MOISSAN, Henri-Ferdinand-Marie
Alfredo Quartaroli
Chimico francese, nato a Parigi il 28 settembre 1852, morto ivi il 20 febbraio 1907. Dopo avere insegnato nell'istituto agronomico, fu nominato professore [...] vasto campo di applicazioni: così, p. es., preparò il carburo di calcio, oggetto ora di un'importante industria, il carburo di silicio o carborundo, il carburo di tungsteno, ecc.
Fra le sue opere si ricordano Le four électrique (1897) e Le fluor et ...
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Radiotelevisione
GGian Carlo Corazza
Gino Sangiovanni e John B. L. Manniello
Radiocomunicazioni, di Gian Carlo Corazza
Comunicazioni televisive, di Gino Sangiovanni e John B. L. Manniello
Radiocomunicazioni
SOMMARIO: [...] immagini CCD è in linea di massima basato su questi principi: nel sensore, costituito da una piccola piastrina di silicio, esiste un grandissimo numero di celle che possono essere considerate allineate una di seguito all'altra se il sensore (sensore ...
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Acciaio: nuova metallurgia e nuovi prodotti
Francesco Iacoviello
Renzo Valentini
Nello svolgimento delle normali attività legate alla propria esistenza, l’uomo vive a contatto con una vasta gamma di [...] solida. Si tratta di acciai non legati con un tenore di carbonio inferiore allo 0,2% e contengono manganese, silicio, cromo e piccole quantità di vanadio, niobio e titanio. Come conseguenza dell’elevata temprabilità, possono essere necessarie alcune ...
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nanocomposito
nanocompòsito s. m. – Materiale costituito da più fasi in intimo contatto tra loro, almeno una delle quali presente sotto forma di particelle di dimensione nanometrica (1÷100 nm), e dotato [...] un polimero, e il materiale in essa disperso come fase nanometrica può essere a sua volta un metallo, un ceramico, un silicato, un nanomateriale quale i nanotubi di carbonio, e così via. L'elemento caratteristico di un materiale n., che lo distingue ...
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ZSM-5
Andrea Ciccioli
Zeolite sintetica di composizione tipica Nan(AlnSi96−nO192)·16H2O. La composizione esatta varia a seconda delle condizioni di sintesi e di trattamento post-sintesi, che vengono [...] a temperatura elevata, intorno ai 150-180 °C (sintesi idrotermale) partendo da una miscela di ossidi di sodio, alluminio e silicio in presenza di un eccesso di acqua, di NaOH come base e di un sale contenente cationi organici (per es., bromuro ...
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fotoluminescenza
Sergio Carrà
Fenomeno in cui una radiazione elettromagnetica incidente su un campione provoca l’emissione di una radiazione da parte del campione stesso. Esso si distingue dall’emissione [...] , tipico delle dispersioni colloidali, viene chiamato diffusione di Mie. La diffusione per effetto Raman si differenzia dalla precedente per il fatto che la radiazione diffusa ha una frequenza maggiore o minore di quella incidente.
→ Silicio ...
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ISOSTASIA
Gino Cassinis
. Condizione di equilibrio della crosta terrestre che, secondo il significato etimologico della parola (gr. ἴσος "uguale", στάσις "posizione"), corrisponde a stati uguali nelle [...] e perciò prende spesso il nome di Sima, mentre la crosta terrestre soprastante, costituita per la più gran parte di silicio e alluminio, si indica brevemente con la notazione Sial.
Secondo l'ipotesi di Airy, i blocchi continentali di Sial solidi ...
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MOTOCICLETTA (XXIII, p. 947)
Luciano Maria CIMINELLI
La moderna produzione di motociclette non presenta - specialmente in Italia - caratteristiche particolarmente rivoluzionarie, essendo essa orientata [...] veloce, e l'impiego degli acciai legati speciali a tre, a quattro e più elementi (nichel, cromo, manganese, molibdeno, silicio, tungsteno, ecc.) può dirsi ormai generalizzato in tutto il complesso, motore e portante, per quegli elementi maggiormente ...
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Risorse minerali non combustibili
Jean Boissonnas
Philippe Bourdeau
sommario: 1. Introduzione. 2. Disponibilità fisica, approvvigionamento e dipendenza: a) disponibilità fisica; b) approvvigionamento [...] , ecc.) e le ceramiche composite. Di particolare importanza è la famiglia degli ossidi di metallo in lega con nitruro di silicio, Si-Al-ON, di recente realizzazione. Gli usi cui tali ceramiche sono destinate si dividono in: a) termomeccanici (carburi ...
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Origine degli elementi
DDonald D. Clayton
di Donald D. Clayton
Origine degli elementi
sommario: 1. Introduzione. 2. Origine cosmologica. 3 Sintesi nelle stelle quasi stazionarie. 4. Nucleosintesi esplosiva [...] precedente evoluzione stazionaria e le specie nucleari di maggior rilievo sono il 28SI e l'32S. Nella zona centrale il silicio viene trasformato in ferro e nichel. In ciascuna di queste zone rimane una piccola concentrazione (dell'ordine di 10-3 ...
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silicio
silìcio s. m. [lat. scient. silicium, der. del lat. class. silex silĭcis: v. silice]. – Elemento chimico di simbolo Si, numero atomico 14, peso atomico 28,09, tetravalente, appartenente al quarto gruppo del sistema periodico: mai libero...
silicato
s. m. [der. di silice, silicio]. – 1. Denominazione generica di un gruppo di minerali molto comuni ed estremamente diffusi come costituenti della maggior parte delle rocce della superficie terrestre, di origine generalm. magmatica,...