SANSEVERINO D’ARAGONA, Roberto.
Alessio Russo
– Figlio di Elisa, sorella del condottiero Francesco Sforza, e di Leonetto, conte di Caiazzo, nacque nel Regno di Napoli nel 1418.
Raggiunta l’età adulta, [...] 81, pp. 197-324; L. Patetta, L’architettura del Quattrocento a Milano, Milano 1987, p. 78; G. Onestinghel, La guerra tra Sigismondo conte del Tirolo e la Repubblica di Venezia nel 1487, Calliano 1989, ad ind.; M. Pellegrini, Ascanio Maria Sforza: la ...
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FERRUCCI, Francesco (detto Francesco di Simone)
Sandro Bellesi
Figlio di Simone di Nanni e di Nanna, nacque a Fiesole (Firenze) intorno al 1437 (Fabriczy, 1908). Iniziato allo studio della scultura dapprima [...] Ordelaffi a Forlì (Calzini, 1903). È probabile che a questo tempo risalga anche l'esecuzione del Monumento funebre di Sigismondo Malatesta nel tempio Malatestiano di Rimini (Venturi, 1892; Ricci, 1925).
Nel 1468 il nome del F. è menzionato per ...
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MONTELATICI, Francesco, detto Cecco Bravo
Valerio Da Gai
MONTELATICI, Francesco, detto Cecco Bravo. – Nacque a Firenze, nel «popolo » di S. Ambrogio, il 15 novembre 1601, da Antonio di Giovanni e da [...] una delle camere adiacenti. Attendibile anche la notizia di un successivo apprendistato dell’artista sotto la guida di Sigismondo Coccapani (Orlandi, 1719), al quale potrebbe essersi avvicinato dopo la morte di Cosimo II nel 1621, quando Bilivert ...
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MOROSINI, Paolo
Gino Benzoni
– Nacque nel 1406 a Venezia, da Egidio (o Zillio o Zilio), già podestà di Chioggia (1393-94) e quindi di Verona (aprile 1407 - settembre 1408 e nel 1410-11) e di Padova [...] e dei 41 elettori nell’elezione dogale del doge Cristoforo Moro (12 maggio 1462); fu altresì oratore al signore di Rimini Sigismondo Pandolfo Malatesta (giugno 1462), nonché inviato al re di Polonia Casimiro IV e al re di Boemia Giorgio di Podĕbrady ...
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SEGNA di Bonaventura
Federica Siddi
SEGNA di Bonaventura. – Non si conoscono i luoghi e le date di nascita e di morte di questo pittore senese attivo tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento.
La [...] 11; Bacci, 1944, pp. 42, 44-46).
Del maestro – ben noto agli eruditi senesi a partire dal XVI secolo, quando Sigismondo Tizio lo menzionò ritenendolo, invero sbagliando, maestro del grande Duccio di Buoninsegna (Bacci, 1944, pp. 3-7) – sono giunte ai ...
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SIMONETTA, Cicco
Maria Nadia Covini
– Nacque nel 1410 circa da Antonio de Gucia di Caccuri e da Margherita Simonetta, a Policastro, città in cui la famiglia materna era autorevole e rispettata.
Ebbe [...] o canonico a Pavia. Il primogenito Gian Giacomo, umanista e bibliofilo, e Antonio, entrarono nella segreteria ducale, e Sigismondo fu a sua volta uno stretto collaboratore del padre. Ludovico intraprese la carriera ecclesiastica ed ebbe benefici e ...
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GUILLERY, Stefano (Étienne)
Massimo Ceresa
Nativo di Lunéville, nella diocesi di Toul, in Lorena, fu attivo come tipografo a Roma tra il maggio 1506 e il novembre 1524. Spesso nelle edizioni il nome [...] al 1494, osservando le particolarità decorative di stile francese di due edizioni congiunte di Johann Besicken e Sigismondo Mayr di quell'anno: i Memorabilia gesta virorum illustrium arboris Capitolinae di Tommaso Ochsenbrunner, del 18 febbraio ...
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BAGLIONI, Malatesta
Gaspare De Caro
Quarto di questo nome, nacque a Perugia nel 1491 da Giampaolo e da Ippolita Conti. Aveva poco più di sette anni quando il padre, che militava al servizio dei Fiorentini, [...] in territorio veneziano ove prese contatto con altri fuorusciti dello Stato della Chiesa, Camillo Orsini, Fabio Petrucci e Sigismondo Varano, che sotto la direzione dello spodestato duca d'Urbino Francesco Maria Della Rovere andavano preparando una ...
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CAVALLETTI, Carolina
Sisto Sallusti
Nacque a Gorizia nell'anno 1794 dagli attori Francesco e Gaetana Pontevichi, durante una tournée della compagnia di Carlo Battaglia della quale essi facevano parte. [...] intendere; perché quanto al sentire, gl'insegnamenti non ne possono, e si resta sempiternamente tal quali" (lettera a Sigismondo Trecchi, 10 giugno del 1813). Nello stesso giorno raccomandava al Fabbrichesi:"...quattro uomini e una donna sola; ma ...
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FAELLI, Benedetto
Alfredo Cioni
Libraio, editore e tipografo tra i maggiori del miglior periodo della stampa bolognese, fu attivo tra il 1480 ed il 1523. Nacque a Bombiana (località montana dell'Appennino [...] in quel quartiere "delle scuole" ove già si erano, accentrati i maggiori commercianti di libri, quali Guglielmo Piemontesi e Sigismondo de Libri. Il suo giro di affari dovette presto ampliarsi per divenire cospicuo, quando si associò con un Guglielmo ...
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malatestiano
agg. – Della famiglia dei Malatèsta (o di uno dei suoi membri), che dalla metà del sec. 13° ebbe per due secoli la signoria di Rimini, e anche di altre terre della Romagna e delle Marche. In partic.: Biblioteca m., fondata da...
ussitismo
(o hussitismo) s. m. [der. di ussita]. – Movimento cristiano di riforma sorto in Boemia alla fine del sec. 14° e affermatosi per la decisa azione del boemo Jan Hus, che ne divenne il capo, e fu quindi scomunicato e arso vivo nel...