Uguaglianza
Paolo Comanducci
(XXXIV, p. 621)
L'idea di uguaglianza, antichissima, multiforme e spesso sfuggente, presenta significati diversi a seconda dei contesti discorsivi in cui ricorre. Si possono [...] le singole concezioni rivestono di contenuto normativo; o ancora, da un punto di vista semantico, come quel nocciolo di significato comune che il termine uguaglianza mantiene in ogni suo uso prescrittivo. Il concetto è neutro, avalutativo, e, di per ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] categorie più generali che ineriscono all'autorità come costanti, sia le variabili che col loro mutare ne determinano i significati.In linea di massima, l'autorità implica quali costanti sia una relazione di diseguaglianza sia un criterio comune, un ...
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In filosofia, il termine a., nel latino scolastico actus, traduzione del greco ἐνέργεια e ἐντελέχεια, risponde ai significati che questi termini hanno nella filosofia aristotelica: a. è l’esistenza dell’oggetto [...] primo motore immobile cui tende, come a causa finale, tutto l’universo. Nella filosofia moderna il termine si è caricato di significato diverso; nella terminologia di G. Gentile, a. puro è lo spirito considerato dal punto di vista per cui ogni sua ...
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Valori
Loredana Sciolla
Il concetto di valore
Il termine 'valore' è usato abitualmente nel linguaggio ordinario in due significati diversi, ma interscambiabili. In un primo significato qualsiasi cosa [...] e Heinrich Rickert, il termine entra nel linguaggio delle scienze sociali con la sociologia classica, dove assume un significato in parte diverso da quello del linguaggio comune. Nella formulazione data da Max Weber, che riprende criticamente alcuni ...
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antisimmetria
antisimmetrìa [Comp. di anti- e simmetria "la proprietà di essere antisimmetrico"] [ALG] [LSF] Termine che può assumere significati diversi a seconda del contesto: per es., v. solidi, livelli [...] elettronici nei: V 348 e; forze nucleari: II 692 c; statistiche quantistiche: V 604 c. ◆ [FAF] Nella logica, proprietà di una relazione binaria R tra gli elementi di un insieme tale che non possono mai ...
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forma
Giuseppe Di Giacomo
Come le opere d'arte si presentano
Il termine forma, che nel linguaggio quotidiano è presente in accezioni diverse, acquista nella riflessione filosofica una sorprendente ricchezza [...] di un edificio o anche di forme di governo. Ciò che caratterizza questo termine è dunque innanzitutto la varietà dei suoi significati. Nell'uso comune, inoltre, forma può essere sinonimo di modello, ossia di ciò che imprime una determinata figura e ...
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storicismo
Stefano De Luca
La natura dell’uomo è la storia
Entrato nel linguaggio filosofico nel corso dell’Ottocento, il termine storicismo ha assunto nel Novecento due significati diversi. Esso viene [...] usato, anzitutto, per indicare tutte le filosofie che identificano la realtà con la storia, cioè con un processo in continuo sviluppo, mai identico a sé stesso. Viene, però, utilizzato anche per indicare ...
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scienze
Paolo Casini
Le mappe del sapere
La conoscenza umana è un intreccio di teorie e di pratiche in continua crescita e anche il termine scienza ha avuto via via significati mutevoli. Per orientarsi [...] e le scienze esatte
Che cosa sono le scienze
La parola latina scientia (dal verbo scio «so») è passata a significare in tutte le lingue moderne il sapere in generale. Oggi designa anzitutto le discipline che usano metodi matematici e linguaggi ...
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fenomeno
Paolo Casini
Ciò che appare e che deve essere spiegato
Una cosa che appare o si manifesta è detta fenomeno, dal greco phainòmenon, "ciò che appare", ma nel linguaggio corrente la parola ha [...] , questo primo assioma del moto fu scelto da Newton come fondamento della meccanica celeste.
Anche la parola fenomeno mutò significato e incorporò le nuove teorie. Newton definì senz'altro fenomeni la caduta dei gravi, l'oscillazione dei pendoli, l ...
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In filosofia, rapporto immediato e diretto tra soggetto pensante e oggetto; questo rapporto può essere poi inteso come semplice presenza dell’oggetto alla mente o come immedesimazione del soggetto nell’oggetto. [...] dell’oggetto insiste invece B. Spinoza nelle pagine in cui afferma la superiorità della scienza intuitiva. I due diversi significati d’i. sono poi chiaramente distinti da I. Kant, che contrappone l’i. sensibile, come percezione passiva, ma immediata ...
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significante
agg. e s. m. [part. pres. di significare (già presente nel lat. tardo significans -antis, come agg.); il sign. 2 è dal fr. signifiant]. – 1. agg., letter. Ricco di significato; espressivo, efficace: «Ohe!» disse [Renzo], guardando...
significanza
s. f. [der. di significare; nel sign. 2, dall’ingl. significance]. – 1. ant. a. Significato. b. Segno, indizio: alcun segnale che gl’iddii avessero mandato in s. della salute di Biancofiore (Boccaccio). 2. In filosofia della scienza,...