CRISTINA di Lorena, granduchessa di Toscana
Luisa Bertoni
Figlia di Carlo III duca di Lorena e di Claudia di Francia, nacque nell'anno 1565 a Bar-le-Duc (nel dipartimento della Mosa) e venne battezzata [...] favore della stessa C., Caterina nel medesimo anno caldeggiò il matrimonio di C. col duca diMantova, Vincenzo Gonzaga che nel 1584 sposò invece Eleonora de' Medici, e col nuovo duca di Savoia, Carlo Emanuele, che sposò in seguito Caterina d'Asburgo ...
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PICCOLOMINI, Ottavio
Elisa Novi Chavarria
PICCOLOMINI, Ottavio. – Nacque a Pisa il 9 novembre 1599, terzogenito di Enea Silvio, patrizio di Siena e signoredi Sticciano, e Violante Gerini.
Il padre [...] militò tra la Lombardia (guerra diMantova e assedio di Casale) e la Germania, dove di Nördlingen, guadagnandosi così il grado di luogotenente, una grossa ricompensa in denaro e il titolo di conte della prestigiosa signoriadi Nachod, già residenza di ...
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PICO, Alessandro I
Bruno Andreolli
PICO, Alessandro I. – Terzogenito di Ludovico II e della sua seconda moglie Fulvia da Correggio, nacque il 15 maggio 1566.
Il padre morì nel 1568 e, in conseguenza [...] la sua candidatura alla successione nella signoria su Mirandola, passaggio dinastico di cui egli diede immediata segnalazione condotte abilmente alla dieta di Ratisbona dal fidato Luigi Vitelli con l’appoggio del duca diMantova, non mancavano forze ...
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ACCOLTI, Bernardo, detto l'Unico Aretino
Lilia Mantovani
Nacque l'11 settembre 1458, da Benedetto e da Lauta Federighi, forse in Arezzo (donde erano originari gli Accolti, ma trasferitisi già in parte [...] Napoli, improvvisatore desiderato ed acclamato, spasimante di principesse, gradito come spirito eccentrico ai signori ed agli altri poeti. Ebbe una nutrita corrispondenza epistolare con la marchesa Isabella diMantova, che, con la cognata Emilia Pio ...
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La più importante delle grandi famiglie fiorentine: di origini oscure, cominciò nel sec. 13º a elevarsi, dapprima economicamente con la pratica della mercatura e del cambio, poi rivestendo incarichi pubblici [...] Piero (v.), la signoria dei M. perse ogni prestigio e rovinò. Pure al movimento democratico e repubblicano della fine del Quattrocento presero viva parte due M.: Lorenzo e Giovanni di Pierfrancesco (v.). Dopo il congresso diMantova (1512) Firenze fu ...
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SignorediMantova (m. 1293); dopo aver lottato contro gli Zanicolli, alleato con la famiglia dei Casaloldo (1268), cacciò da Mantova il podestà e le più potenti famiglie (1273); quindi, con l'appoggio [...] degli Scaligeri, divenne di fatto signore, col titolo di capitano del popolo (1276), e diede al suo potere, garantito in città dalle sue case trasformate in fortilizî, un indirizzo ghibellino. Nel 1291 fu costretto dal figlio Bardellone a cedergli la ...
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Famiglia nobile di Parma, potente soprattutto nei secc. 13º-14º, estintasi nel 1825. Fin verso la metà del sec. 13º i R. furono, come la loro città, partigiani dell'imperatore; poi (1245) cambiarono campo, [...] In un primo momento i R. furono in competizione coi nuovi signoridi Parma, i Farnese, poi si rassegnarono a mettersi al loro servizio Ippolito a Pavia (1564), poi cardinale (1585). Rami minori della famiglia vissero a Napoli, Roma, Mantova e Ravenna. ...
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Storico italiano (Verona 1878 - Pisa 1970); prof. (1925) nell'univ. di Cagliari, e subito dopo nell'univ. di Pisa, di storia medievale e moderna. Tra le sue opere: I Caminesi e la loro signoria in Treviso [...] (1905); La dieta diMantova e la politica dei Veneziani (1912); La giovinezza di Leone X (1928); e numerosi saggi, tra i quali, oltre a quelli raccolti nei volumi Ricerche umanistiche (1955) e Scritti vari di storia pisana e toscana (1968), si ...
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SignorediMantova (m. 1328); fu associato nel 1308 alla signoria, come vicario e successore, dal fratello Guido, cui successe l'anno dopo. Ebbe legittimata la signoria nel 1311, da Enrico VII, re di Germania, [...] dalla famiglia rivale dei Gonzaga, che s'impadronì del potere. I suoi figli e nipoti furono imprigionati nella rocca di Castel d'Ario, ove morirono di fame. Con il fratello Bonaventura aveva curato, nel 1303, una raccolta degli statuti diMantova. ...
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Scultore (Firenze 1383 o 1386 - ivi 1466). Tra i protagonisti dell'umanesimo fiorentino, D. fu partecipe delle problematiche politiche e artistiche del suo tempo impegnandosi in continue sperimentazioni [...] decennio a Padova, mentre la sua opera fu richiesta a Venezia, a Mantova, a Ferrara e a Napoli. La sua formazione avvenne nella bottega della Signoria; ora è al Bargello), il S. Giovanni Evangelista per la facciata (1408-15), statue di Profeti per ...
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cagnolo2
cagnòlo2 (letter. cagnuòlo) s. m. [der. di cane1, cagna; nel sign. 4, da cane del fucile]. – 1. Piccolo cane; più com. in questo senso il dim. cagnolino. 2. Altro nome region. dell’uccello quattrocchi. 3. Moneta di mistura di Gian...
quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...