TAGALI (Tagalog)
Paolo GRAZIOSI
Renward BRANDSTETTER
Popolazione delle isole Filippine. Abita la grande isola di Luzon e alcune isole vicine e può considerarsi la popolazione indigena più importante [...] ; anche il tagal ha nel maggior numero delle parole l'accento sulla penultima, ma in molte altre l'accento è sull'ultima sillaba, senza che ci sia una regola generale: così si trova asìn "sale" vicino a àso "cane" mentre altre lingue dello stesso ...
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PORFIRIO
Massimo Lenchantin De Gubernatis
. Poeta o, per meglio dire, verseggiatore latino, si deve con molta probabilità identificare con Publilio Ottaziano Porfirio, praefectus urbi negli anni 329 [...] normale rispettivamente il secondo e il primo; versi ropalici che procedono con parole successivamente crescenti d'una sillaba; questi e simili artifici furono ammirati dai contemporanei e diedero fama grande al verseggiatore abilissimo nelle cui ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] ), un cambiamento fonologico ha provocato la dittongazione di tutte le vocali medie brevi, che sono divenute medio-basse, toniche in sillaba aperta (➔ vocali):
(1) a. /ɛ́, ɔ́/ → [jɛ́, wɔ́] pede(m) > piede
b. mieto / metiamo > mietiamo
suono ...
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Lagia
Gentildonna fiorentina (L. è diminutivo di Alagia, cioè Adelagia, Adalasia), amata da Lapo Gianni, ricordata nella corrispondenza poetica tra D. e il Cavalcanti; da D. nel sonetto Guido, i' vorrei, [...] Del Misciattelli (D. poeta d'amore, Milano 1921) è poi la debolissima ipotesi che Lagia sarebbe " senhal " formato dalla prima sillaba rispettivamente del nome e
del cognome di Lapo Gianni (contro cui v. BARBI-MAGGINI, Rime 195; cfr. anche in questa ...
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Linguistica
Particella grammaticale che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, per identificarlo come essere od oggetto individuato ( a. determinativo o definito) o come essere [...] ’ solo davanti a i-); b) davanti alle consonanti gl(i), gn, sc(i), z; c) davanti a un gruppo consonantico che si scinda sillabicamente (qualsiasi gruppo diverso da quelli formati dalle consonanti f, p, t, c, v, b, d, g seguite da l o r); con qualche ...
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È propriamente qualunque strofa composta di due versi, come le più delle archilochee (v. archiloco); p. es. trimetro + dimetro, trimetro + hemiepes. Ora s'intende con tale nome il distico elegiaco, cioè [...] sempre più limitata (i poeti cristiani trattano talvolta la dieresi come fin di verso, ammettono cioè iato e sillaba ancipite). Tibullo e Ovidio chiudono regolarmente il pentametro con bisillabo; questa tecnica pare in essi derivata da versificatori ...
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VERNER, Karl Adolf
Vittore Pisani
Glottologo danese, nato ad Aarhus (Jütland) il 7 marzo 1846 da padre tedesco, morto a Copenaghen il 5 novembre 1896. Nel 1864 passò all'università di Copenaghen, dove [...] di spiranti sorde da tenui intersonantiche indoeuropee era condizionato dal fatto che l'accento i.-e. non cadesse sulla sillaba immediatamente precedente (p. es., i.-e. *bhrêtär, cfr. ant. indiano bhrêta, dà gotico broîar, ma *paêr, cfr. ant. ind ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il IV e l’VIII secolo la Chiesa occidentale amplia il repertorio di canti liturgici con nuovi generi [...] a Dio consistente in un testo di otto strofe, dove ogni strofa si compone di quattro versi comprensivi di otto sillabe ciascuno. Ciò che è importante sottolineare riguardo all’inno è la preminenza che in esso assume la melodia cantata sulle parole ...
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ruffiano (roffiano)
Luigi Vanossi
Fernando Salsano
Compare in If XI 60 onde nel cerchio secondo s'annida / ipocresia, lusinghe e chi affattura, / falsità, ladroneccio e simonia, / ruffian, baratti, [...] riportata a una diffusa tendenza del toscano in generale (cfr. Rohlfs, Grammatica § 131) ad aprire u in o in sillaba iniziale (cfr. notrico, romore). È interessante la corrispondenza con roffia, " lordura ", di Pd XXVIII 82 (v.).
Ruffiani e seduttori ...
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Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] ] in posizione tonica ad essere realizzate ancora più aperte come p[æ]ne e [ˈpɐːlo] polo, mentre in posizione tonica in sillaba chiusa o in posizione finale sarà la vocale semichiusa /e/ ad essere prodotta come vocale aperta: qu[æ]sto, perché [perˈkæ ...
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sillaba
sìllaba s. f. [dal lat. syllăba, gr. συλλαβή, der. del tema di συλλαμβάνω «prendere insieme, riunire»]. – La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole...
sillabare
v. tr. [der. di sillaba] (io sìllabo, ecc.). – Dividere in sillabe una o più parole; in partic., pronunciarle o scriverle distinguendo le varie sillabe di cui sono composte con una pausa della voce o, nella scrittura, con un trattino...