Condottiero e uomo politico polacco (Wiewiórka, Tarnów, 1488 - ivi 1561). Perfezionatosi all'estero nell'arte militare, ricevette da Emanuele I di Portogallo il comando dell'esercito contro i Mori; poi [...] in aiuto di Luigi II d'Ungheria contro Solimano. Etmano della corona polacca (1526), rimase sempre fedele al re Sigismondo Augusto; si ritirò a vita privata nel 1553. Amante delle lettere, scrisse alcune opere militari: Consilium rationis bellicae ...
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BIANCO (Bianchi, Blancus, de Blanchis), Giovanni
Nicola Criniti
Nacque, probabilmente nei primi anni del sec. XV, a Cremona o da famiglia cremonese ("cremonensis" o "da Cremona" è infatti qualificato [...] di alleanza, verso la fine di agosto e poi ancora l'anno seguente ritornò in Germania per sollecitare l'intervento di Sigismondo in Italia. Ricordato ancora il 17 giugno 1427, le sue tracce si perdono per quasi trent'anni.
Riappare, con il titolo ...
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Figlio (n. 1377 - m. Klosterneuburg 1404) e successore (1395) di Alberto III, accettò (trattato di Hollenburg, 1395) la coreggenza del cugino Guglielmo. Nel 1398 intraprese un viaggio in Terra Santa, che [...] una serie di leggende sui prodigî da lui incontrati in quella circostanza (donde l'epiteto Mirabilia mundi). Combatté a fianco di Sigismondo d'Ungheria contro bande di cavalieri che saccheggiavano il paese; morì, di ritorno dal vano assedio di Znaim ...
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Uomo politico ungherese (Kamičic, Croazia, 1482 - Alvinc, Transilvania, 1551). Figlio di G. Utješenovic, esponente della piccola nobiltà croata, e di una Martinuzzi, oriunda veneziana, divenne paolino [...] ). Nominato da Giovanni Szápolyai, per testamento, alla sua morte, tutore della regina Isabella e del figlio Giovanni Sigismondo (1540) in una congiuntura politica oltremodo sfavorevole (sia Ferdinando d'Asburgo sia il sultano tentavano di insediarsi ...
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MALATESTA (de Malatestis), Pandolfo
Anna Falcioni
Quarto di questo nome nel casato, nacque a Rimini il 5 luglio 1475 figlio illegittimo di Roberto il Magnifico, signore di Rimini, e di Elisabetta Aldobrandini. [...] maggio 1527, all'epoca del sacco di Roma. Forte dello sbandamento che aveva investito lo Stato della Chiesa, il 14 giugno Sigismondo entrò in Rimini e richiamò al suo fianco il padre; i due misero allora in scena l'ultimo atto della saga malatestiana ...
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ANTONIO da Pisa (A. da Pontedera)
Armando Petrucci
Nativo di Pontedera e conte palatino, fu capitano di ventura nella prima metà del XV secolo. Il 25 giugno 1425 Filippo Maria Visconti lo assoldò con [...] otto lance. Nell'aprile del 1433, mentre, sempre per incarico del Visconti, faceva da scorta avanzata a Sigismondo re dei Romani, batté a Pisa Micheletto Attendolo capitano dei Fiorentini. Nel giugno passò nel Patrimonio a dar man forte a Niccolò ...
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Secondogenito (n. 1384 - m. Azincourt 1415) di Filippo l'Ardito, duca di Borgogna, che nel suo testamento lo nominò erede del Brabante e del Limburgo, nel 1409 sposò Elisabetta di Görlitz, nipote dell'imperatore [...] . Incontrò gravi difficoltà a far riconoscere la sua autorità nel dominio della moglie e lottò contro l'imperatore Sigismondo della casa di Lussemburgo, che voleva impedire che i duchi di Borgogna estendessero il loro potere nei Paesi Bassi ...
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VITTORIO EMANUELE I re di Sardegna
Francesco Lemmi
Secondogenito di Vittorio Amedeo III e di Maria Antonia Ferdinanda dei Borboni di Spagna, nato a Torino il 24 luglio 1759, morto nel castello di Moncalieri [...] il 10 gennaio 1824. Ebbe tra i suoi precettori il cav. Papacino d'Antoni e il barnabita Giacinto Sigismondo Gerdil, poi cardinale. Duca d'Aosta, il 25 aprile 1789 sposò Maria Teresa (1773-1832); figlia dell'arciduca Ferdinando e di Maria Beatrice ...
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Mircea I detto il Vecchio o il Grande
Mircea I
detto il Vecchio o il Grande Principe di Valacchia (m. 1418). Figlio di Radu I, salì al trono nel 1386 e per i suoi vasti possessi, che si estendevano [...] dai Carpazi fino al Mar Nero, fu continuamente in guerra con i turchi. Partecipò alla crociata di Sigismondo di Lussemburgo che finì con il disastro di Nicopoli (1396); dopo la sconfitta dei cristiani la Valacchia vide la propria indipendenza ...
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Umanista e statista transilvano (n. 1540 circa - m. Szamosújvár, od. Gherla, 1594). Compagno di studî di Stefano Báthory a Padova, lo seguì a Cracovia quando questi fu eletto re, e gli fece da segretario [...] di Transilvania. Alla morte di lui si adoperò per assicurare il trono alla dinastia dei Báthory, ma fu strangolato per ordine del principe Sigismondo Báthory, contrario alla sua politica antiturca. Fu in relazione con scienziati e umanisti italiani. ...
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malatestiano
agg. – Della famiglia dei Malatèsta (o di uno dei suoi membri), che dalla metà del sec. 13° ebbe per due secoli la signoria di Rimini, e anche di altre terre della Romagna e delle Marche. In partic.: Biblioteca m., fondata da...
ussitismo
(o hussitismo) s. m. [der. di ussita]. – Movimento cristiano di riforma sorto in Boemia alla fine del sec. 14° e affermatosi per la decisa azione del boemo Jan Hus, che ne divenne il capo, e fu quindi scomunicato e arso vivo nel...