L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] già nella zona successiva). I suoi tratti tipici sono:
(i) la palatalizzazione, cioè il passaggio a /ɛ/ di /a/ tonica in sillaba libera (terminante per vocale), che coinvolge anche lo sviluppo del latino -ariu(m), il quale, come in Toscana, passa in ...
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inno
inno [Der. del lat. hymnus, gr. hy´mnos "canto in onore degli dei"] [STF] [ACS] I. a S. Giovanni: i., canto gregoriano del sec. 10°, dalle iniziali dei cui emistichi Guido d'Arezzo trasse le note [...] la ut fu poi sostituita dal do nel 17° sec. da G.B. Doni per la maggiore sonorità di questa sillaba (taluno dice dalla prima sillaba del cognome Doni); il si fu aggiunto alle sei altre note nei sec. 16°-17°, dalle iniziali dell'ultimo emistichio ...
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Per quantità fonologica si intende il tratto distintivo di carattere prosodico (➔ prosodia) che oppone i segmenti fonici, sia vocalici sia consonantici, secondo la loro lunghezza. Essendo una proprietà [...] bar, bu[sːu] per bus.
Le consonanti lunghe o geminate occupano, per la loro prima sezione, la posizione di coda sillabica, anche nei sistemi in cui questa possibilità è preclusa alle corrispondenti brevi; ciò vale in italiano per le occlusive e le ...
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Il monottongo è un’articolazione vocalica stabile caratterizzata da un unico timbro, in opposizione alle articolazioni vocaliche che mostrano un cambiamento qualitativo nel corso della loro produzione [...] e [e] hanno poi subito i processi attivi per quelle vocali nelle singole lingue romanze: in italiano si è avuto dunque regolare dittongamento in sillaba aperta per i continuatori di ae (l[jɛ]to < laetu), ma non per i continuatori di oe (p[e]na < ...
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Per metrica si intende l’insieme delle regole che governano il discorso poetico (o in versi), in quanto distinto da quello in prosa (in antico, oratio soluta, sciolta dalle regole della versificazione). [...] Molto più raro, e in genere evitato nella lirica di tradizione petrarchesca, il fenomeno opposto della dialefe, per il quale le due sillabe continuano a contare per due: per es., quando la prima sia tonica (nel verso di Petrarca: «Ma pur sì aspre vie ...
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Arte, attività di comporre e risolvere enigmi, sciarade, anagrammi, rebus e altri giochi enigmistici. Anche se il concetto di enigma (sorta di quesito simile a un indovinello ma di significato più ampio [...] che si risolvono con due o più parole, ferma o no restando la posizione relativa degli altri elementi: cambio di lettera, di sillaba, anagramma a cambio, cambio di antipodi ecc.; f) giochi basati su due o più parole o frasi aventi fra loro una certa ...
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SOLFEGGIO
Ettore Pozzoli
. Sistema di lettura musicale che consiste nel rendere sensibile all'orecchio, mediante la voce e per mezzo dei monosillabi do-re-mi-fa-sol-la-si, il significato ritmico e [...] re-mi-fa-sol-la, tolte, da Guido stesso, dall'inizio dei sei primi emistichi dell'inno di San Giovanni. La settima sillaba, si, venne aggiunta soltanto verso la fine del sec. XVI, quando la divisione del sistema si cambiò da esacordale in ettacordale ...
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Si chiamano versi b. quelli ugualmente leggibili da destra a sinistra o da sinistra a destra, di cui lasciarono esempi i Greci e i Romani. Furono detti anche palindromi o cancrini (lat. cancer, «gambero») [...] stessa o un’altra frase si ha la frase b.: eran i modi di dominare; in latino: in girum imus nocte et consumimur igni. Il rovesciamento di una parola o di una frase sillaba per sillaba è detto b. sillabico: co-mi-co; ca-ni-co-la > la-co-ni-ca. ...
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Forma lirica greca, di tradizione micenea, in onore di Apollo, il cui nome derivava dal ritornello ἰὴ Παιάν, rivolto ad Apollo «salvatore». In seguito si realizzarono p. anche per altre divinità e infine, [...] di Orazio (I, 21) e il Carme secolare.
Il metro più usato era il peone, di cinque tempi, costituito da una sillaba lunga e tre brevi, alternabili in quattro forme. Originario di Creta, come il cretico, fu inventato da Taleta di Gortina verso la ...
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CONIUGAZIONE
La ➔flessione delle forme verbali è detta coniugazione. La coniugazione è, quindi, il complesso delle forme che il verbo può assumere per esprimere il tempo, il modo, il numero, la persona, [...] ; con alcune differenze tra i verbi in cui -ere è accentato (vedère, sapère) e quelli in cui l’accento cade sulla sillaba precedente (còrrere, rìdere).
3. La ➔terza coniugazione, a cui appartengono i verbi che all’infinito terminano in -ire (dormire ...
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sillaba
sìllaba s. f. [dal lat. syllăba, gr. συλλαβή, der. del tema di συλλαμβάνω «prendere insieme, riunire»]. – La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole...
sillabare
v. tr. [der. di sillaba] (io sìllabo, ecc.). – Dividere in sillabe una o più parole; in partic., pronunciarle o scriverle distinguendo le varie sillabe di cui sono composte con una pausa della voce o, nella scrittura, con un trattino...