Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le nanotecnologie sono definite dal loro stesso fondatore, Eric Drexler, nel 1986 “una [...] seconda del suo diametro, può essere un conduttore di corrente, comportandosi come un metallo, o un semiconduttore, come il silicio presente nei microchip. Si aprono così le porte alla ricerca di nuovi metodi che permettano di realizzare chip sempre ...
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Trasformazione naturale o artificiale di un nucleo atomico in un altro. Gli esempi più importanti di reazione nucleare sono la fissione e la fusione (fig. 1, fig. 2). Quando la particella incidente è trattenuta [...] non esistente in natura, che decade spontaneamente β+ con periodo di dimezzamento di 2,2 minuti, nell’isotopo stabile del silicio 3014Si. Pochi mesi dopo la scoperta dei coniugi Curie-Joliot, E. Fermi annunciò di essere riuscito a produrre isotopi ...
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Il termine e. fu introdotto intorno al 1940 per indicare quella parte della scienza elettrica dedicata allo studio dei fenomeni associati al moto di fasci di elettroni nel vuoto e nei gas (American standard [...] dei circuiti integrati, identificabile con il numero di componenti che è possibile realizzare sulla stessa lastrina di silicio (chip) e il miglioramento delle prestazioni dei dispositivi. Si è arrivati a realizzare circuiti integrati che contengono ...
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Chimica
Fenomeno per il quale due o più composti chimici aventi proprietà diverse hanno la stessa formula grezza ma diversa formula di struttura, oppure hanno la medesima formula di struttura ma diversa [...] ). Invece che di carbonio, l’atomo che nell’edificio molecolare viene a costituire un centro di asimmetria può essere di silicio, di zolfo, di fosforo ecc., anche se i corrispondenti isomeri sono molto più rari in natura.
Quando i due antipodi ...
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Fisica
L’insieme delle tecniche di misurazione delle grandezze (grandezze fotometriche) che caratterizzano la luce: quantità di luce, illuminamento, luminanza ecc., che si introducono in ottica per individuare [...] è la lampada a scarica in atmosfera di idrogeno, nell’infrarosso i filamenti di Nernst e le bacchette al carburo di silicio, nel visibile la lampada a filamento di tungsteno incandescente e quella a vapori di mercurio.
Il materiale con il quale sono ...
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Organo fondamentale delle piante, di solito in forma di lamina e di colore verde, che ha soprattutto la funzione di organizzare il carbonio e di eliminare, attraverso la traspirazione, l’acqua in eccesso. [...] o mercurio, quella che si applica dietro le luci degli specchi.
Laminato di acciaio ad alto tenore di carbonio, al manganese-silicio, al cromo-vanadio, per lo più a sezione rettangolare, usato come molla di flessione o, nel caso più comune, come ...
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Antibiotico elaborato da Penicillium notatum. La sua scoperta, che segna l’inizio dell’era degli antibiotici, spetta ad A. Fleming, il quale nel 1932 osservò, in piastre di agar seminate con stafilococchi [...] determinazione analitica della p. si basa sull’uso di transistori a effetto di campo: lo strato di nitruro di silicio del transistore viene ricoperto con un gel contenente penicillasi, enzima che idrolizza la p. modificandone le proprietà acido-base ...
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Fotonica
Mario Bertolotti
Termine introdotto dallo scienziato francese P. Agrain nel 1967 per descrivere l'utilizzo della luce attraverso lo studio delle sue proprietà e delle sue interazioni con la [...] e con interconnessioni ottiche, trattamento di segnali digitali in tempo reale, videocompressione in tempo reale. Modulatori integrati a silicio sono capaci di trasmettere dati fino a 10 Gbit/s, mentre modulatori con semiconduttori ii-v superano i 40 ...
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ZEOLITI
Giuliano Moretti-Piero Porta
(XXXV, p. 926)
Per quasi due secoli, da quando (1756) un mineralogista svedese, A.F. Cronstedt, identificò in piccole cavità di rocce di origine vulcanica una nuova [...] . Utili per la separazione di miscele organiche contenenti molecole polari e non polari sono le z. ad alto contenuto di silicio (ZSM-5). Queste z. sono altamente idrofobiche e lasciano passare indisturbate le molecole polari. Le z., proprio per le ...
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(X, p. 926)
Le c., come gli asteroidi o piccoli pianeti, rappresentano i resti di quegli agglomerati originari (planetesimi) formatisi nel disco protoplanetario, da cui si sono poi gradatamente ''costruiti'' [...] elementi leggeri quali l'azoto, l'idrogeno, il carbonio e l'ossigeno a elementi più pesanti quali il magnesio, il silicio, il ferro, ecc. In qualche modo inaspettati, rispetto al modello cometario classico, sono risultati sia l'apparenza esterna del ...
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silicio
silìcio s. m. [lat. scient. silicium, der. del lat. class. silex silĭcis: v. silice]. – Elemento chimico di simbolo Si, numero atomico 14, peso atomico 28,09, tetravalente, appartenente al quarto gruppo del sistema periodico: mai libero...
silicato
s. m. [der. di silice, silicio]. – 1. Denominazione generica di un gruppo di minerali molto comuni ed estremamente diffusi come costituenti della maggior parte delle rocce della superficie terrestre, di origine generalm. magmatica,...