BUZZACARINI, Ludovico (Lodovico Ongaro; Alvise)
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Nacque, probabilmente a Padova, nella seconda metà del sec. XIV - forse verso il 1360 - da Arcoano e dalla faentina Nobilia Manfredi.
Sposatosi due [...] che la pace stipulata dal conte di Virtù il 28 gennaio con Firenze, Bologna, Mantova e il duca di Baviera aveva restaurato a Padova la sottomissione di Artico, signoredi Porcia e Brugnera: il 25 ott. 1418 Artico prestò al doge giuramento di fedeltà, ...
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MALVEZZI, Virgilio
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna nel 1414, secondo figlio di Gaspare di Musotto e di Giovanna Bentivoglio.
Tra tutti i fratelli si distinse per effettiva capacità imprenditoriale e [...] da Sperandio da Mantova, la cui legenda lo definiva "patriae decus et libertatis custos". Era una sorta di riconoscimento dell' a subire la sua trasformazione in effettiva signoria: prodromo di un possibile scontro con Giovanni Bentivoglio, che ...
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FOSCARARI (Foscherari), Romeo
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna verso l'anno 1363, secondo figlio di Francesco, ricco banchiere con solidi agganci nei centri del potere cittadino. Nel 1385, seguendo una [...] avvio della prima signoria bentivolesca. Il 14 marzo 1401 Giovanni Bentivoglio venne acclamato signoredi Bologna e incontrare a Mantova il pontefice proveniente dal concilio di Costanza -, chiarivano nel contempo le reali aspettative di coloro che ...
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BUONDELMONTI, Filippo
Gaspare De Caro
Figlio di Lorenzo di Andrea e di Francesca di Giovanni Del Bene, nacque in Firenze il 3 ag. 1434. Si addottorò in diritto civile e canonico ed esercitò per qualche [...] di Leone X, di farsi signoredi Firenze. A questo proposito il Guicciardini ricorda il detto didi Bardo Bardi nel 1512; Francesco, nato il 18 maggio 1485.
Fonti e Bibl.: Lettera di Benedetto Buondelmonti a Giovan Francesco da Mantova, a cura di ...
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GALLI (Galletti, Galletto), Enrico
Isabella Lazzarini
Figlio di ser Oliviero di Enrico, padovano, nacque intorno alla metà del Trecento.
Non sappiamo molto della famiglia, che pure, se non fece parte [...] alla caduta di Padova, il G. ebbe un ruolo di primo piano come oratore (venne inviato nel 1404 a Mantova a chiedere 307 s., 328, 353, 360; I. Raulich, La caduta dei Carraresi, signoridi Padova, Padova 1890, p. 105; G. Romano, La pace tra Milano ...
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cagnolo2
cagnòlo2 (letter. cagnuòlo) s. m. [der. di cane1, cagna; nel sign. 4, da cane del fucile]. – 1. Piccolo cane; più com. in questo senso il dim. cagnolino. 2. Altro nome region. dell’uccello quattrocchi. 3. Moneta di mistura di Gian...
quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...