La formazione della nobiltà dopo la Serrata
Stanley Chojnacki
Introduzione
Per tradizione, si ritiene che il dato di struttura essenziale della società veneziana nel Trecento venisse posto di fatto [...] sofferma a lungo sulla loro origine nella fusione di due antichi clans nobiliari, uno diMantova, l'altro della Slavonia, che erano o nemmeno quello. Discutendo della sua rielezione a signoredi notte nel 1351, Giovanni Pollini veniva chiamato ...
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La finanza pubblica
Luciano Penzolo
La capitale finanziaria
Nel 1587 Leonardo Donà - che in seguito avrebbe assunto la dignità dogale - stendendo alcuni appunti sulle entrate pubbliche di Venezia [...] effettuato nel 1579 consentirono alla Signoriadi restituire i capitali ai prestatori nel giro di soli sette anni. Infatti il coinvolgimento nelle questioni della Valtellina e la guerra diMantova chiusero il terzo decennio del Seicento provocando ...
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Cerimoniali
Matteo Casini
Come in epoca precedente, anche fra Seicento e Settecento a Venezia le principali feste pubbliche definiscono con forza le forme e i limiti della coesione e del dialogo fra [...] fatti dalla serenissima Signoriadi Venetia nella felice venuta di Henrico III Christianissimo Re di Francia et di Polonia, in Pierre de Nolhac - Angelo Solerti, Il viaggio in Italia di Enrico III e le feste a Venezia, Ferrara, Mantova e Torino, Roma ...
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Monete e banche nel secolo del ducato d'oro
Ugo Tucci
Il secolo del ducato veneziano d'oro
Nel Quattrocento il ducato veneziano d'oro era la moneta dominante nel mondo mediterraneo, sostenuto vigorosamente [...] " tagliate a metà. Un informatore del duca diMantova, forse con qualche esagerazione, scrive che seguirono di "far la partida" per l'acquisto da parte della Signoriadi diecimila staia di grano di Morea con pagamento alla fine di aprile ...
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CARLO I d'Angiò, re di Sicilia
Peter Herde
Nacque alla fine di marzo del 1226, ultimo dei sette figli del re di Francia Luigi VIII e di Bianca di Castiglia. Battezzato dal cardinal legato Romano di [...] attraverso Vercelli, Novara, Milano, Mantova, Bologna, Faenza, la Marca di Ancona e il ducato di Spoleto, giunse a Roma tra si mantennero fedeli ad Ugo. La più formale che reale signoriadi C. sui resti degli Stati crociati durò fino alla morte; ...
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Paolo III
Gino Benzoni
Terzogenito - prima di lui sono nati Angelo e Girolama; dopo di lui nasceranno Beatrice e Giulia - di Pierluigi di Ranuccio Farnese e di Giovannella figlia del signoredi Sermoneta [...] , con un breve del 13 febbraio 1486, signoredi Marta, villaggio sul lago di Bolsena. E condizionata, nel breve disponente la carcerazione di Farnese, la sua liberazione dalla restituzione di libertà di movimenti alla madre sicché "libere" fissi la ...
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CONTARINI, Gasparo
Gigliola Fragnito
Primogenito di Alvise di Federico dei Contarini del ramo della Madonna dell'Orto e di Pofissena di Tommaso Malipiero, nacque a Venezia il 16 ott. 1483 in una famiglia [...] quando, in sua assenza, il fratello Tommaso "andò a la Signoria cridando, se so fradelo ha fato mal felo apicar, ma prima 245-274; Id., G. C. alla Dieta di Ratisbona secondo i docum. inediti dell'Arch. Gonzaga diMantova, ibid., XIII (1907), pp. 5-33 ...
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FERDINANDO I de' Medici, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, nel luglio del 1549, quintogenito maschio di Cosimo I, duca di Firenze, e di Eleonora de Toledo, figlia di don Pedro, [...] attento fu a coltivare buoni rapporti con i Gonzaga diMantova e con gli Este. Noto è il suo di Alessandro Appiani, signoredi Piombino, ad opera di una congiura protetta, se non promossa, dalla moglie di questo, la spagnola Isabella di ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] finì per stare quasi sei anni. A differenza di Ferrara, o diMantova, la corte di Urbino, tanto più precaria per sé e dipendente contro il Gualteruzzi intervenne in modo perentorio la Signoriadi Venezia. Così il seguito dell'edizione, comprendente ...
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ARCHITETTURA DIPINTA
H.P. Autenrieth
La pittura fu uno dei mezzi adottati nel Medioevo per rendere policroma l'a., insieme a materiali da costruzione colorati, incrostazioni, mosaici, tappezzerie, vetrate [...] la sommità delle pareti della chiesa di Nostra Signora in ambitu di Bressanone. Sul volgere del secolo a le pareti venivano dipinte con poche note di colore (per es. Rotonda diMantova); questo avveniva anche in edifici particolarmente importanti ...
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cagnolo2
cagnòlo2 (letter. cagnuòlo) s. m. [der. di cane1, cagna; nel sign. 4, da cane del fucile]. – 1. Piccolo cane; più com. in questo senso il dim. cagnolino. 2. Altro nome region. dell’uccello quattrocchi. 3. Moneta di mistura di Gian...
quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...