SALINGUERRA TORELLI
GGian Maria Varanini
Secondo di questo nome, figlio di Torello di Salinguerra I, nacque forse attorno al 1170, da una famiglia di rango capitaneale di origine bolognese, già in rapporto [...] dei marchesi. Azzo VI (nel 1208 podestà di Verona, Mantova e Ferrara) espulse dalla città S., con la . 205) ha parlato di "sostanziale signoria", Castagnetti di "soluzione signorile […] inevitabile: si trattava solo di scegliere fra Torelli ed ...
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BUCCIARDO (Bocciardo, Bucciardi), Giorgio
Roberto Zapperi
Di origine genovese, nacque in data imprecisata nella prima metà del secolo XV. Imparentato con la famiglia Cybo, Innocenzo VIII lo nominò castellano [...] . All'ambasciatore turco riuscì invece di fuggire ad Ancona per riparare quindi a Mantova, accolto cordialmente dal Gonzaga, e poi a Venezia. Denunciò subito al papa e alla Signoria il colpo di mano del signoredi Senigallia che militava al soldo ...
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DE BERNARDO, Paolo
Gianni Ballistreri
Nacque a Venezia intorno al 1331, da Giovanni.
Figlio naturale, ebbe a suo dire una triste adolescenza, trascorsa errabonda tra la plebe di Venezia; nulla, in quanto [...] , il 3 febbr. 1358, rogò a Zara il trattato di pace. La Signoria lo ricompensò dell'opera prestata con 25 ducati d'oro, e Dondi, Giacomino da Mantova, Stefano Ciera, Bernardo di Casalorzio, Filippo Cavallo, Giovanni di Conversino, Michele Alberti, ...
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GIANFIGLIAZZI, Iacopo
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze attorno al 1358 da Giovanni di Rosso e Niccolosa di Iacopo Bueri.
La famiglia Gianfigliazzi, una delle più antiche e potenti casate fiorentine, era [...] grossi prestiti a signori feudali e grandi potentati. Nel corso del secolo XIV tale attività dovette subire un certo ridimensionamento, ma non cessò del tutto, dato che nel 1395 si ha notizia di un prestito di 3000 ducati concesso in Mantova dal G. a ...
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BENZONI, Giorgio
Ingeborg Walter
Appartenne a una potente famiglia guelfa di Crema e fu lontano cugino di Bartolomeo e Paolo Benzoni, che nel 1403 avevano instaurato in Crema la loro signoria. Le fonti [...] prestato dal B. a Gabrino Fondulo, signoredi Cremona, occupò il castello di Offanengo nel territorio cremasco. Questa minaccia 1423. Il 28 gennaio il Visconti prese possesso di Crema.
Il B. trovò rifugio a Mantova, e poi a Venezia, da dove seguì ...
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BORROMEO, Achille
Roberto Zapperi
Figlio di Alessandro, apparteneva ad una famiglia originaria di Firenze la quale aveva fatto fortuna con la banca e con la mercatura e si era diramata anche a Padova [...] associate alla signoria dei Carraresi nel governo di Padova, che la conquista veneziana defraudò dell'esercizio di ogni potere dell'anno successivo era di nuovo a Mantova, forse, di passaggio per la Francia, per tentare di indurre il marchese ...
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DELLA SCALA, Guido
Gian Maria Varanini
Appartenente alla celebre famiglia veronese, figlio di Iacopino, e dunque fratello di Leonardino detto Mastino, di Alberto e di Federico detto Bocca, il D. è documentato [...] vescovo di Verona, anche un antagonista guelfo, Adelardino, che risulta attivo a Mantova nel di vista politico sia dal punto di vista economico, fondamentale per le sorti della dinastia e della signoria scaligera.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di ...
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GALLI (Galletti, Galletto), Enrico
Isabella Lazzarini
Figlio di ser Oliviero di Enrico, padovano, nacque intorno alla metà del Trecento.
Non sappiamo molto della famiglia, che pure, se non fece parte [...] alla caduta di Padova, il G. ebbe un ruolo di primo piano come oratore (venne inviato nel 1404 a Mantova a chiedere 307 s., 328, 353, 360; I. Raulich, La caduta dei Carraresi, signoridi Padova, Padova 1890, p. 105; G. Romano, La pace tra Milano ...
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COLONNA, Giacomo (Iacopo)
Peter Partner
Figlio di Niccolò di Stefano e di Clarissa Conti, signoredi Palestrina insieme con il fratello Stefano, viene ricordato dalle fonti a noi note nel secondo e nel [...] del condottiero romagnolo la loro signoria sulla città. Tentarono dunque il colpo di forza, ma i Romani . ... Orvieto, pp. 674 s.). Una bolla, data a Mantova il 9 dicembre di quello stesso anno, annullò il processo contro il C. avviato dal ...
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CANE, Giovanni
D. M. Bueno de Mesquita
"Nobilis et notabilis vir fra Iohannes de Canibus de Boronna Papie comitatus", svolse missioni politiche segrete e delicate per conto di Gian Galeazzo Visconti [...] un esercito per attaccare il Mantovano, il C. agiva per prevenire l'arruolamento di condottieri da parte dei nemici ad accettare la protezione di Gian Galeazzo. Quando il 21 genn. 1400 venne offerta al duca la signoria della città, fu reso ...
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cagnolo2
cagnòlo2 (letter. cagnuòlo) s. m. [der. di cane1, cagna; nel sign. 4, da cane del fucile]. – 1. Piccolo cane; più com. in questo senso il dim. cagnolino. 2. Altro nome region. dell’uccello quattrocchi. 3. Moneta di mistura di Gian...
quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...