Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] contese elettorali, finì con l'indurlo a schierarsi a favore del principale candidato rivale.
Sin da prima della scomparsa di Sigismondo II Augusto, avvenuta il 7 luglio 1572, G. aveva fatto sapere all'imperatore che la Santa Sede avrebbe garantito ...
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SISTO V
Silvano Giordano
Felice di Peretto nacque venerdì 13 dicembre 1521 a Grottammare, castello del Comitato di Fermo, nella Marca di Ancona, da Piergentile di Giacomo, detto Peretto, e da Mariana [...] d'Austria, che si risolse con uno scontro armato il 23 novembre, quando Massimiliano fu sconfitto e preso prigioniero, consentendo a Sigismondo di ricevere la corona il 27 dicembre 1587. S. si congratulò con il nuovo re di Polonia solo il 7 maggio ...
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GUINIGI, Nicolao
Franca Ragone
Figlio di Lazzaro di Nicolao e di Margherita dello Strego, nacque a Lucca quasi certamente nel 1375. Niente è dato di sapere della sua vita precedente all'insediamento [...] Costanza; da Bologna la corte si mosse alla volta di Lodi, dove il papa avrebbe incontrato l'8 dicembre l'imperatore Sigismondo di Lussemburgo, all'epoca suo alleato nella lotta contro Ladislao; il 25 novembre, intanto, proprio a Bologna, il G. aveva ...
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GIULIO III, papa
Giampiero Brunelli
Giovan Maria Ciocchi Del Monte nacque a Roma, il 10 sett. 1487, da Vincenzo e da Cristofora Saracini. Il padre esercitava la professione di avvocato concistoriale. [...] la nomina a presidente di Romagna. Qui il Del Monte si dedicò anzitutto alla conquista di Rimini, presa da Sigismondo Malatesta nel 1527: con l'aiuto dei nobili romagnoli Giovanni Sassatelli e Nicolò Guidi di Bagno, e assistendo personalmente ...
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DIEDO, Vincenzo
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1499 da Alvise di Francesco, del ramo a Ss. Apostoli, ed Elisabetta Priuli di Gerolamo di Nicolò.
Si trattava di famiglie ricche e prestigiose (il [...] si sa per quale ragione.
Nel '37 - anno in cui gli morì il padre - fu eletto ambasciatore al re di Polonia, Sigismondo Augusto; la missione si inquadrava nell'ambito degli sforzi che lo Stato marciano andava allora compiendo in ogni direzione con la ...
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ESTE, Niccolò Maria d'
Paolo Portone
Nacque a Ferrara all'inizio della seconda metà del XV secolo. Suo padre Gurone, figlio naturale del marchese Niccolò [III], era uomo di prestigio tra i principi [...] 1487 per mano di Filasio Roverella, arcivescovo di Ravenna, con l'intervento formale del duca Ercole, della duchessa Eleonora, di Sigismondo, Rinaldo e Alberto d'Este e dei vescovi di Urbino e di Faenza, in qualità di assistenti.
La diocesi di Adria ...
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GALIOTO (Galiotto), Angelo (Angelo da Sciacca)
Rosario Contarino
Nacque a Sciacca (Agrigento) verso la metà del sec. XVI. Non si conosce il nome del padre, mentre sembra che la madre appartenesse alla [...] uno scritto intitolato Il caso di Sciacca, una cronaca degli avvenimenti del 1529, anno in cui nella città natia scoppiò tra Sigismondo di Luna e Giacomo Perollo un violentissimo conflitto, che "non solo fu nominato per tutta la Sicilia e l'Italia ...
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Nelle Chiese cristiane (e per analogia in altre religioni), separazione volontaria di un gruppo di fedeli dalla comunità ecclesiale di appartenenza per motivi in prevalenza disciplinari.
1. Cristianesimo [...] il nome di Giovanni XXIII. Nel 1414 venne convocata una nuova assemblea ecclesiastica a Costanza, voluta dallo stesso imperatore Sigismondo, anche per affrontare il movimento degli hussiti e la riforma della Chiesa. Il concilio depose Giovanni XXIII ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] la posizione del Papato sulle elezioni al trono di Polonia del 1573 e del 1575. Sin da prima della morte di Sigismondo II Augusto (7 luglio 1572), G. XIII aveva garantito il suo appoggio al figlio secondogenito di Massimiliano, l'arciduca Ernesto, e ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] la città di Cesena passasse al dominio diretto della Chiesa e lo stesso avvenisse per Rimini alla morte di Sigismondo Malatesta. Quando Malatesta Novello morì, l'oligarchia cesenate decise di rispettare il trattato e concluse con la Santa Sede ...
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malatestiano
agg. – Della famiglia dei Malatèsta (o di uno dei suoi membri), che dalla metà del sec. 13° ebbe per due secoli la signoria di Rimini, e anche di altre terre della Romagna e delle Marche. In partic.: Biblioteca m., fondata da...
ussitismo
(o hussitismo) s. m. [der. di ussita]. – Movimento cristiano di riforma sorto in Boemia alla fine del sec. 14° e affermatosi per la decisa azione del boemo Jan Hus, che ne divenne il capo, e fu quindi scomunicato e arso vivo nel...