Shockley William
Shockley 〈šòkli〉 William (n. Londra 1910) Ricercatore nei Bell Telephone Laboratories (1936). Nel 1956 ha ricevuto, insieme a J. Bardeen e W.H. Brattain, il premio Nobel per la fisica [...] in una situazione quasi stazionaria di debole iniezione: v. giuzione p-n: III 47 f. ◆ [ELT] Diodo S.: diodo multigiunzione a silicio, con struttura fisica analoga a quella dei tiristori ma privo dell'elettrodo di controllo. I diodi S. sono usati nell ...
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tecnodipendenza
(teknodipendenza, tecno-dipendenza), s. f. Il non poter fare a meno delle tecnologie più recenti.
• L’idea di un periodo altrove, lontano, fuori, recuperando e coltivando la parte trascurata [...] ’aveva «bit-ificato», qualcuno vede la Mela come il Male. Apple e il suo satanico appeal, fabbrica di sogni al silicio che spaccia per libertà una raffinatissima forma di tecnodipendenza. (Gabriele Bronzetti, Stampa, 13 ottobre 2011, p. 34, Società e ...
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. È la quantità di calore necessaria ad elevare d'un grado la temperatura di un grammo-atomo di un elemento, ossia la capacità termica di un grammo-atomo dall'elemento. Il suo valore si ottiene moltiplicando [...] allo stato solido; e in realtà, a temperature ordinarie, il calore atomico degli elementi solidi, escluse poche eccezioni (carbonio, silicio, boro), ha un valore prossimo a 6 calorie gradi. Il valore teorico del calore atomico, nell'intervallo di ...
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Sigla di junction field-effect transistor, transistore a effetto di campo in cui l’emettitore e il collettore sono connessi per mezzo di un canale di materiale semiconduttore. La presenza di una giunzione [...] e trova largo impiego nell’elettronica analogica quando sia richiesta alta impedenza d’ingresso. È anche possibile integrare sulla stessa lastrina di silicio transistori JFET e transistori bipolari, che presentano guadagni molto più elevati. ...
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deposizione epitassiale
Sergio Carrà
Modalità di deposizione di un materiale solido nella quale l’ordine cristallografico del cristallo in crescita è determinato da quello del substrato monocristallino [...] componenti volatili che ritornano nella fase gassosa. Un esempio tipico è costituito dalla deposizione del silicio monocristallino a partire dall’idruro di silicio, o silano, attraverso la reazione:
SiH4 → Si(s) + 2H2
dove il deponente (s) indica il ...
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RFID
– Sigla dell’ingl. Radio frequency identification, tecnologia per la localizzazione di oggetti mediante segnali radio. Creata nel 1998 presso il MIT (Massachusetts institute of technology), si basa [...] stesso. Un RFID tag è costituito da un microchip contenente dati (tra cui un numero univoco universale scritto nel silicio), un’antenna ed eventualmente una batteria. Un tag è in grado di ricevere e di trasmettere via radiofrequenza le informazioni ...
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Biologia
Elemento genetico
trasponibile Unità genetica in grado di inserirsi in un cromosoma, uscirne e reinserirsi successivamente in una diversa posizione. Con tale locuzione sono altresì indicate le [...] 3α (cioè la fusione di tre nuclei di elio in 12C) e, in seguito, le combustioni del carbonio, dell’ossigeno e del silicio. Attraverso questi processi, si generano elementi via via più pesanti, fino al 56Fe. D’altra parte, la stella si impoverisce di ...
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Elemento chimico scoperto nel 1600 da V. Cascariolo; ha simbolo Ba, numero atomico 56, peso atomico 137,36; sono noti 8 isotopi di pesi atomici 130, 132, 133, 134, 135, 136, 137, 138. Metallo, di densità [...] suoi minerali (baritina, witherite); si ottiene per lo più per riduzione sotto vuoto a 1100-1200 °C dell’ossido a mezzo di silicio o di alluminio; ormai in disuso il metodo di produzione di b. e di leghe di b. tramite elettrolisi del cloruro fuso. L ...
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Lega di rame e zinco, contenente fino al 45-50% di zinco (o. comuni o binari); talvolta si aggiungono quantità varie di altri elementi che impartiscono alla lega proprietà meccaniche particolari, ne influenzano [...] di calore ecc.
Tra gli o. comuni si ricordano il tombacco, l’o. bianco, l’o. per saldare ecc. Gli o. speciali possono contenere manganese, piombo, alluminio, ferro, silicio, nichel, stagno.
Per le tecniche di lavorazione artistica dell’o. ➔ metallo. ...
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Metallo, con simbolo Be, numero atomico 4, peso atomico 9,02 (O = 16).
Vauquelin nel 1797 si accorse che nel berillo (v.) era contenuta una terra diversa dalla calce e dall'allumina benché ad esse molto [...] e il nitrato Be(NO3)2 sono solubili in acqua e ad essi corrispondono idrati e sali basici.
Il silicato Be2SiO4 e parecchi silicati di berillio e di alluminio, di berillio e di metalli alcalini esistono come minerali.
Nel processo sistematico dell ...
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silicio
silìcio s. m. [lat. scient. silicium, der. del lat. class. silex silĭcis: v. silice]. – Elemento chimico di simbolo Si, numero atomico 14, peso atomico 28,09, tetravalente, appartenente al quarto gruppo del sistema periodico: mai libero...
silicato
s. m. [der. di silice, silicio]. – 1. Denominazione generica di un gruppo di minerali molto comuni ed estremamente diffusi come costituenti della maggior parte delle rocce della superficie terrestre, di origine generalm. magmatica,...