucubratiuncula adversus defluvium pilorum ...
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sifilide
sifìlide s. f. [lat. scient. syphilis, introdotto dall’umanista e scienziato G. Fracastoro, nel titolo del suo poema latino Syphilis, sive de morbo gallico (1530), derivandolo dal nome del protagonista Syphĭlus]. – 1. Malattia infettiva,...
sifilitico
sifilìtico agg. e s. m. (f. -a) [lat. scient. syphiliticus, der. di syphilis (v. sifilide), con suff. arbitrario (per raccostamento agli agg. derivati dai nomi di malattie in -ite)] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio medico: 1. agg....