silèno Essere mitologico della Grecia antica rappresentato in forma umana, ma con orecchie, coda e talvolta zoccoli di cavallo; gli antichi stessi avevano difficoltà a differenziare i s. dai satiri. Nell'iconografia [...] d'età ellenistica si forma il tipo del vecchio s. grasso e ubriaco (papposileno) sostenuto da altri s. o satiri più giovani ...
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(gr. Φόλος) Centauro, figlio di Sileno e di una ninfa, abitante in una caverna del monte
Foloe in Arcadia con altri centauri, molto simili per i caratteri del mito a quelli di Tessaglia. Ospitò Eracle [...] quando l’eroe era alla caccia del cinghiale dell’Erimanto; dopo il pranzo, nella rissa sorta con gli altri centauri, che avevano voluto partecipare alla libagione di vino, Eracle uccise molti avversari, ...
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semidio Essere sovrumano, generalmente nato da una divinità e da un mortale, cui non si attribuisce un completo carattere di divinità. Il termine non ha un preciso significato nella teologia di nessuna [...] religione, né negli studi storico-religiosi. Esiodo l’applicava agli eroi, mentre più tardi così si definivano certe divinità minori (per es., Sileno, fauni, ninfe ecc.). ...
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(gr. Διόνυσος) Una delle grandi divinità dell’Olimpo greco. Nacque da Zeus e da Semele, figlia di Cadmo. Si narrava che questa, per volontà sua o per fraudolento consiglio di Era, avesse chiesto a Zeus [...] nel cosiddetto Sardanapalo attribuito a Prassitele. L’ellenismo preferì l’aspetto efebico, molle, del dio nudo, spesso ebbro e sorretto da Sileno. D. compare anche in molte scene mitiche su vasi dipinti, rilievi, pitture, sarcofagi romani. ...
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CESI, Federico
Agostino Borromeo
Figlio di Angelo, avvocato concistoriale, e di Franceschina Cardoli, nipote del celebre condottiero Gattamelata, nacque, probabilmente a Roma, il 1ºluglio 1500.
Questa [...] Roma trionfante con i due re barbari, collocato poi da Clemente IX nel cortile del palazzo dei Conservatori, il Sileno di cui si conserva un mirabile disegno di Francisco de Hollandia e il Satiro capripede itifallico. Le sculture erano sistemate ...
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DELFINI, Giovanni Antonio
Raffaella Zaccaria
Nacque il 25 febbr. 1506 a Rompeano, o, secondo alcuni, a Pomponesco, nell'odierna provincia di Mantova. Del padre si conosce solo il nome, Marco, e che [...] a Bologna il 3 e 19 ag. 1549; il De monasticis votis (ibid., Ott. Lat. 890); il Symbolum decimum de Sileno Achillis Bocchij commentariolus (Bologna, Bibl. dell'Archig., B. 1513). Inoltre, abbiamo il De indulgentiis responsio (Bibl. Ap. Vaticana, Ott ...
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Damaso I, santo
Carlo Carletti
Le informazioni antecedenti il periodo episcopale sono episodiche, scarsamente documentate, talvolta oscure e contraddittorie. Il primo problema che si pone è quello del [...] ad catacumbas, "Bulletin de Littérature Ecclésiastique", 71, 1970, pp. 81-91.
L. Alfonsi, Tityrus Christianus. Una piccola aggiunta, "Sileno", 1, 1975, pp. 79-80.
A. Nazzaro, Sui versi ad fratrem corripiendum di papa Damaso, "Koinonia", 1, 1977 ...
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ZODIACO (ζῳδιαικός ζῳδιακὸς κύκλος signifer e simili)
H. G. Gundel
È quella parte del cielo in cui gli uomini posero le costellazioni; essa si estende secondo il pensiero degli antichi per una larghezza [...] veloce con panneggi fluttuanti (di qui nasce forse la concezione del Sagittario alato), a volte stante e senza panneggi. b) Come un sileno con due zampe o un satiro con zoccoli e coda equini, nell'atto di scoccare la freccia dall'arco (Globo Farnese ...
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sileno
silèno s. m. [dal lat. Silenus]. – 1. Propriam. (con iniziale per lo più maiusc.), nome di esseri mitologici della Grecia antica rappresentati in forma umana, ma con orecchie, coda e talvolta anche zampe equine (differenziandosi in...
silene
silène s. f. [lat. scient. Silene, der. del lat. class. Silenus: v. sileno]. – Genere di piante della famiglia cariofillacee comprendente alcune centinaia di specie diffuse nella maggior parte delle regioni temperate e fredde; sono...