Forno a tino, a funzionamento continuo, per la fabbricazione della ghisa a partire da minerali di ferro, generalmente ossidi, mescolati con coke e fondente. I minerali di ferro subiscono, ad alta temperatura, [...] di carica: le ghise grigie o nere da fonderia, ottenute con marcia calda; le ghise da affinazione, fosforose, con poco silicio, adatte per il convertitore Thomas, ottenute con marcia fredda; le ghise per forni Martin, con medi tenori di manganese e ...
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Fenomeno meteorologico consistente in un ammasso di goccioline di acqua, che si formano in prossimità del suolo o sopra il mare e i laghi o lungo i fiumi per condensazione di vapore d’acqua, diminuendo [...] solforica sciolta in acido solforico o clorosolfonico (cloridrina solforica), fosforo, alcuni cloruri (di antimonio, di titanio, di silicio, di stagno ecc.); l’anidride solforica si combina con l’umidità dell’aria per dare goccioline di acido ...
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materie prime
Fabio Catino
Le basi del nostro benessere
Le materie prime possono essere biologiche o minerali. Le prime sono rinnovabili, le seconde no. Lo sfruttamento delle materie prime ha segnato [...] cartaceo; le fonderie utilizzano in modo massiccio minerali di ferro (ematite, magnetite, siderite, pirite), il carbon coke e la silice per i getti di fusione; nelle opere di ingegneria civile, calcare e argilla sono le basi del cemento; un minerale ...
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Organo fondamentale delle piante, di solito in forma di lamina e di colore verde, che ha soprattutto la funzione di organizzare il carbonio e di eliminare, attraverso la traspirazione, l’acqua in eccesso. [...] o mercurio, quella che si applica dietro le luci degli specchi.
Laminato di acciaio ad alto tenore di carbonio, al manganese-silicio, al cromo-vanadio, per lo più a sezione rettangolare, usato come molla di flessione o, nel caso più comune, come ...
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Antibiotico elaborato da Penicillium notatum. La sua scoperta, che segna l’inizio dell’era degli antibiotici, spetta ad A. Fleming, il quale nel 1932 osservò, in piastre di agar seminate con stafilococchi [...] determinazione analitica della p. si basa sull’uso di transistori a effetto di campo: lo strato di nitruro di silicio del transistore viene ricoperto con un gel contenente penicillasi, enzima che idrolizza la p. modificandone le proprietà acido-base ...
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Paleonutrizione
Gabriella Spedini
Il tipo di alimentazione degli antenati dell'uomo attuale ha subito continue variazioni, che hanno comportato notevoli modificazioni dell'apparato masticatorio e sono [...] identificare la presenza di piante eduli nei siti archeologici. Pollini e spore, oltre a semi, fitoliti (particelle di silicio che si depositano sulla pianta) e altri resti vegetali, consentono di seguire il cambiamento nell'economia di sussistenza ...
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Metallurgia
Roberto Montanari
Il 20° sec. è stato fondamentale per lo sviluppo delle conoscenze di base dei metalli, in particolare per quanto riguarda la microstruttura e il comportamento alla deformazione [...] Ti6Al4V (6% in peso di alluminio e 4% di vanadio), mentre il rinforzo è costituito da fibre di carburo di silicio (SiC) disposte in modo unidirezionale. La fig. 2 rappresenta in modo schematico una sezione del composito perpendicolare alla direzione ...
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Ambiente nel quale, con diversi sistemi (combustione, passaggio di corrente elettrica ecc.), è prodotto calore con lo scopo di riscaldare il materiale in esso caricato fino a raggiungere un prefissato [...] genera direttamente calore a spese dell’energia elettrica; hanno applicazione nella produzione di grafite artificiale e di carburo di silicio o per il riscaldo di semilavorati.
F. per cibi
Vari popoli primitivi conoscevano un tipo rudimentale di f ...
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plastiche
Nicoletta Nicolini
Nate per imitare i prodotti naturali
Le plastiche sono polimeri prodotti dall’uomo. Erano nate come surrogati di materiali naturali, ma hanno invaso in pochi anni ogni angolo [...] sono polimeri inorganici, in cui lo scheletro non è costituito da atomi di carbonio bensì da atomi di silicio e di ossigeno alternati. I diversi gruppi legati alla catena conferiscono proprietà molto variabili per cui alcuni siliconi sono ...
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Tecnologie elettrochimiche
Bruno Scrosati
Le tecnologie elettrochimiche si basano sull’uso di elettrolizzatori costituiti, nella loro essenza, da una cella formata da due elettrodi, uno positivo e uno [...] preceduta da una fase chimica.
L’alluminio è normalmente prodotto dalla bauxite, un ossido di alluminio idrato contenente silicio e altri ossidi metallici, quali ferro e titanio. Nella prima fase della produzione la bauxite viene trattata in ...
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silicio
silìcio s. m. [lat. scient. silicium, der. del lat. class. silex silĭcis: v. silice]. – Elemento chimico di simbolo Si, numero atomico 14, peso atomico 28,09, tetravalente, appartenente al quarto gruppo del sistema periodico: mai libero...
silicato
s. m. [der. di silice, silicio]. – 1. Denominazione generica di un gruppo di minerali molto comuni ed estremamente diffusi come costituenti della maggior parte delle rocce della superficie terrestre, di origine generalm. magmatica,...