monotropia
monotropìa [Comp di mono- e -tropia] [CHF] Il particolare caso di allotropia o polimorfismo di sostanze quali il fosforo, la silice, ecc. (sostanze monòtrope), in cui la temperatura del punto [...] di trasformazione è superiore alla temperatura di fusione: pertanto una sola forma è stabile allo stato solido, mentre le altre sono instabili e tendono a trasformarsi nella prima; la trasformazione polimorfica ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] sua composizione (può variare da ca. 2,2 g/cm3 per i v. di silice a ca. 4,8 g/cm3 per i v. al piombo).
Il v. a 1000 Hz.
I v. refrattari (come v. di quarzo e di silice) hanno temperatura di ricottura superiore a quella dei v. comuni (non minore di ...
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disidratante
disidratante [agg. e s.m. Part. pres. di disidratare, der. del fr. déshydrater, comp. di dés- "dis-" e hydrater "idratare"] [CHF] Di sostanza (ossido di calcio, anidride fosforica, gel di [...] silice, ecc.) avente così grande affinità per l'acqua da sottrarla ad altri corpi con i quali venga a contatto e formare con essa composti chimici definiti. ...
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polimorfismo
Sergio Pizzini
Fenomeno per il quale un elemento o un composto chimico si presenta sotto forma di fasi dotate di struttura diversa, termodinamicamente stabili in intervalli più o meno estesi [...] di pressione e temperatura. Esempi tipici di questi sistemi sono il carbonio, il silicio, la silice, molti metalli. Le proprietà di questi sistemi possono essere rappresentate in diagrammi di fase temperatura/pressione nei quali i campi di stabilità ...
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Nanoparticella dalla caratteristica struttura allungata, cava all’interno, tale da ricordare quella di un piccolissimo tubo. I n. di carbonio sono stati i primi a essere prodotti (1991) e rappresentano [...] la sottoclasse di n. più nota e studiata. Oltre a quelli di carbonio, sono noti n. inorganici costituiti di silice, nitruro di boro, ossido di vanadio.
Struttura dei n. di carbonio
Nei n. di carbonio le ‘pareti’ del tubo sono costituite da atomi di ...
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Botanica
Movimento i. Movimento che si compie in organi morti, in seguito a modificazioni dello stato d’imbibizione delle membrane cellulari; per es. nelle brattee dell’involucro delle carline (erbe spinose) [...] di calcio, nell’anidride fosforica ecc.), oppure può consistere in un adsorbimento, come si riscontra, per es., nel gel di silice. Le sostanze i. subiscono mutamenti di aspetto, di colore o di dimensione, che possono rivelare lo stato di umidità dell ...
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Lo stato cristallino perfetto di un solido è quello in cui gli atomi sono disposti in una struttura periodica tridimensionale. Ne consegue che ogni dettaglio della loro configurazione microscopica viene [...] cristallino gli stati energetici degli elettroni formano una serie di bande secondo lo schema illustrato nella fig. 4A.
Per es. nel silicio s'individua una banda di valenza a satura di elettroni allo zero assoluto e una banda di conduzione b. Fra le ...
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cromatografia
cromatografìa [Comp. di cromat(ic)o e -grafia: la denomin. deriva dal fatto che con essa s'ottengono registrazioni peculiarmente colorate] [CHF] Metodo di separazione tra fasi che permette [...] un'estensione della c. su carta; al posto della carta vengono usati strati sottili di materiali diversi (gel di silice, cellulosa, allumina, poliammide, cellulose sostituite, ecc.) posti su vetro o supporti di plastica; si hanno separazioni rapide in ...
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Materiali, scienza dei
Giancarlo Caprino
Definizione del campo disciplinare
La s. dei m. si occupa dei solidi d'interesse applicativo, studiandone i legami fra la struttura e le proprietà.
Caratteristiche [...] di trasmissione a fibra ottica. Una fibra ottica ha un diametro compreso fra 5 e 100 μm ed è composta di vetro di silice; al contrario di un filo metallico, la cui conduzione è di tipo elettronico, il suo principio di funzionamento è fotonico, cioè ...
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punto isoelettrico
Giuseppe Cappelletti
Condizione a cui il sistema (per es. una proteina o una particella solida) non reca una carica netta. Le proteine, come molte molecole biologiche, contengono [...] di gruppi OH anfoteri – può verificarsi in tutta la scala del pH a partire da valori molto acidi (pH 2÷3), per la silice, l’ossido di tungsteno e di iridio, a valori intorno alla neutralità (pH 6÷7) per il biossido di titanio e alcuni ossidi ...
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silice
sìlice s. f. [dal lat. silex silĭcis «pietra dura»; v. selce]. – Composto chimico, diossido di silicio (SiO2), esistente come polimero; è, allo stato libero o combinato, uno dei più abbondanti costituenti della crosta terrestre, presente...
silicato
s. m. [der. di silice, silicio]. – 1. Denominazione generica di un gruppo di minerali molto comuni ed estremamente diffusi come costituenti della maggior parte delle rocce della superficie terrestre, di origine generalm. magmatica,...