Il ducato e la "civitas Rivoalti": tra carolingi, bizantini e sassoni
Gherardo Ortalli
Il progetto carolingio e il ritorno bizantino (774-836)
Dopo i longobardi: le inquietudini interne al dogado
Gli [...] 'intrapresa, senza più presupporre che la vera aristocrazia sia quella del signore di uomini e di terre, che nel mercato e nella moneta che al tempo di Fortunato e della sinodo di Mantova aveva dovuto mutare la sua ottica riconvertendosi ad una ...
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La fine della Repubblica aristocratica
Piero Del Negro
"Una Repubblica che già conoscono essere sull'orlo della caduta". Lineamenti della crisi strutturale dello Stato veneto
Nel tardo autunno del [...] , "se è pericoloso per i tempi presenti l'accettare il Signor Noël, lo sarebbe ancora di più per li futuri il riffiutarlo del Belgio (ed eventualmente dei ducati di Milano e di Mantova) dei compensi più o meno sostanziosi a spese della Serenissima ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] [segue il sonetto]. Nel teatro pure di San Samuele vi recita la virtuosissima compagnia dell'Altezza Sua del Signor Duca di Mantova, favorita di continuo da numeroso concorso; talché non mancano in alcuna stagione a questa gran dominante i suoi ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] [segue il sonetto]. Nel teatro pure di San Samuele vi recita la virtuosissima compagnia dell’Altezza Sua del Signor Duca di Mantova, favorita di continuo da numeroso concorso; talché non mancano in alcuna stagione a questa gran dominante i suoi ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] (Monte Barro - Galbiate, 2-4 settembre 1993), Mantova 1994.
L'architettura pubblica e del potere
di Elisabetta di case o di altri edifici; l'esempio di piazza della Signoria a Firenze, interessata da scavi archeologici dal 1982 al 1996, permette ...
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Leonardo Da Vinci - «Se la pittura è scienzia»
Edoardo Villata
La vita
Leonardo nacque probabilmente a Vinci (anche se non nell’edificio rurale che la tradizione addita come luogo natale) il 15 aprile [...] di Santa Maria Nuova di Firenze, Leonardo si reca a Mantova, ospite nell’inverno 1499-1500 di Isabella d’Este, che lo mandaria, quando asimigliasse a me; et non creda già la Signoria Vostra che proceda per difecto del maestro, che in vero credo non ...
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La musica
Giovanni Morelli
Veduta a cannocchiale diritto (1)
Sulla musica a Venezia (o sulla musica di Venezia), sulla produzione-consumo e sulla assunzione di ruolo e di senso da parte della musica [...] " della tiorba e le "galante ricercate" sul liuto della signora Francesca, le "articolazioni nella pronuncia" delle altre "Signore").
103. Il primo seme della tromba è monteverdiano-mantovano, gettato 32 anni prima della prima tromba in opera, a ...
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Il pubblico e il privato. Architettura e committenza a Venezia
Manfredo Tafuri
"Concordia urbis": morfologia urbana e "domus" patrizia
"Libertatem ergo Romanorum felicissima Venetia conservat sine [...] - ambizioni di potere che lo pongono in contrasto con la Signoria. Dal 1576, anch'egli ricorrerà al pontefice rivendicando diritti feudali , Atti del Convegno dell'Accademia Nazionale Virgiliana (Mantova 1989), Mantova 1991, pp. 75 ss. Cf. anche, ...
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La conquista della Terraferma
Michael E. Mallett
Le origini dello Stato di Terraferma
Il 19 novembre 1405 le truppe veneziane entravano in Padova dopo un assedio durato più di un anno. Per l'impresa [...] veneziana era ormai in pieno corso: Jacopo dal Verme offriva l'aiuto delle sue truppe viscontee, Francesco Gonzaga signore di Mantova fu invitato ad entrare al servizio di Venezia, e il comando generale fu offerto a Malatesta de' Malatesta ...
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CATTEDRALE
Chiesa principale della diocesi, dov'è la cattedra, o trono, del vescovo; il termine latino cathedralis ('della cattedra') è propriamente aggettivo, sostantivato se riferito a un sottinteso [...] e dei Salii e i loro vescovi e arcivescovi erano signori territoriali vassalli dell'impero. La persistenza della pianta a due veneziano, com'è il caso del duomo di Mantova, anch'esso scomparso, del quale testimonianze iconografiche tramandano ...
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quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...