SALDATURA (XXX, p. 497)
Aldo REGE
Gian Paolo PEREGO
Vittorio CERASO
Sistemi di saldatura. - La saldatura ossiacetilenica ed elettrica ad arco sono ancora i sistemi più diffusi, perché, mentre gli altri [...] sali: cloruro di litio; cloruri alcalini in genere, borace, cromato di potassio, ecc.; ed infine fissativi come silicato di potassio o silicato di sodio.
La saldatura ad arco, per quanto rimanga un'operazione essenzialmente manuale, si presta, per la ...
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Sotto la denominazione candeggio (volgarmente: sbianca) si designa quel complesso di operazioni, cui vengono sottoposte le fibre tessili, di qualunque provenienza esse siano (vegetali, animali o artificiali) [...] specie per filati, il metodo migliore è il seguente: bollire per ½ ora in caldaia aperta, con una soluzione contenente 10 kg. di silicato sodico a 83° Bé in 500 litri d'acqua; poi bollire in altra caldaia, per ½ ora con acqua semplice; lavare a fondo ...
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Elemento chimico del gruppo dei metalli alcalini, scoperto da J.A. Arfwedson (1817) nel minerale petrolite, ma isolato nel 1855 da R.W. Bunsen e collaboratori. Simbolo Li, numero atomico 3, peso atomico [...] di l. che si è formato lasciando come residuo il silicato di alluminio insolubile; trattando con carbonato sodico la soluzione di LiO, usato per assorbire CO2 e acqua da vetro, silice, metalli; il perclorato, LiClO4, impiegato come energico ossidante; ...
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Carboni sono, genericamente, tutte quelle sostanze, prevalentemente costituite di carbonio, residuo della decomposizione di altre sostanze organiche attraverso un lento processo naturale (carboni naturali) [...] generale che la temperatura di fusione varii da circa 1000 a 1500 C° col diminuire degli ossidi basici e l'aumentare della silice.
c) Zolfo. - Fra gli elementi nocivi, oltre all'umidità e alle ceneri, va posto anche lo zolfo, in parte combinato sotto ...
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ZINCO (fr. zinc; sp. zinc; ted. Zink; ingl. zinc)
Paolo AGOSTINI
Livio CAMBI
Alberico BENEDICENTI
Leonardo MANFREDI
Elemento chimico di simbolo Zn; peso atomico 65,38; numero atomico 30.
Non sembra [...] nei due tipi principali: calamine e blende. Col primo nome si comprendono tanto i carbonati di zinco quanto i silicati: è il termine generico metallurgico per indicare minerali ossidati.
Le calamine e blende venivano commerciate e impiegate a titolo ...
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nanocomposito
nanocompòsito s. m. – Materiale costituito da più fasi in intimo contatto tra loro, almeno una delle quali presente sotto forma di particelle di dimensione nanometrica (1÷100 nm), e dotato [...] un polimero, e il materiale in essa disperso come fase nanometrica può essere a sua volta un metallo, un ceramico, un silicato, un nanomateriale quale i nanotubi di carbonio, e così via. L'elemento caratteristico di un materiale n., che lo distingue ...
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zeoliti Famiglia di minerali definibili strutturalmente come tectosilicati. Furono identificate per la prima volta (1756) da A.F. Cronstedt in piccole cavità di rocce di origine vulcanica, e chiamate z. [...] alle z. naturali vengono prodotte in quantità sempre maggiori z. sintetiche, ottenute riscaldando in autoclave soluzioni di silicato e alluminato di sodio; si ottiene un prodotto amorfo, gelatinoso, che viene poi fatto cristallizzare. Per ottenere ...
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Numero atomico 72; peso atomico 1786. Elemento chimico scoperto da Coster ed Hevesy nel 1923. Urbain aveva ricercato lungamente questo elemento nelle terre dell'itterbio, e nel 1911 durante la determinazione [...] in crogiuoli di platino. La massa fusa si liscivia poi con acqua bollente. Passano in soluzione l'afnio, lo zirconio, il silicio, il niobio e il tantalio; e restano invece indisciolti il torio e gli elementi delle terre rare. Per raffreddamento della ...
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Scienza indiana: periodo classico. Minerali e metalli
Arun Kumar Biswas
Minerali e metalli
Fino all'inizio del XX sec. la conoscenza della storia indiana a malapena risaliva a un tempo precedente il [...] zinco, o 7-18 kg a ogni fusione di 36 storte. Una parte di ossido di zinco era convertita in fasi di silicato ben identificate e non poteva perciò essere recuperata come metallo ridotto.
Esistono ora 800.000 t di detriti a Zawar, che contengono 600 ...
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Nome che si dà comunemente alle rocce compatte, specialmente a quelle usate come materiale da costruzione.
Accompagnato da determinazioni riferentisi ad alcune caratteristiche esteriori, all’uso, al luogo [...] vengono lasciati in riposo, poi si procede alla sformatura e il materiale è sottoposto al bagno di una soluzione di silicato di sodio, che conferisce al pezzo una superficie dura e impermeabile. Dopo una lunga stagionatura, anche di qualche mese, il ...
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silicato
s. m. [der. di silice, silicio]. – 1. Denominazione generica di un gruppo di minerali molto comuni ed estremamente diffusi come costituenti della maggior parte delle rocce della superficie terrestre, di origine generalm. magmatica,...
silice
sìlice s. f. [dal lat. silex silĭcis «pietra dura»; v. selce]. – Composto chimico, diossido di silicio (SiO2), esistente come polimero; è, allo stato libero o combinato, uno dei più abbondanti costituenti della crosta terrestre, presente...