FONTANA, Giulio Cesare
Alessandro Ippoliti
Figlio di Domenico e di Elisabetta Paduschi, nacque a Roma il 12 febbr. 1580 (Schiavo, 1971, p. 56). La sua formazione artistica avvenne nello studio paterno [...] moderni, Roma 1672, I, p. 163; F. Milizia, Memorie di architetti antichi e moderni, Bassano 1785, pp. 78 s.; G. Sigismondo, Descrizione di Napoli, Napoli 1788, I, p. 236; F. Milizia, Dizionario delle belle arti del disegno, Bassano 1822, pp. 266 s ...
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BERNARDO da Venezia (al secolo Bernardo Baffo)
Giuseppe Pignatelli
Nacque il 22 apr. 1712 da nobile famiglia veneziana. Nel 1729 indossò l'abito dei padri riformati di stretta osservanza dell'Ordine [...] aveva in animo di fare.
Bibl.: G. A. Moschini, Della letteratura veneziana, Venezia 1806, III, pp. 10 s.; Sigismondo da Venezia, Biografia serafica degli uomini illustri che fiorirono nel francescano istituto…, Venezia 1846, p. 836; G. Dandolo, La ...
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DECEMBRIO, Pier Candido
Paolo Viti
Nacque a Pavia il 24 ott. 1399 da Uberto, allora segretario e notaio del vescovo di Novara Pietro Filargis (Filargo) detto Pietro di Candia (il futuro papa Alessandro [...] ; più tardi in Romagna, e poi, nel 1435, per tre mesi in Germania allo scopo di richiedere l'appoggio dell'imperatore Sigismondo contro i Veneziani; poco dopo fu mandato in Francia, al congresso convocato ad Arras per sancire la fine della guerra dei ...
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BIRINGUCCI (Bernigucio), Vannoccio
Ugo Tucci
Figlio di Paolo di Vannoccio e di Lucrezia di Bartolomeo, nacque a Siena, dove fu battezzato il 20 ott. 1480. Suo padre fece parte dell'ufficio dei "viarii", [...] di lui e con la correità dell'orefice Francesco Castori, la lega delle monete coniate. A detta di Sigismondo Tizio, cronista contemporaneo e avversario politico della sua fazione, si sarebbe accertato che borghese aveva intascato cinquanta ducati ...
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CLAUDIA de' Medici, duchessa di Urbino
Gino Benzoni
Ultimogenita di Ferdinando I, granduca di Toscana, e di Cristina di Lorena, nacque a Firenze il 4 giugno del 1604, divenendo molto presto una pedina [...] 1627 Maria Eleonora (che, però, morrà due anni dopo), nel 1628 Carlo Ferdinando, nel 1629 Isabella Clara, nel 1630 Francesco Sigismondo, nel 1632 Maria Leopoldina. Non per questo si adatta ad una vita ritirata. Le donne e i cavalieri trasferitisi con ...
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FERRUCCI, Francesco (detto Francesco di Simone)
Sandro Bellesi
Figlio di Simone di Nanni e di Nanna, nacque a Fiesole (Firenze) intorno al 1437 (Fabriczy, 1908). Iniziato allo studio della scultura dapprima [...] Ordelaffi a Forlì (Calzini, 1903). È probabile che a questo tempo risalga anche l'esecuzione del Monumento funebre di Sigismondo Malatesta nel tempio Malatestiano di Rimini (Venturi, 1892; Ricci, 1925).
Nel 1468 il nome del F. è menzionato per ...
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GUILLERY, Stefano (Étienne)
Massimo Ceresa
Nativo di Lunéville, nella diocesi di Toul, in Lorena, fu attivo come tipografo a Roma tra il maggio 1506 e il novembre 1524. Spesso nelle edizioni il nome [...] al 1494, osservando le particolarità decorative di stile francese di due edizioni congiunte di Johann Besicken e Sigismondo Mayr di quell'anno: i Memorabilia gesta virorum illustrium arboris Capitolinae di Tommaso Ochsenbrunner, del 18 febbraio ...
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BAGLIONI, Malatesta
Gaspare De Caro
Quarto di questo nome, nacque a Perugia nel 1491 da Giampaolo e da Ippolita Conti. Aveva poco più di sette anni quando il padre, che militava al servizio dei Fiorentini, [...] in territorio veneziano ove prese contatto con altri fuorusciti dello Stato della Chiesa, Camillo Orsini, Fabio Petrucci e Sigismondo Varano, che sotto la direzione dello spodestato duca d'Urbino Francesco Maria Della Rovere andavano preparando una ...
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CAVALLETTI, Carolina
Sisto Sallusti
Nacque a Gorizia nell'anno 1794 dagli attori Francesco e Gaetana Pontevichi, durante una tournée della compagnia di Carlo Battaglia della quale essi facevano parte. [...] intendere; perché quanto al sentire, gl'insegnamenti non ne possono, e si resta sempiternamente tal quali" (lettera a Sigismondo Trecchi, 10 giugno del 1813). Nello stesso giorno raccomandava al Fabbrichesi:"...quattro uomini e una donna sola; ma ...
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FAELLI, Benedetto
Alfredo Cioni
Libraio, editore e tipografo tra i maggiori del miglior periodo della stampa bolognese, fu attivo tra il 1480 ed il 1523. Nacque a Bombiana (località montana dell'Appennino [...] in quel quartiere "delle scuole" ove già si erano, accentrati i maggiori commercianti di libri, quali Guglielmo Piemontesi e Sigismondo de Libri. Il suo giro di affari dovette presto ampliarsi per divenire cospicuo, quando si associò con un Guglielmo ...
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malatestiano
agg. – Della famiglia dei Malatèsta (o di uno dei suoi membri), che dalla metà del sec. 13° ebbe per due secoli la signoria di Rimini, e anche di altre terre della Romagna e delle Marche. In partic.: Biblioteca m., fondata da...
ussitismo
(o hussitismo) s. m. [der. di ussita]. – Movimento cristiano di riforma sorto in Boemia alla fine del sec. 14° e affermatosi per la decisa azione del boemo Jan Hus, che ne divenne il capo, e fu quindi scomunicato e arso vivo nel...