FRANCESCO di Vannozzo (Vannozii, Vannocci, de Vanotio, de Vannocchio)
Gabriella Milan
Figlio di Vannozzo di Bencivenne, appartenente a una famiglia di mercanti tessili; sarebbe nato, secondo le testimonianze [...] che, accanto a Padova, raccoglieva Pavia viscontea, Mantova, Ferrara e Bologna. Le truppe scaligere furono però 2, Verona 1969, pp. 108-116 (F. di V. e la fine della Signoria), 120-126 (Il codice LIX di Padova); G. Contini, La poesia delle origini, ...
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DELLA LANA, Iacopo, detto il Laneo
Giancarlo Casnati
Nacque a Bologna, sicuramente dopo il 1278, da Uguccione di Filippo.
Il Gualandi rilevò la contemporanea presenza a Bologna fra il sec. XIII e il [...] Pinamonte Bonacolsi, il quale si impadronì della signoria di Mantova nel 1272, il D. dice che "al presente non è in Mantova se non messer Passerino". Sapendo che Rinaldo Bonacolsi, detto Passerino, fu signore di Mantova sino al 1328, anno in cui fu ...
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COLOMBINO (Columbino, Columbinus) Veronese
Valentino Romani
Nacque presumibilmente intorno al 1440 a Verona, ove compì gli studi letterari e si cimentò in giovanili esperimenti poetici. Dal 1476 la [...] milanese, uomo di fiducia del marchese, indirizzò al suo signore, la prima il 10 luglio 1480, e la 4, XIX (1918), pp. 71 ss.; A. Luzio, L'Archivio Gonzaga, II, Mantova 1922, p. 99; G. Billanovich, Tra don Teofilo Folengo e Merlin Cecaio, Napoli 1948 ...
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CAPPONI, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque a Porretta (Bologna) nel 1586 da Guidotto e da Pellegrina Berti: modenese per parte di madre e di origine fiorentina per ascendenza paterna. Compì i primi studi [...] scoppiarono tra il principe e Ferdinando Gonzaga, duca di Mantova, il cui fratello Vincenzo, che poi gli successe Del C. scrisse un elogioV. Zani nelle Memorie imprese e ritratti dei signori accademici Gelati di Bologna, Bologna 1672, pp. 274 ss.; G. ...
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DOLFI (Dolfo, Dolfoli), Floriano
Pasquale Stoppelli
Nacque Bologna intorno al 1445, da Luca e Giovanna del Grugno, una famiglia della piccola nobiltà cittadina. Conseguita la laurea in diritto canonico [...] per esortarli a impegnare le loro sostanze nella difesa della Signoria dalle mire aggressive di Alessandro VI e Cesare Borgia. L A quattro buste del Fondo Gonzaga dell'Archivio di Stato di Mantova (nn. 1143-46) sono infatti consegnate poco meno di ...
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FILARETE, Francesco
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel 1419 da Lorenzo di Iacopo, barbiere, e da sua moglie Caterina. Si ignora quasi tutto dei suoi anni giovanili e della sua formazione culturale; [...] progetti a lui attribuiti, l'inviato a Firenze del duca di Mantova nel 1471 ritiene suo il progetto della cappella Gonzaga che si : nella camera che aveva a disposizione nel palazzo della Signoria fu trovata una donna, episodio tanto più grave sia ...
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DONÀ (Donati, Donato), Marco
Paola De Peppo
Appartenente al ramo detto "con le Rose", nacque a Venezia da Natale di Nicolò e dalla sua seconda moglie, Franceschina di Zaccaria da Mosto, vedova di Giovanni [...] lettere è stata edita da G. B. Picotti, La Dieta di Mantova e la politica dei Veneziani, Venezia 1912, pp. 459 s.). Il e dei vicari della città e territorio di Vicenza durante la signoria veneziana, Vicenza 1877, p. 124; S. Rumor, Ipodestà vicentini ...
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GIONTA, Stefano
Raffaele Tamalio
Nacque a Mantova in un anno imprecisato, probabilmente del secondo quarto del XVI secolo. La notorietà del G. si deve tutta alla enorme fortuna goduta dalla sua opera [...] et patria mia da me tanto amata", firmandosi poi: "Di V. Eccellentissima Signoria perpetuo Servitore Stephano Gionta detto il Spadaro". è certo dunque che il G. nacque a Mantova poiché, oltre a ribadirlo nel frontespizio delle edizioni del 1574 e del ...
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CONTI, Antonio de'
Paolo Procaccioli
Nacque probabilmente a Padova, nel sec. XV. Che il C. fosse padovano, conte, cavaliere e giureconsulto risulta dal titolo della sua opera in onore della marchesa [...] anche se tutto il discorso tende a magnificare quei principi e signori che hanno avuto la fortuna di vedere le loro gesta cantate, , Catalogo de' codici manoscritti della famiglia Capilupi di Mantova, Mantova 1797, pp. 183-187. La lettera al marchese ...
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quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...