METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] del verso breve potendo andare da 4 a 10 e anche oltre; l'anacrusi (Auftakt) potendo comprendere a piacere da 0 a 5 sillabe, una battuta lunga da 1 a 6. Da questo risultava: 3. che i valori temporali avevano la straordinaria apertura da 1/8 a 4 ...
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Poeta greco; noto appena per insignificanti frammenti, fino al 1891, acquistò fin troppa celebrità dopo che otto suoi Mimiambi tratti da un papiro del sec. II d. C. furono per la prima volta pubblicati [...] da F. G. Kenyon. Sono componimenti in coliambi (trimetri giambici "zoppi", cioè con la lunga nella penultima sillaba); hanno forma drammatica (tranne l'VIII, narrativo), e rappresentano scenette di vita borghese e provinciale: una vecchia amica di ...
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. Termine greco (ἀνάκρουσις, da ἀνακρούειν "cominciare a batter la lira, preludere") che nel testo di Strabone (IX, p. 421: secondo alcuni editori nella forma ἄγκρουσις) ha il significato generico di "preludio [...] l'adottò (Elementa doctrinae metricae, Lipsia 1816, p. 11) per indicare la parte del verso che precede la prima sillaba colpita dall'ictus. Questa concezione aveva, nella metrica hermanniana, il fine di metter d'accordo la metrica antica con i ...
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PARMENISCO (Παρμενίσκος, Parmeniscus)
Camillo Cessi
Uno degli immediati scolari di Aristarco, di cui seguì in generale i canoni fondamentali nella critica omerica contro i Pergameni, pur mantenendo grande [...] dei nomi a proposito delle declinazioni (Varr., De ling. lat., X, 10) in cui considera la lettera anziché la sillaba finale. Fra gli aristarchei si distinse sopra tutto per le sue ricerche mitologiche, astronomiche e geografiche, badando per queste ...
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Nel sistema musicale moderno (e particolarmente in Italia) si dà questo nome alla prima nota della scala naturale. Tal nome apparve nel secolo XVII, mentre, sino allora, alla nota medesima era applicato [...] l'invenzione ne fu attribuita al fiorentino G. B. Doni (1594-1647) il quale sembra traesse il nome stesso dalla prima sillaba del proprio casato. Nella seconda metà del secolo XVII il nuovo nome si diffuse rapidamente ed entrò presto nell'uso comune ...
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SAFFICI, STROFE e METRO
Giorgio Pasquali
La strofe saffica è chiamata così, perché tutto il primo libro delle liriche di Saffo nell'edizione alessandrina era composto in tal metro; ma faceva di essa, [...] appartiene al genere propriamente eolico in cui l'unità minima, indecomponibile, è il verso e in cui il numero delle sillabe è fisso.
La strofa saffica è imitata nella letteratura romana già da Catullo (XI e LI: quest'ultima poesia è imitazione ...
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MALEO-POLINESIACHE, LINGUE
Renward Brandstetter
. Nome. - La famiglia di lingue che forma l'oggetto del presente articolo viene chiamata maleo-polinesiaca, con una designazione coniata da W. v. Humholdt. [...] che spesso si estende a tre versi. I kelong hanno un metro fisso: essi sono redatti in strofe di quattro versi, tutti di otto sillabe, tranne il terzo che ne na cinque.
La metrica tagal. - I Tagal verseggiano le loro poesie per lo più in strofe; vi è ...
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Termine consueto già nell'antica teoria metrica per indicare versi composti di due membri di genere diverso e quindi non amalgamabili. Di esempio possono servire alcune misure archilochee, il giambelego, [...] questi versi v. sotto le singole voci). Caratteristici per gli asinarteti sono la fin di parola, lo iato o la sillaba ancipite nella commessura dei membri, e queste regole sono osservate rigorosamente dai poeti più antichi, Archiloco e Alcmane. Ma ...
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vocale (sost.)
Alessandro Niccoli
Con una denominazione risalente alla grammatica antica, D. chiama " vocali " i suoni (e le relative lettere) che per essere pronunciate non hanno bisogno dell'appoggio [...] v. l'elemento essenziale fonico (anima) per la struttura (legame) della parola; ritiene inoltre che esse contribuiscano alla formazione della sillaba e all'esistenza della rima.
Infatti, in VE II V 4, dopo aver citato il verso di Giraldo da Borneill ...
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La rima (Beltrami 20024: 53-60, 78-83, 206-221; Menichetti 1993: 506-590) è il fenomeno che si produce nel caso di omofonia perfetta di due parole a partire dalla vocale tonica inclusa (come in vita e [...] rima ipermetra, in cui una parola sdrucciola in fine di verso rima con altra parola a condizione di non considerarne la sillaba finale, come qui in tacita : tenaci:
o quella che illumina tacita
tombe profonde – con visi
scarniti di vecchi; tenaci
di ...
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sillaba
sìllaba s. f. [dal lat. syllăba, gr. συλλαβή, der. del tema di συλλαμβάνω «prendere insieme, riunire»]. – La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole...
sillabare
v. tr. [der. di sillaba] (io sìllabo, ecc.). – Dividere in sillabe una o più parole; in partic., pronunciarle o scriverle distinguendo le varie sillabe di cui sono composte con una pausa della voce o, nella scrittura, con un trattino...