(o aromeno) Uno dei 4 gruppi in cui si articola il complesso delle parlate romene. È attualmente parlato, fuori dei confini della Romania, nel Nord della Grecia, in Albania, Macedonia e Bulgaria. Caratteri [...] comuni con gli altri gruppi dialettali romeni sono la riduzione di a in sillaba atona ă ‹ë›, la chiusura di a seguita da n o da m + consonante, la dittongazione condizionata di e in ea e di o in oa (floare dal latino florem), il rotacismo di l ...
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Monaco (prima metà del sec. 9º) e maestro di Saint-Riquier, autore di un florilegio prosodico, Exempla diversorum auctorum (825), disposto alfabeticamente secondo le voci, documentate mediante gli esempî [...] degli autori antichi; ad esso fece seguire il De primis syllabis, trattato anche questo di prosodia sulla prima sillaba delle parole, compilato su Priziano, e un glossario (ma l'attribuzione è incerta) con ampie citazioni da autori. Scrisse anche ...
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molto
Riccardo Ambrosini
1. Attestato soprattutto come aggettivo (v. 2.) e avverbio di quantità (v. 5.), meno spesso come aggettivo sostantivato (v. 3.) e pronome indefinito (v. 4.), nelle opere in [...] poesia m. ricorre con una certa frequenza nella prima e seconda e nella seconda e terza sillaba del verso, con forte accento ritmico sulla prima sillaba della parola. Quest'uso che, per limitarci ad alcuni incipit, troviamo già in Iacopo da Lentini ( ...
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Linguistica
In fonetica, suono c., suono la cui articolazione comporta un restringimento o un’occlusione del condotto vocale; rientrano in questo tipo di suoni tutte le consonanti; vocale c., vocale nella [...] del palato e della lingua è piccola, come in i e u, o in é e ó; sillaba c., quella in cui la vocale è seguita da consonante appartenente alla medesima sillaba. matematica
Curva c. Linea così fatta che un punto, movendosi sempre in uno stesso senso su ...
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ACCELERARE O ACCELLERARE?
La forma corretta è accelerare: il verbo deriva infatti dall’aggettivo celere (a sua volta dal latino celerem ‘veloce’). La diffusione dell’errato raddoppiamento si deve probabilmente [...] passaggio dal latino all’italiano hanno dato esiti diversi.
• Per i casi in cui il raddoppiamento avviene dopo la sillaba accentata, come accellero o accelleri, potrebbe aver contato il modello di macchina, dal latino machinam, o collera, dal latino ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] parola seguente che lo subisce.
Il raddoppiamento sintattico si applica a tutte le consonanti che possono occupare una posizione di attacco sillabico: ad es., provò [pː]aura, ho [vː]isto, a [kː]cavallo. Nel caso in cui la seconda parola inizi con un ...
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La congiunzione coordinante e/o, usata prevalentemente, se non unicamente, in testi scritti di ambito settoriale (ma anche in articoli di giornale), accosta graficamente la congiunzione copulativa e e [...] o (➔ congiunzioni), indicando una possibilità di scelta tra i due valori, copulativo e disgiuntivo.
Ad es., la frase nella sillaba italiana il nucleo vocalico, oltre a presentarsi da solo, può essere preceduto e/o seguito da suoni consonantici vuol ...
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consonanza
Lucia Onder
. Il termine indica l'accordo delle sillabe finali che forma rima, in Cv IV II 12 Per che sapere si conviene che ‛ rima ' si può doppiamente considerare, cioè largamente e strettamente: [...] stretta[mente], s'intende pur per quella concordanza che ne l'ultima e penultima sillaba far si suole; quando largamente, s'intende per tutto quel parlare che 'n numeri e tempo regolato in rimate consonanze cade, cioè " quel parlare che, mentre ...
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cesura
Gian Luigi Beccaria
. La struttura ritmica del verso, com'è noto, non è fondata unicamente sul numero delle sillabe e sugli accenti; il verso presenta delle pause interne. A parte le pause grammaticali [...] fui / accorto di sua arte). Nella maggior parte dei versi in effetti la pausa di 4a è obliterata dalla presenza di una sillaba debordante nel secondo emistichio (Avalle): per es. il tipo citato B, b O voi che siete / in piccioletta barca, con il -te ...
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strettamente (istrettamente)
Freya Anceschi
È presente tre volte, sempre nel Convivio. In IV II 12, correlato con largamente, equivale a " in senso stretto ", " nel significato proprio ": ‛ rima ' si [...] può doppiamente considerare, cioè largamente e strettamente: stretta[mente], s'intende pur per quella concordanza che ne l'ultima e penultima sillaba far si suole; in I II 5 significa " in segreto ", " in privato ": a l'amico dee l'uomo lo suo ...
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sillaba
sìllaba s. f. [dal lat. syllăba, gr. συλλαβή, der. del tema di συλλαμβάνω «prendere insieme, riunire»]. – La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole...
sillabare
v. tr. [der. di sillaba] (io sìllabo, ecc.). – Dividere in sillabe una o più parole; in partic., pronunciarle o scriverle distinguendo le varie sillabe di cui sono composte con una pausa della voce o, nella scrittura, con un trattino...