Minerale, silice idrata, SiO2•nH2O, che da un punto di vista strutturale si può presentare sia completamente disordinato sia con una struttura dove si riconosce un aggregato cristallino simile, in linea [...] secondaria; essendo poco stabile in condizioni naturali, l’o. tende a trasformarsi in calcedonio o in quarzo microcristallino. La silice opalina è spesso il costituente dei gusci di diversi organismi, tra cui le Diatomee, il cui accumulo in bacini ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] sua composizione (può variare da ca. 2,2 g/cm3 per i v. di silice a ca. 4,8 g/cm3 per i v. al piombo).
Il v. a 1000 Hz.
I v. refrattari (come v. di quarzo e di silice) hanno temperatura di ricottura superiore a quella dei v. comuni (non minore di ...
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Medicina
In fisiologia, si dice periodo refrattario di un tessuto o di un organo (muscolo, miocardio, nervo) l’intervallo di tempo tra due stimoli necessario perché il secondo stimolo evochi una risposta.
Tecnica
Materiali [...] argilla refrattaria), si foggia la massa e si cuociono i manufatti a circa 1800 °C.
I r. a base di biossido o silicato di zirconio sono formati quasi esclusivamente da ZrO2 o da ZrSiO4 (zircone). Il primo ha elevata refrattarietà (fonde a 2750 °C), è ...
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Materiale ceramico a pasta dura, compatta, sonora, impermeabile, ottenuto per cottura fino a incipiente vetrificazione dell’impasto; spesso è anche ricoperto da una vetrina impermeabile. La natura dell’impasto [...] Il g. ordinario è quello ottenuto impastando argille plastiche refrattarie, in genere contenenti ferro, mescolate a volte con silice, calcare, feldspato, argilla cotta ecc. Se ne fabbricano recipienti per conservare sostanze alimentari, tubazioni per ...
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Nome che si dà comunemente alle rocce compatte, specialmente a quelle usate come materiale da costruzione.
Accompagnato da determinazioni riferentisi ad alcune caratteristiche esteriori, all’uso, al luogo [...] vengono lasciati in riposo, poi si procede alla sformatura e il materiale è sottoposto al bagno di una soluzione di silicato di sodio, che conferisce al pezzo una superficie dura e impermeabile. Dopo una lunga stagionatura, anche di qualche mese, il ...
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Il più importante prodotto ceramico a pasta vetrificata, molto duro e ben resistente agli agenti chimici.
In zoologia, nome dato anticamente a parecchie specie di Molluschi del genere Cypraea e alla loro [...] insieme ad altri componenti (impurezze, parte della silice), una massa fusa che consente di realizzare una la cottura nel raffreddamento si solidifica e i componenti cristallini (silice, prodotti di trasformazione del caolino) sono inglobati in una ...
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Elemento chimico, numero atomico 29, peso atomico 63,55, simbolo Cu; metallo molto duttile e malleabile, ottimo conduttore del calore e dell’elettricità.
Chimica
Caratteristiche
Il r. naturale è una miscela [...] in due strati. Nella metallina si ha r., zolfo e parte del ferro, nella scoria si ha ossido di ferro e silice (come silicato di ferro, 2FeO•SiO2) e calce (CaO). Spesso le fasi di arrostimento e fusione a metallina avvengono in un solo apparecchio ...
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silicio Elemento chimico scoperto da J.J. Berzelius nel 1810, appartenente al 6° gruppo del sistema periodico degli elementi; simbolo Si, numero atomico 14, peso atomico 28,06; ne sono noti gli isotopi [...] di leghe (binarie e anche ternarie), largamente usate in metallurgia, si realizza riducendo con carbone, per lo più in forni, la silice in presenza dell’ossido del metallo di lega; fra le leghe più importanti sono il ferro-s., con contenuto di s. da ...
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In senso ristretto e dal punto di vista petrografico, roccia calcarea che, per effetto di metamorfismo dinamico o di contatto, ha assunto una struttura cristallina, a grana piuttosto uniforme più o meno [...] m3; essi trovano innumerevoli impieghi come materiale ornamentale e di rivestimento nelle costruzioni civili: impurità – come silice, idrossidi di ferro, pirite, oligisto, miche, granati ecc. – disseminate intorno a venature o fratture, costituiscono ...
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Elemento chimico del gruppo dei metalli alcalini, scoperto da J.A. Arfwedson (1817) nel minerale petrolite, ma isolato nel 1855 da R.W. Bunsen e collaboratori. Simbolo Li, numero atomico 3, peso atomico [...] di l. che si è formato lasciando come residuo il silicato di alluminio insolubile; trattando con carbonato sodico la soluzione di LiO, usato per assorbire CO2 e acqua da vetro, silice, metalli; il perclorato, LiClO4, impiegato come energico ossidante; ...
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silice
sìlice s. f. [dal lat. silex silĭcis «pietra dura»; v. selce]. – Composto chimico, diossido di silicio (SiO2), esistente come polimero; è, allo stato libero o combinato, uno dei più abbondanti costituenti della crosta terrestre, presente...
silicato
s. m. [der. di silice, silicio]. – 1. Denominazione generica di un gruppo di minerali molto comuni ed estremamente diffusi come costituenti della maggior parte delle rocce della superficie terrestre, di origine generalm. magmatica,...