ORGANICI, ACIDI
Gaetano Charrier
. Gli acidi organici sono caratterizzati dal gruppo monovalente
che secondo la proposta di A. v. Baeyer ha assunto la denominazione di carbossile. Detti composti si [...] acido metanico, CH3COOH acido etanico,
Il nome dei radicali acidi o acili si forma dal nome dell'acido, sostituendo la sillaba terminale -co con la desinenza -le: CH3CO− aceti-le, −OC − CO − ossali-le, C6H5CO − benzoi-le.
Tutti gli acidi organici ...
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SIRIENI
Arthur HABERLANDT
Carlo TAGLIAVINI
. Popolo abitante, sul corso superiore dei fiumi della Russia settentrionale, un territorio doppio dell'Italia, che si stende tra Dvina e Pečora; ammontano [...] seguenti: nella sezione meridionale l'accento è mobile, mentre nella sezione settentrionale è fissato su una determinata sillaba; ad alcune parole comincianti in vocale della sezione meridionale corrispondono nella settentrionale voci con v-: p. es ...
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G
*
Guido Gasperini
- È la settima lettera dell'alfabeto romano e di quelli derivati da esso. Nell'alfabeto fenicio (gimel) e in quello greco essa occupa il terzo posto; la sua trasposizione al settimo [...] che oggi viene detto sol. Dopo Guido d'Arezzo, detta lettera fu sostituita, nella nomenclatura dei suoni della scala, dalla sillaba guidoniana sol e il suo uso, nella musica pratica, andò gradatamente declinando. Verso il sec. XII la lettera G, posta ...
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Dai Veneti ai Venetici
Giovan Battista Pellegrini
Dai Veneti della terraferma ai Venetici della laguna
Nel suo volume Venezia ducale (1), il Cessi, dopo alcune considerazioni generali sull'origine [...] . Mollo sibi et Fremantioni vxori (C.I.L., V, 2974) e tante altre. Lo Zamboni (103) ha rilevato tracce evidenti della tipica puntuazione sillabica etrusco-venetica in alcune iscrizioni latine della X Regio; si noti ad es. dul.cis.si.mo I.re.ne (C.I.L ...
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endecasillabo
Ignazio Baldelli
Il verso dantesco, e in particolare l'e., ha attirato fortemente l'attenzione degli studiosi fino a spingerli a una serie d'importanti considerazioni sui rapporti più [...] dei lussuriosi portati in balia dei venti "; ma anche in con l'àli alzàte e fèrme al dòlce nìdo (V 83), le sillabe accentate sono le stesse, eppure " il verso è differente: non monosillabi, ma parole lunghe; là una rapina fatale, qui il volo diritto ...
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OLIVA, Giovanni Paolo
Flavio Rurale
OLIVA, Giovanni Paolo. – Di famiglia nobile, nacque a Genova il 4 ottobre 1600. Non sono noti i nomi dei genitori.
Entrò nella Compagnia di Gesù il 15 gennaio 1616. [...] «riuscendomi il parlar in palazzo quanto splendido tanto doloroso per l’estrema attentione che conviene havere ad ogni sillaba proferita in quel consesso» (lettera del 9 marzo 1652, ibid., c. 49). Non erano infatti mancate contestazioni, spacciandolo ...
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Il termine aspirazione indica una particolare produzione fonetica di un suono occlusivo. Durante l’articolazione di un’occlusiva aspirata, più precisamente al momento del suo rilascio, si ha il passaggio [...] di alcune lingue germaniche. In inglese l’aspirazione si ha solo quando l’occlusiva sorda ricorre in posizione iniziale di sillaba, come nella parola king «re» pronunciata [khɪŋ]; ma è anche la situazione di alcune parlate italiane.
Nell’italiano ...
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Everardo Alemanno
Francesco Tateo
Poeta e retore (sec. XIII), così soprannominato per distinguerlo da E. di Béthune autore del Graecismus, col quale fu a lungo confuso; è noto come autore di un'arte [...] , secondo l'uso francese, in base alla terminologia ‛ metrica ' (ritmi spondaici, giambici), in base al numero delle sillabe e alla fondamentale distinzione, già presente in Giovanni di Garlandia, di ritmi " semplici " e " composti ". Precede la ...
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sofisma
Cesare Vasoli
D. usa questo termine in Pd XI 6 (e chi regnar per forza e per sofismi) nel senso comunemente inteso dalla letteratura logica scolastica che con esso indicava un tipo di ragionamento [...] dell'accentazione (che consiste nel trarre in inganno con una pronuncia ambigua, spostando l'accento o mutando la quantità della sillaba); 6) figura dictionis o s. per errore della forma di espressione verbale;
b) ‛ fallaciae extra dictionem ' o ‛ in ...
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poscia
Riccardo Ambrosini
1. L'avverbio temporale p., di schietta tradizione toscana e dal significato di " dopo ", " in seguito ", ricorre 12 volte nella Vita Nuova, per lo più a inizio di frase o [...] produzione stilnovistica; un'altra, ad es., in Cino da Pistoia Per una merla 6 " né d'altro mai poscia non mi sovenne "). La sillaba tonica di p. coincide con la settima dell'endecasillabo in If XXXIII 131, Pg IX 119 pria con la bianca e poscia con ...
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sillaba
sìllaba s. f. [dal lat. syllăba, gr. συλλαβή, der. del tema di συλλαμβάνω «prendere insieme, riunire»]. – La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole...
sillabare
v. tr. [der. di sillaba] (io sìllabo, ecc.). – Dividere in sillabe una o più parole; in partic., pronunciarle o scriverle distinguendo le varie sillabe di cui sono composte con una pausa della voce o, nella scrittura, con un trattino...