VANNOZZI, Bonifacio
Marzia Giuliani
– Nacque a Pistoia sul finire del 1549. Della famiglia d’origine si conoscono solo i nomi del padre, Michelangelo di Bernardino, e della madre, Andrea di Vitale, [...] dovuto unire in un fronte comune i principali potentati dell’Europa orientale, il principe di Transilvania Sigismondo Bathory, l’imperatore Massimiliano e il re polacco Sigismondo III Vasa (I, 1606 pp. 347-513, II, 1608, pp. 313-320).
Al suo rientro ...
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BADOER, Sebastiano
Giorgio Cracco
Nacque probabilmente verso il 1425-27 (fu "provato" dalla Avogaria di Comun, il che di solito avveniva a 18 anni, il 3 sett. 1445) dal nobile Giacomo e da Maria Grimani. [...] 2 ediz., XXXII, 1, a cura di E. Celani, p. 211; M. Sanuto, Diarii,I,Venezia 1879, pp. 277, 322, 382, 668, 791, 1004; Sigismondo dei conti da Foligno, Le storie de' suoi tempi, a cura di F. Calabri, I, Roma 1882, pp. 54-56, 176; G. M. Mazzuchelli, Gli ...
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CONTI, Lucido
Mark Dykmans
Terzogenito di Ildebrandino, signore di Valmontone e di Berarda (di casato non identificato), fu fratello di Alto, Grato, Sagace e Giacomo. La data di nascita deve essere [...] anno assistette alla rinuncia di Gregorio XII e poi fu tra coloro che prepararono la missione del re dei Romani, Sigismondo, presso Benedetto XIII. Si occupò anche di questioni ereticali: nel settembre 1415 fu presente all'abiura di Girolamo da Praga ...
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GUASCONI, Zenobi
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze il 6 maggio 1397 da Iacopo di Biagio e da Albiera di Filippo Baroncelli. Da questo matrimonio, avvenuto nel 1379, nacquero altri sei figli maschi, [...] dello stesso anno, aveva preso parte a una riunione politica concernente il contenuto di un'ambasceria da inviare al re dei Romani Sigismondo di Lussemburgo. Nel febbraio 1433 il G. si recò a Siena con Rinaldo Albizzi presso lo stesso, che era stato ...
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DANDOLO, Andrea
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1405, secondogenito di Giacomo di Francesco e della figlia di Enrico del doge Giovanni Dandolo. Della sua vita privata sappiamo soltanto ch'era [...] grossa spedizione: nel gennaio '64 furono inviati in Grecia 3.000 fanti e altrettanti cavalieri, al comando di Sigismondo Malatesta, col quale il D. avrebbe dovuto collaborare. Porre nuovamente accanto i due uomini, nonostante le incomprensioni ed ...
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CAVALLERI (Cavaleri, Cavalleris), Paolo Agostino
Francesco Raco
Nato a Borgomanero (Novara) nel 1742, entrò giovanissimo nella Congregazione dei chierici regolari di S. Paolo, emettendo la professione [...] controrivoluzionario, noto per la sua diffidenza verso gli ex gesuiti e molto vicino agli orientamenti impersonati dal cardinale Giacinto Sigismondo Gerdil, di cui il C. stesso era valido collaboratore e consigliere.
Uscita alla luce nel marzo 1792 l ...
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CARINI MOTTA, Fabrizio (Fabricio Carini, de Carinis)
Edward A. Craig
Nacque probabilmente a Mantova, dove operò per cinquant'anni tra il 1649 e il 1699 come architetto, pittore, "prefetto de teatri". [...] Gabrielli. Nel 1652 gli furono affidate le Feste celebrate in Mantova alla venuta dei Serenissimi Arciduchi Ferdinando Carlo e Sigismondo d'Austria et Archiduchessa Anna Medici;quindici anni dopo preparò le scene per L'Almaduro. Drama per Musica da ...
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BRAGADIN, Vettore
Paolo Selmi
Figlio di Maffio "quondam Almorò quondam Zuane", il B. dovette nascere intorno al 1373, perché nel 1391 egli risulta già iscritto nella Barbarella; ed è da identificarsi, [...] Dal predecessore il Mocenigo aveva ereditato la guerra contro il patriarca di Aquileia, Lodovico II di Teck, e il re Sigismondo di Ungheria, suo alleato; sotto il suo dogato la Serenissima portò i suoi confini nell'Italia continentale, sino alle Alpi ...
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ANTONIBON
Giovanni Mariacher
Famiglia di ceramisti veneti, attivi particolarmente a Bassano ed a Nove tra la fine del sec. XVII e la seconda metà del XIX, Pasquale (I), detto anche Pasqualino, fu probabilmente [...] .Nel 1752 tenta la fabbricazione di porcellane in concorrenza con quelle tedesche: collabora, chiamato da Dresda, uno specialista, Sigismondo Fischer, e poi il Varion, pure esperto nel genere. L'A. chiede al governo privilegi per succedere a Helwelke ...
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MARTINO da Amsterdam
Piero Scapecchi
MARTINO da Amsterdam. – Nacque presumibilmente ad Amsterdam verso la metà del XV secolo.
Le poche notizie su di lui iniziano con un documento menzionato da Minieri [...] con lo stampatore tedesco Johann Besicken, che nel 1493 era già attivo in città, dove sino al 1499 lavorò in società con Sigismondo Mayr (Mayer) che poi si trasferì a Napoli. Nel 1500 compaiono dodici edizioni sottoscritte dai due in società e molte ...
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malatestiano
agg. – Della famiglia dei Malatèsta (o di uno dei suoi membri), che dalla metà del sec. 13° ebbe per due secoli la signoria di Rimini, e anche di altre terre della Romagna e delle Marche. In partic.: Biblioteca m., fondata da...
ussitismo
(o hussitismo) s. m. [der. di ussita]. – Movimento cristiano di riforma sorto in Boemia alla fine del sec. 14° e affermatosi per la decisa azione del boemo Jan Hus, che ne divenne il capo, e fu quindi scomunicato e arso vivo nel...