Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] proprietà della coerenza. Si tratta di una proprietà che si applica alla sostanza semantica del testo, cioè al suo significato, e che risulta da un complesso di fattori (➔ coerenza, procedure di). Gli aspetti che riguardano la sua forma linguistica ...
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NEOLOGISMI
Si definiscono neologismi le nuove parole (o espressioni ➔polirematiche) che da un certo momento in poi entrano a far parte del lessico di una lingua.
Possono essere forme completamente nuove, [...] attestato per la prima volta come parola nuova a metà Ottocento con il significato di ‘portare a termine, concludere’, poi nella seconda metà del Novecento con il nuovo significato di ‘attribuire un fine, dare uno scopo’, e qualche decennio dopo con ...
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PREFISSI
I prefissi sono elementi che vengono messi prima delle ➔radici delle parole per formare parole ➔derivate.
Quando il prefisso è una parola a sé ed è quindi dotato di un significato autonomo facilmente [...] e aggettivali sono più numerosi e possono essere raggruppati sulla base di criteri legati al significato.
• Esprimono una valutazione:
– ipo-
ipotermia
– ➔sotto-
sottosviluppato
– ➔semi-
semicirconferenza
– emi-
emisfero
– ben(e)-
bendisposto
– mal ...
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Filosofia
Ciò che non dipende da altro per la sua realtà, opposto quindi a ‘condizionato’, ‘dipendente’, e non esclude la relazione per la quale un altro dipenderebbe da lui.
Connesso a questo significato [...] extramusicale, in contrapposizione quindi alla musica a programma, escludendo altresì quella vocale e tutta la musica che comunque indulga ad accenti particolarmente emotivi o descrittivi.
Per il significato di valore a. in matematica ➔ valore. ...
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In linguistica, variante formale sincronica (o doppione) di un’altra parola (malinconia, melanconia), o di un altro morfema (nell’italiano dell’Ottocento: io avevo, io aveva). A. etimologici Vocaboli [...] di significato diverso risalenti per vie differenti alla stessa forma originaria (per es., le coppie vizio, vezzo; nitido, netto, derivate per vie diverse da lat. vitium e nitidus). ...
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significante In linguistica, nella definizione di segno formulata da F. de Saussure, l’immagine acustica o visiva, ossia l’elemento formale, la ‘faccia esterna’ del segno (quella interna è il significato) [...] che consente, sul piano della langue (➔), di identificare le sue diverse realizzazioni foniche concrete che si collocano sul piano della parole (➔) ...
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In linguistica, il termine thesaurus ha tre significati distinti:
(a) dizionario o lessico (➔ dizionario);
(b) dizionario privo di definizioni organizzato per campi semantici (o dizionario analogico);
(c) [...] a cardinali e nunzi pontifici (Testa 2008).
Sfumata questa accezione enciclopedica, l’uso di thesaurus nel suo significato di «dizionario» fu autorevolmente ripreso dalla ➔ lessicografia moderna, come ricordano gli esempi ottocenteschi del Trésor dou ...
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ALTERAZIONE
L’alterazione è un tipo particolare di derivazione di nomi, aggettivi e verbi realizzata tramite l’uso di ➔suffissi, che aggiungono al vocabolo originario una sfumatura di qualità, quantità [...] spesso sostantivati
sei villano ▶ sei un villanzone
sei ignorante ▶ sei un ignorantaccio
A volte gli alterati assumono un significato diverso da quello del vocabolo di origine
la carta ▶ il cartone
I verbi alterati si formano aggiungendo al ...
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I nomi deaggettivali, cioè derivati da aggettivi, sono anche detti nomi di qualità (per es., grandezza, verità, allegria). Essi non si differenziano nel significato dagli aggettivi da cui derivano, se [...] es., un computer veloce) o predicativa (il mio computer è veloce), i nomi deaggettivali sono usati con gli stessi significati, ma con funzione referenziale: la velocità del computer. Questa trasformazione di categoria è molto usata a fini di coesione ...
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L’epitesi (dal lat. tardo epithĕsis, a sua volta dal gr. epíthesis «sovrapposizione, aggiunta»; il termine originario si basa sul tema di epitíthēmi dal significato di «porre sopra o accanto») consiste [...] nell’inserimento di uno o più suoni non etimologici in fine di parola. Nella terminologia degli antichi grammatici, il fenomeno è definito anche paragoge.
Il fenomeno contrario dell’epitesi è l’apocope. ...
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significato
s. m. [dal lat. significatus -us «senso, indizio», der. di significare «significare»]. – 1. Termine variamente inteso nella filosofia antica e moderna (e variamente definito nelle relative teorizzazioni), che nella interpretazione...
significante
agg. e s. m. [part. pres. di significare (già presente nel lat. tardo significans -antis, come agg.); il sign. 2 è dal fr. signifiant]. – 1. agg., letter. Ricco di significato; espressivo, efficace: «Ohe!» disse [Renzo], guardando...