DE MARCHI, Francesco
Daniela Lamberini
Figlio di Marco, nacque a Bologna all'inizio del 1504; discendeva dalla nota famiglia cremasca di intarsiatori del legno, venuta a stabilirsi a Bologna col bisnonno [...] anno presente, con li nomi di tutti l'illustri principi et signori et madame intervenuti... in Bologna, per Pellegrino Bonardo, 1560 ( dedica in latino dell'editore a Vincenzo Gonzaga, duca di Mantova, per un totale di 139 pagine. Queste "Tavole di ...
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COMUNE
P.F. Pistilli
L'uso sostantivato dell'aggettivo comune (dal lat. communis 'comune, mediocre', composto da cum e munus) indica storicamente la forma di governo tipica delle città (v.) medievali [...] centro vescovile (Cremona, Crema, Lodi, Brescia, Mantova, Novara), quando non addirittura un lotto limitrofo dal XII al XIV secolo, ivi, III, La nuova città dal Comune alla Signoria, Milano 1989, pp. 208-237; A. Cavalieri, Il palazzo Comunale, in ...
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BERGAMO
A. Bianchi
(lat. Bergomum)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia. Posta al limite meridionale dei primi colli delle Prealpi bergamasche, allo sbocco delle valli Seriana e Brembana, nel [...] di fine Quattrocento, conservato nella Bibl. Com. di Mantova (Scalvini, Calza, Finardi, 1987, p. 16, fig pittura e la miniatura gotica in Lombardia, in Storia di Milano, V, La signoria dei Visconti (1310-1392), Milano 1955, pp. 815-874; L. Angelini, ...
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GENTILE di Niccolò di Giovanni di Massi, detto Gentile da Fabriano
Marco Bussagli
detto Gentile da Fabriano Non si conosce la data di nascita esatta di questo pittore marchigiano, figlio di Niccolò [...] . Esistono però altre indicazioni. Nel 1405 Chiavello Chiavelli, signore di Fabriano legato alla Serenissima, acquistò l'eremo di Valle dell'artista, i suoi spostamenti fra Venezia, Ferrara, Mantova e Firenze per l'acquisto dei materiali, oltre che ...
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VISCONTI
S.B. Tosatti
Dinastia di signori (1310-1447) e, dal 1395, duchi di Milano (v.), che soppiantarono i Torriani, già signori di questa città, inizialmente nel 1287 e definitivamente nel 1310.
Il [...] pace tra l'impero e i V.; e dall'incontro mantovano con l'imperatore Carlo IV di Lussemburgo nel 1354 riportò , a cura di C. Bertelli, III, La nuova città dal Comune alla Signoria, Milano 1989, pp. 6-25; M. Boskovits, Pittura e miniatura a Milano ...
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CARDI, Lodovico, detto il Cigoli (Civoli)
Miles Chappell
Nacque a Cigoli (presso San Miniato al Tedesco) il 21 sett. 1559, da una nobile famiglia le cui origini risalivano ai Gualandi di Pisa.
La carriera [...] commissionategli furono sette ritratti, eseguiti nel 1588 ed inviati a Mantova (ora perduti), e alcune pitture per le nozze (1589) per la statua equestre di Cosimo I in piazza della Signoria a Firenze (1594) e successivamente disegnò un modello per ...
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BAZZI, Giovanni Antonio, detto il Sodoma
Enzo Carli
Nacque a Vercelli nel 1477 da Giacomo, calzolaio originario forse di Biandrate, che nel 1476 aveva sposato Angelina di Niccolò da Bergamo: l'anno [...] maggio 1518, affermava di aver dipinto per Francesco Gonzaga, marchese di Mantova, ma che fu costretto a cedere a Giuliano de' Medici: da rilevare il tono deferente delle lettere che la Signoria di Siena gli indirizzò in questa occasione, per indurlo ...
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GONZAGA, Cesare
Molly Bourne
Nacque, probabilmente in Sicilia, il 6 sett. 1536, primogenito di Ferrante I Gonzaga e Isabella di Capua; fu chiamato Cesare in onore di Carlo V. Tra i titoli ereditati [...] , p. 539; P. Baccusi, Oratione funebre di messer Pompeo Baccusi nella morte dell'illustrissimo et eccellentissimo signore C. G., Mantova 1575; S.V. Pigghe [Pighius], Hercules Prodicius, seu principis iuventutis vita et peregrinatio, Antwerpen 1587, p ...
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CARRARESI
F. Flores d'Arcais
Famiglia signorile di Padova, il cui dominio sulla città, sebbene di non lunga durata (1338-1404), ebbe un'importanza straordinaria per lo sviluppo delle arti figurative; [...] i C. esse raggiunsero a Padova, accanto e anzi più precocemente rispetto alle altre grandi signorie venete e padane (in particolare Mantova, Verona e Milano), un altissimo livello qualitativo e una particolare raffinatezza, mostrando allo stesso ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] (Monte Barro - Galbiate, 2-4 settembre 1993), Mantova 1994.
L'architettura pubblica e del potere
di Elisabetta di case o di altri edifici; l'esempio di piazza della Signoria a Firenze, interessata da scavi archeologici dal 1982 al 1996, permette ...
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quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...