COCCAPANI, Giovanni
Fiorella Sricchia Santoro
Figlio dell'orafo Regolo Francesco e fratello maggiore del pittore e architetto Sigismondo, nacque nel 1582 a Firenze, dove il padre si era trasferito da [...] Benedetto Castelli alla Sapienza di Roma, che poi non ebbe seguito.
Lasciò, morendo nel 1649 a Firenze, un figlio piccolo, Sigismondo, entrato poi nell'Ordine degli scolopi e morto nel 1719 (Tiraboschi), che nel 1683 pubblicò un elogio del padre, e ...
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ESTE, Filippo d'
Luisa Bertoni
Marchese di San Martino in Rio, nacque a Ferrara nel 1537, figlio di Sigismondo - discendente di Sigismondo figlio di Niccolò (III) e fratello di Ercole I - e di Giustina [...] Il nel 1573, feudo che apparteneva al ramo della famiglia già dal 1501, quando Ercole I ne aveva investito il fratello Sigismondo. Nel 1558 Alfonso II gli affidò una delicata missione in Spagna, per ottenere l'appoggio della Corona per la conferma ...
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Virtuoso di liuto e compositore (Kronstadt, od. Braşov, 1507 - Padova 1576). Fu liutista alla corte di Sigismondo Augusto II di Polonia. Pubblicò: Intabulatura (1552), Harmonicarum musicarum... tomus primus [...] (1565) ...
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Pittore (Belluno 1570 circa - Cracovia 1650). Allievo dell'Aliense, nel 1595 fu chiamato a Cracovia da Sigismondo III. Abile epigono dei maestri veneti del sec. 16º, ebbe grande influsso sulla pittura [...] in Polonia ...
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CAVINA, Pietro Maria
Marco Palma
Nacque a Faenza con ogni probabilità nel 1637 dal notaio Sigismondo e da Elisabetta Donelli.
Esercitò la stessa professione del padre, che intraprese giovanissimo: i [...] primi atti da lui rogati, conservati nell'Archivio notarile di Faenza, risalgono al 1657. Ricoprì cariche nell'amministrazione della sua città, la più importante delle quali fu. quella, attribuitagli nel ...
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GIUSTINIANI BANDINI, Maria Cristina
Stefano Trinchese
Nacque a Roma, il 20 febbr. 1866, dal principe Sigismondo e da Maria Sofia Massoni.
Il padre, nel 1871, insieme con i principi Marcantonio e Paolo [...] Borghese e con il conte P. Campello, era stato tra i promotori dell'Unione romana per le elezioni amministrative e aveva poi continuato ad appoggiare l'attività di Campello, mirata all'organizzazione politica ...
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Ladislao IV Re di Polonia
Ladislao IV
Re di Polonia (n. 1595-m. 1648). Figlio di Sigismondo III Wasa, fu eletto nel 1632. Sconfisse i russi (1632-34) e con la Pace di Polanow (1634) ottenne i territori [...] di là del Dnepr e della Dvina. Dotato di buona cultura e amante delle arti, fu tollerante verso i protestanti e, durante la guerra dei Trent’anni, si mantenne equidistante tra la Francia e gli Asburgo ...
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Letterato (n. Auletta fine sec. 14º - m. dopo il 1459). Precettore di Borso poi di Ercole e Sigismondo d'Este. Commentò il Dittamondo di Fazio degli Uberti, e con Guarino Veronese emendò la Naturalis Historia [...] di Plinio ...
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Architetto e scultore (Roma 1600 - ivi 1672). Dal 1630 al 1655 fu in Polonia, dove lavorò per Sigismondo III, Ladislao IV, Giovanni Casimiro: cappella di Vasa, nella cattedrale di Cracovia; chiesa e convento [...] delle carmelitane scalze (1652), sempre a Cracovia; attese anche a decorazioni per teatro, per pompe funebri e feste di corte ...
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Antica famiglia nobile originaria della Franconia. Capostipite della famiglia è considerato Erkinger di Seinsheim, consigliere dell'imp. Sigismondo, che (1429) acquistò la signoria di Schwarzenberg. Dal [...] suo primo matrimonio derivò la linea di S.-Stefansberg detta anche olandese, dal secondo l'altra di S.-Hohenlandsberg (detta anche francone) andata estinta nel 1646. Nel 1599 la famiglia ebbe il titolo ...
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malatestiano
agg. – Della famiglia dei Malatèsta (o di uno dei suoi membri), che dalla metà del sec. 13° ebbe per due secoli la signoria di Rimini, e anche di altre terre della Romagna e delle Marche. In partic.: Biblioteca m., fondata da...
ussitismo
(o hussitismo) s. m. [der. di ussita]. – Movimento cristiano di riforma sorto in Boemia alla fine del sec. 14° e affermatosi per la decisa azione del boemo Jan Hus, che ne divenne il capo, e fu quindi scomunicato e arso vivo nel...