In linguistica, suono (vocale o consonante) che comporta una risonanza nelle fosse nasali. Nelle articolazioni nasali, in aggiunta ai fenomeni articolatori orali, si presenta l’abbassamento del velo palatino [...] con conseguente inserimento delle cavità nasali nel meccanismo fonatorio. Una consonante n. può essere sonante, cioè servire di centro a una sillaba: così per es. la n finale dell’ingl. reason ‹rìiʃn›. L’italiano ha tre consonanti n.: la bilabiale m, ...
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La nozione di vocale breve si presta a diverse interpretazioni, anche a seconda dell’intento descrittivo, che può essere orientato verso finalità fonetiche o fonologiche. Nel trattare la vocale breve in [...] vocalica costituisce un’opposizione distintiva, come nel cremonese [tus] «tosse» ~ [tuːs] «tosato» (Loporcaro 2009: 91). L’allungamento in sillaba aperta è visto da molti come la causa scatenante della dittongazione di ĕ e ŏ del fiorentino (pĕde > ...
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MEMORIA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Agostino GEMELLI
Federico *RAFFAELE
Stefano LA COLLA
. Propriamente, è la facoltà di riprodurre nella coscienza esperienze che alla coscienza avevano già [...] , i numeri, le vocali senza nesso, si fissa ben difficilmente. Un adulto, dopo una sola lettura, può recitare da 6 a 7 sillabe senza significato e 10-12 numeri o lettere dell'alfabeto; le parole con significato, o meglio ancora quelle connesse tra di ...
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giomenta
Luigi Vanossi
Il termine appare in Fiore CLXXIX 7 e dice l'un a l'altro: " La giomenta / che tu ti sai, mi credette ingannare... ". E variante fonetica di " giumenta " (femmina del cavallo, [...] o altra bestia da soma), secondo la generale tendenza toscana ad aprire -u- in -o- in sillaba iniziale, facilitata dall'influsso della -m- successiva; (cfr. pure Giomella); la forma è attestata anche in Guittone (O cari frati miei 5). L'impiego del ...
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Prima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Deriva dall’alfabeto fenicio, attraverso quello greco; il suo nome greco alfa è l’adattamento della parola fenicia ’lp «toro», dalla forma primitiva del [...] nella a successiva un lieve arretramento o, rispettivamente, avanzamento dell’articolazione), alla posizione della a rispetto all’accento (in sillaba aperta, una a tonica è più lunga di una a atona), o alla diversa provenienza regionale del singolo ...
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L’espressione curva melodica si riferisce all’andamento continuo delle variazioni di altezza tonale, prodotte simultaneamente con i foni di un enunciato e realizzate entro un’unità linguistica per convogliare [...] 7), ma non è affatto raro il caso in cui la scansione sia affidata solo a un forte dislivello tonale tra sillabe contigue (normalmente atone) che non può essere attribuito alla funzione accentuale dell’intonazione (fig. 9). Se il confine è segnalato ...
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CU, QU O CQU?
L’alternativa tra cu e qu si pone solo quando la u è seguita da un’altra vocale e rappresenta solo un fatto grafico, visto che la pronuncia è in entrambi i casi esattamente la stessa.
• [...] grafia qu si usa quando già nell’etimo latino la u e la vocale successiva erano comprese nella stessa sillaba (la u era dunque una ➔semiconsonante)
quadro (latino quadrum), quasi (latino quasi), questione (latino quaestionem), quota (latino quotam)
e ...
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Verso composto di 11 sillabe, il più importante e vario della tradizione poetica italiana per le sue molteplici soluzioni metriche (in base al numero degli accenti e delle pause); di largo impiego nel [...] interna del verso. Nella varietà delle configurazioni, si presentano con maggiore frequenza gli schemi con accento sulla 4a sillaba e con accento sulla 6a sillaba: l’e. risulta diviso in due membri o emistichi e prende il nome, nel primo caso, di e ...
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Pseudonimo del poeta iraniano Mahdī Akhawān Thāleth (Mashhad 1928 - Teheran 1991). I suoi esordî artistici hanno risentito dell'influenza di Nīmā Yūshīǵ. La sua poesia, pervasa da una vena di pessimismo, [...] , sia in quelli a sfondo sociale, presenta soprattutto peculiarità stilistiche: per es., l'alternanza di versi di una sillaba a quelli di dieci sillabe. Tra le sue raccolte si ricordano: Zamestān ("L'inverno", 1967); Pā'īz dar sendān ("L'autunno in ...
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PAREMIACO (παροιμιακός, paroemiăcus, propriamente "versus proverbialis")
Giorgio Pasquali
Termine metrico greco, che già nella tradizione metrica più antica è adoperato in due sensi. Nel senso più ristretto [...] in parti minori (periodi) i sistemi anapestici (v. anapesto).
È costituito da un dimetro anapestico catalettico
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l'ultima sillaba è anceps, e dopo essa vi è facoltà di iato. Alla fermata ritmica corrisponde, com'è naturale, una ...
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sillaba
sìllaba s. f. [dal lat. syllăba, gr. συλλαβή, der. del tema di συλλαμβάνω «prendere insieme, riunire»]. – La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole...
sillabare
v. tr. [der. di sillaba] (io sìllabo, ecc.). – Dividere in sillabe una o più parole; in partic., pronunciarle o scriverle distinguendo le varie sillabe di cui sono composte con una pausa della voce o, nella scrittura, con un trattino...