UT
Guido GASPERINI
. È il nome che, dal sec. XI al sec. XVII, venne dato alla prima nota della scala musicale fondamentale, nota che modernamente è detta do. Tale nome venne alla nota stessa come conseguenza [...] uso corrente, sino al sec. XVII quando, per maggior facilità di esecuzione, fu sostituita, per opera di G. B. Doni (v.), dalla sillaba do. In Francia, invece, essa continuò a essere adoperata (e lo è tuttora) mentre, per contro, il suo uso non fu mai ...
Leggi Tutto
MEDICEO O MEDICEO?
La pronuncia corretta dell’aggettivo (che significa ‘della famiglia Medici di Firenze’) è medìceo, con accentazione ➔sdrucciola. Infatti quando una parola italiana termina in -eo, [...] di solito l’accento cade sulla sillaba precedente: come in argenteo, roseo, etereo ecc.
Storia
Nei testi dei secoli scorsi, soprattutto in poesia, è possibile trovare anche l’accentazione ➔piana medicèo
Parea gridare come un dì l’Ombrane / ad ...
Leggi Tutto
SILLABARIO
Francesco Paolo Japichino
È il primo libro che si mette in mano al fanciullo per insegnargli a leggere e si chiama così perché è fondato sul presupposto didattico che occorra partire dalla [...] , nell'insegnamento del leggere, si fanno prima imparare i suoni delle lettere, poi le loro forme e il loro valore, quindi le sillabe e loro modificazioni e in fine le parole. Così, dal nome delle prime lettere dell'alfabeto: a, be, ce, de, il primo ...
Leggi Tutto
In grammatica e metrica termine designante: a) le lettere dell’alfabeto greco α, ι, υ, che indicano tanto le rispettive brevi quanto le lunghe; b) le sedi, nello schema di un verso, che tollerino tanto [...] una sillaba lunga quanto una breve.
In bibliografia, sono dette a. le edizioni prive di data, luogo, nome dell’editore o tipografo. ...
Leggi Tutto
Con il termine iato (lat. hiatus «apertura») si intende una sequenza di due vocali eterosillabiche, in cui cioè ciascuna delle due vocali mantiene il valore di nucleo sillabico (➔ sillaba): appare iato, [...] di accento: se la vocale alta che ricorre nella sequenza fonetica è tonica, l’accento garantisce il mantenimento dello statuto sillabico della vocale stessa. Pertanto, avremo iato in parole come ìo, vìa, zìo, zìa, mìo, tùa, tùo, sùo, bùe, come in ...
Leggi Tutto
La metafonia (o metafonesi: i due termini sono calchi, con elementi greci, del ted. Umlaut «modificazione di suono») è un processo fonetico-fonologico che interessa le vocali toniche medie o basse di una [...] diviene p[ìə]di e in seguito p[iː]di. Secondo Rohlfs (1966-1969), nella Calabria settentrionale questo processo è presente anche in sillaba chiusa, producendo b[e]lla → b[ìə]lli e in seguito b[iː]lli, ove la durata sarebbe da interpretarsi come la ...
Leggi Tutto
L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] deŋti] per denti; ma cfr. anche il tratto c), con alta variabilità negli altri casi;
(c) nasalizzazione della vocale in sillaba chiusa da una consonante nasale: ad es. [ˈmẽŋto] per mento;
(d) tendenza all’➔epentesi di una semivocale per effetto dell ...
Leggi Tutto
L’➔apostrofo è, nell’italiano scritto, il segno che indica la caduta (o soppressione), in ragione di fenomeni di natura diversa e distinta, di una vocale (se davanti ad altra vocale si parla di ➔ elisione) [...] , vo’ per voglio e altri): qui a cadere (per troncamento, e a prescindere dalla lettera che segue) non è una vocale, ma un’intera sillaba: po-co (nel caso di pie-de ha però prevalso la grafia piè, con l’accento). L’uso di pò con l’accento, erroneo, è ...
Leggi Tutto
In linguistica, il fenomeno fonetico del cambiamento di timbro di una vocale per assimilazione a distanza. Il caso più tipico è quello in cui la vocale accentata si assimila più o meno alla vocale o semivocale [...] di sillaba finale. La m., all’interno delle lingue indoeuropee, è caratteristica delle lingue germaniche, anglosassoni e nordiche. All’interno delle lingue romanze la m., ignota al toscano e all’italiano letterario, è viva, o è stata viva, nei ...
Leggi Tutto
ESOFAGI O ESOFAGHI?
Anche se la forma plurale esofagi è nettamente più diffusa nell’uso, entrambe le forme si possono ritenere corrette.
La regola generale prevede che i sostantivi in -go / -co con [...] accento non sulla penultima sillaba formino il plurale in -gi / -ci (quindi esofago ▶ esofagi); tuttavia i nomi in -òfago ammettono entrambe le forme del plurale a seconda dei casi e tendono a formare i plurali in -ghi quando indicano oggetti non ...
Leggi Tutto
sillaba
sìllaba s. f. [dal lat. syllăba, gr. συλλαβή, der. del tema di συλλαμβάνω «prendere insieme, riunire»]. – La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole...
sillabare
v. tr. [der. di sillaba] (io sìllabo, ecc.). – Dividere in sillabe una o più parole; in partic., pronunciarle o scriverle distinguendo le varie sillabe di cui sono composte con una pausa della voce o, nella scrittura, con un trattino...