rima
Ignazio Baldelli
1. Nel De vulg. Eloq., D. rimanda la trattazione sistematica sulla r. al quarto libro dell'opera, non più portata a termine. Tuttavia alcune cose afferma nella parte che tratta [...] pertugia, riferentesi a veggia, al di sopra di com'io vidi un), alla scansione dei versi (si veda il forte accento sulla 9ª sillaba del v. 103 E un ch'avea l'una e l'altra man mozza, v. ENDECASILLABO), si aggiunge non trascurabilmente una tale nimia ...
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La Corsica, seconda isola del Tirreno per estensione (8569 kmq), è situata a nord della Sardegna a una distanza di sole 7 miglia (Bocche di Bonifacio). Dista dalla costa toscana circa 50 miglia, e le isole [...] > paci, măre > mari, nŏve > nóvi, flōre > flóri, fŭrnu > furru, mūlu > mulu. Le vocali chiuse si aprono in sillaba chiusa (ad es. pèttu, nòtte; ma non se seguite dagli esiti di -ll-: ad es. códdu «collo»), e davanti a nasale (ad es ...
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Parlato in una vasta porzione delle valli del Piemonte occidentale (nelle province di Cuneo e Torino, dalla Val Vermenagna, a sud, all’Alta Valle di Susa, a nord; fig. 1) e a Guardia Piemontese (Cosenza), [...] il provenzale nel suo complesso vanno ricordati:
(a) la mancata dittongazione di ĕ tonica latina, eccetto nei casi in cui la sillaba postonica termina in -i: pĕde(m) > [pɛ] «piede», ma hĕri > [jɛr] «ieri»;
(b) la conservazione della a tonica ...
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WILLAERT, Adrian (Adriano, Adriaan). – Nacque intorno al 1490 nei pressi di Roeselare, nelle Fiandre occidentali (e non a Bruges, come si è lungamente creduto, sulla scorta di François Sweerts, Athenae [...] in imitazione stretta si alternano a passi di contrappunto più sciolti, mentre il testo viene perlopiù declamato sillaba per sillaba. In alcuni brani Willaert ricorre alle tecniche del ‘soggetto cavato’, dell’intreccio con un cantus firmus dato ...
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L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: l’acuto (′), il grave (‵) e il circonflesso (^); solitamente, sulle vocali di cui non si distingue l’apertura, l’accento grafico è grave (à, ì, ù), mentre è grave o acuto sulle altre vocali, a seconda ...
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Un rimario è un lemmario ordinato in base alla vocale tonica di ogni vocabolo e ai suoni che la seguono (➔ rima). Nei rimari moderni le parole sono raccolte in gruppi così costruiti e ordinati al loro [...] (1839). L’ordinamento delle voci è ancora poco pratico: Rosasco le raggruppa per la categoria grammaticale; Antolini per numero di sillabe.
La produzione di rimari tra la fine del XIX e il XX secolo è molto ricca, nonostante la crescente fortuna ...
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Gli allomorfi sono le diverse forme che un morfema assume e che non determinano cambiamenti nel suo significato; il procedimento connesso si chiama allomorfia (➔ morfologia). Un esempio di allomorfo è [...] , come nelle alternanze fra piede / pedestre o ruota / rotella, dovute alla dittongazione (➔ dittongo) della vocale in sillaba aperta accentata. I rapporti allomorfici possono essere determinati anche dalla concomitanza di più di un fenomeno fonetico ...
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cotanto
Riccardo Ambrosini
1. Con funzione avverbiale, c. appare nelle tre attestazioni della Vita Nuova, sia in poesia (XXIII 19 19, in rima) sia in prosa, ove però se ne distinguerà il significato [...] del verso (If I 135 e color cui tu fai cotanto mesti, da confrontare, per le allitterazioni e per il gruppo -st- nell'ultima sillaba del verso, con II 42 che fu nel cominciar cotanto tosta; XXIX 21 la colpa che là giù cotanto costa; Pd X 57 con tutto ...
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Sono omografi tutti i foni, i fonemi o le parole diversi rappresentati nella scrittura da uno stesso segno grafico. L’omografia (dal gr. omós «uguale» e gráphō «scrivo») è una sorta di omonimia tra due [...] identità grafica: danno «risultato di danneggiamento» ~ danno «voce del verbo dare»;
(b) diversa posizione dell’accento sulla sillaba;
(c) mancata distinzione grafica tra fonemi diversi
Sono es. di omografi dovuti alla posizione dell’accento le ...
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TOPONOMASTICA (nome formato, secondo l'esempio di γραμματική e simili, dall'agg. ὀνομαστικός, composto con τοπός, "luogo" fr. toponymie; ted. Ortsnamenkunde; ingl. toponymics)
Pietro SKOK
Dante OLIVIERI
È [...] morfologico un nome locale non si differenzia da un nome comune o appellativo. È formato come quello di suoni e di sillabe conformi alla lingua nella quale si usa. Può essere derivato o semplice, sostantivo o aggettivo, composto o no. Considerata da ...
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sillaba
sìllaba s. f. [dal lat. syllăba, gr. συλλαβή, der. del tema di συλλαμβάνω «prendere insieme, riunire»]. – La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole...
sillabare
v. tr. [der. di sillaba] (io sìllabo, ecc.). – Dividere in sillabe una o più parole; in partic., pronunciarle o scriverle distinguendo le varie sillabe di cui sono composte con una pausa della voce o, nella scrittura, con un trattino...