Forno a tino, a funzionamento continuo, per la fabbricazione della ghisa a partire da minerali di ferro, generalmente ossidi, mescolati con coke e fondente. I minerali di ferro subiscono, ad alta temperatura, [...] di carica: le ghise grigie o nere da fonderia, ottenute con marcia calda; le ghise da affinazione, fosforose, con poco silicio, adatte per il convertitore Thomas, ottenute con marcia fredda; le ghise per forni Martin, con medi tenori di manganese e ...
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LEUCITE (dal gr. λεικός "bianco"), sinonimo Anfigene (dal gr. ἀμϕί "da ambo le parti" e rad. γεν- "generare")
Federico Millosevich
Metasilicato di potassio e di alluminio K2Al2Si4O12 della composizione [...] ottiene un minerale al 95% di leucite, contenente dal 22 al 23% di allumina, dal 17 al 18% di potassa e dal 53 al 55% di silice.
L'attacco viene operato per mezzo di acidi ssopra la leucite in cristalli o in frammenti di cristalli. In questo modo la ...
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TERRA ROSSA
Michele Gortani
. Questo nome, che rimane invariato nelle diverse lingue, ha ormai un significato convenzionale preciso in geologia e pedologia. Con esso si suole indicare non qualsiasi [...] , ecc.), oltre ad una piccola parte calcarea.
L'analisi chimica dà in media, per le terre rosse tipiche, circa il 50% di silice, dal 16 al 25% di allumina, dal 7 al 15%, di ossido terrico, e piccole percentuali di basi alcaline e alcalino-terrose ...
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Chimico francese (Parigi 1850 - Miribel-les-Échelles, Isère, 1936), figlio di Louis. Prof. all'École des mines (1877) e al Collège de France (1883). Socio straniero dei Lincei (1918). Studiò l'influenza [...] la necessità per tali leghe di due diagrammi distinti, uno stabile e l'altro metastabile. Elaborò anche un'importante teoria sui fenomeni di presa e di indurimento dei cementi e diede contributi alla conoscenza delle varie forme della silice. ...
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In chimica inorganica, composto binario dell’ossigeno. Gli o. metallici (per es., CaO, o. di calcio; FeO, o. di ferro) hanno comportamento basico e sono anche detti o. basici, quelli non metallici (per [...] tipo covalente (come, per es., l’acqua), altri ancora hanno struttura polimerica (come, per es., l’o. di silicio, SiO2, che forma la silice). Oltre agli o. propriamente detti, si distinguono diversi altri tipi di o.: i perossidi, contenenti il gruppo ...
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fibra ottica
Andrea Carobene
La luce corre su un filo
Le fibre ottiche sono cavi all'interno dei quali viaggia la luce; questi cavi stanno sostituendo i tradizionali fili telefonici e costituiscono [...] volta a raccogliere e a trasmettere un'immagine attraverso una fibra ottica. Nel 1970 si iniziò a studiare l'uso della silice per questi cavi, e in quell'anno i ricercatori Robert Maurer, Donald Keck e Peter Schultz della Corning Glass brevettarono ...
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Composto chimico di formula H2O, assai diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme. Nel linguaggio corrente s’intende in genere l’a. allo stato liquido.
Per la sua [...] a tali impianti deve contenere la minore quantità possibile di sali disciolti, specie di calcio, magnesio, silicio ecc. Questi infatti producono incrostazioni che, essendo cattive conduttrici del calore, determinano maggior consumo di combustibile ...
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MOLINO (fr. moulin; sp. molino; ted. Mühle; ingl. mill)
Gaetano GABARDINI
Paolo GRAZIOSI
Dino GILARDI
Chiamasi molino in generale quella macchina con la quale si compie un'operazione di macinazione, [...] finale esce dal 2° scomparto in H attraverso filtri rotanti che hanno lo scopo di arrestare i frammenti di ciottoli di silice che possono mescolarsi alla farina. Il comando può essere dato da una ruota dentata calettata sul cilindro e da due rulli ...
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Processi che portano alla trasformazione di rocce silicatiche di natura diversa in allititi (lateriti, bauxiti, argille diasporiche ecc.). Il processo di formazione di lateriti e bauxiti lateritiche è [...] anche il manifestarsi del fenomeno elettrocinetico dovuto alla presenza dei sol e dei gel derivati dall’alterazione dei silicati delle rocce originarie.
La formazione dei depositi di bauxite tipo ‘terra rossa’, ossia delle maggiori zone bauxitiche ...
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Rocce filoniane che si trovano sia all’interno sia alla periferia di intrusioni granitiche, caratterizzate da struttura a grana grossa, talora gigantesca, e dalla presenza di minerali rari o poco comuni [...] , definito da temperature tra 500 e 750 °C, in cui si ha la cristallizzazione di complessi silicati (con allumina e alcali) e di silice, mentre l’ambiente, caratterizzato da una forte concentrazione di elementi volatili e da pressioni assai elevate ...
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silice
sìlice s. f. [dal lat. silex silĭcis «pietra dura»; v. selce]. – Composto chimico, diossido di silicio (SiO2), esistente come polimero; è, allo stato libero o combinato, uno dei più abbondanti costituenti della crosta terrestre, presente...
silicato
s. m. [der. di silice, silicio]. – 1. Denominazione generica di un gruppo di minerali molto comuni ed estremamente diffusi come costituenti della maggior parte delle rocce della superficie terrestre, di origine generalm. magmatica,...