GARSENDONIO (Graxendonius, Grascendonius, Grassidonius)
Anna Maria Rapetti
Si ignorano luogo e data di nascita di G., vescovo di Mantova. Torelli - accogliendo le tesi degli studiosi mantovani sette-ottocenteschi [...] , Egemonie sociali e strutture del potere nel Medioevo italiano, Torino 1974, pp. 233-235, 279; M. Vaini, Dal Comune alla signoria. Mantova dal 1200 al 1328, Milano 1986, pp. 33, 68; F. Opll, La politica cittadina di Federico I Barbarossa nel Regnum ...
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PELLIZARIO
Giuseppe Gardoni
(Pellizzario/Pellizarius), vescovo di Mantova. – Nacque verosimilmente nella seconda metà del XII secolo, forse a Mantova; l'identità dei genitori è sconosciuta.
Appartenne [...] , in Dizionario Biografico degli Italiani, XXIII, Roma 1979, p. 399; R. Brunelli, Diocesi di Mantova, Brescia 1986, p. 41; M. Vaini, Dal comune alla signoria. Mantova dal 1200 al 1328, Milano 1986, p. 77; G. Gardoni, «Pro fide et libertate Ecclesiae ...
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FOGLIANO (de Foliano), Simone da
Corrado Corradini
Nobile reggiano, attivo nella seconda metà del Duecento, il F. è comunemente ritenuto un esponente della casata dei Fogliano appartenente al ramo collaterale [...] Il Litta, invece, lo ritiene figlio di Alberto da Fogliano (signore di Baisio e persona di primo piano nella vita politica reggiana II, Bologna 1970, p. 398; M. Vaini, Dal Comune alla Signoria. Mantova dal 1200 al 1278, Milano 1986, p. 189; P. Litta, ...
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BELCALZER, Vivaldo
Eugenio Ragni
Nato a Mantova, o nel circondario, in data presumibilmente anteriore al 1250, fu notaio e consigliere della città durante la signoria dei Bonacolsi: presso Bardellone [...] d. letterat. ital., XLIII (1904), pp. 453-455; P. Torelli, Capitanato del popolo e vicariato imperiale come elementi costitutivi della signoria bonacolsiana, Mantova 1923, pp. 34, 35, note 2, 4; G. Bertoni, Il Duecento, Milano 1960, pp. 372 s., 378. ...
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Signore di Verona (n. 1291 - m. Treviso 1329). Figlio di Alberto I, associato nel 1308 alla signoria dal fratello Alboino, con questo fu nominato vicario imperiale di Verona da Enrico VII nel 1311; con [...] 14 e 1317-18), che costrinsero il comune di Padova a ricorrere alla signoria di Iacopo da Carrara (1318) e quindi a quelle straniere di Enrico , e ottenendo da Lodovico il Bavaro il vicariato di Mantova. L'anno dopo entrava in Treviso. Il suo valore ...
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Famiglia principesca. Milites probabilmente della contessa Matilde di Canossa - altri pensano a un originario infeudamento di possessi da parte del monastero di S. Benedetto di Polirone - i G. col nome [...] s'inurbarono alla fine del sec. 12º in Mantova, accrescendo le loro proprietà e la loro fortuna specie dopo la vittoria degli amici Bonacolsi sui Casaloldi avversarî degli stessi G. Ma contro la stessa signoria dei Bonacolsi insorse il 16 ag. 1328 ...
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Signore, de facto, di Verona (m. 1277): di nome Lonardino di Iacopino, soprannominato Mastino. Podestà di Verona nel genn. 1259, nel 1261 ebbe la carica di podestà della Casa dei mercanti, carica che nel [...] cui fu nominato podestà di Pavia, e nel 1272 fu arbitro nella pace di Mantova. Lasciò un figlio legittimo, Niccolò (m. 1294), che non ebbe però alcuna parte nella signoria; ebbe inoltre i figli naturali Guido (m. 1270), Bartolomeo (m. 1290) e Pietro ...
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Capitano generale (1268 circa - 1360) di Mantova. Podestà di Modena (1313), di Mantova (1318) e di Parma (1319). Formatasi una potenza economica considerevole, che si estendeva da Mantova a Ivrea, nel [...] 1328, con l'aiuto degli Scaligeri, rovesciò la signoria dei Bonacolsi a Mantova e fu riconosciuto capitano con diritto di designare il successore. Nel 1329 era nominato da Ludovico il Bavaro vicario imperiale e nel 1354 da Carlo IV ebbe i beni dei ...
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Figlio (n. 1395 - m. 1444) di Francesco signore di Mantova e di Margherita Malatesta. Successe nel 1407 al padre, sotto la tutela prima di Carlo Malatesta, poi del conte Albertino da Prato. Uscito di tutela [...] contro Braccio da Montone (1416), poi (1426) contro Filippo Maria Visconti: poté avere così ampliamenti territoriali della sua signoria. Ottenne quindi da Sigismondo, sceso in Italia nel 1431, il titolo di marchese. Mutata politica (1438) e alleatosi ...
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Figlio di Gherardo "dei Denti" (n. forse Parma 1225 circa - m. 1299); fu podestà di Genova, Bologna, Modena, Piacenza, capitano del popolo a Firenze e a Modena. Era podestà a Mantova quando fu cacciato [...] (1272) dai Bonacolsi. Capitano in Parma (1285), ostacolò con successo i piani degli Estensi per instaurarvi la signoria. ...
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quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...