Forma metrica che riproduce il suono e la misura dei versi latini nella poesia italiana. Il nome, coniato da G. Carducci (Odi barbare, 1877) in quanto questa poesia suonerebbe «barbara» all’orecchio dei [...] fine del 16° sec., tuttavia, G. Chiabrera lavorò su metri lirici a sistema strofico, che hanno un numero di sillabe relativamente costante. Il principio era di leggere i versi secondo l’accento grammaticale e di rispettare regolarmente il ritmo solo ...
Leggi Tutto
Si chiamano versi b. quelli ugualmente leggibili da destra a sinistra o da sinistra a destra, di cui lasciarono esempi i Greci e i Romani. Furono detti anche palindromi o cancrini (lat. cancer, «gambero») [...] stessa o un’altra frase si ha la frase b.: eran i modi di dominare; in latino: in girum imus nocte et consumimur igni. Il rovesciamento di una parola o di una frase sillaba per sillaba è detto b. sillabico: co-mi-co; ca-ni-co-la > la-co-ni-ca. ...
Leggi Tutto
Forma lirica greca, di tradizione micenea, in onore di Apollo, il cui nome derivava dal ritornello ἰὴ Παιάν, rivolto ad Apollo «salvatore». In seguito si realizzarono p. anche per altre divinità e infine, [...] di Orazio (I, 21) e il Carme secolare.
Il metro più usato era il peone, di cinque tempi, costituito da una sillaba lunga e tre brevi, alternabili in quattro forme. Originario di Creta, come il cretico, fu inventato da Taleta di Gortina verso la ...
Leggi Tutto
La versificazione è l’insieme di norme e consuetudini che presiedono alla produzione del verso, unità metrica fondamentale tanto nei sistemi quantitativi (tipicamente, quelli delle letterature classiche [...] versi veri e propri, e cioè i secondi e non i primi emistichi).
In base a quanto osservato circa il numero delle sillabe e gli accenti, si possono avere vari tipi di versi.
L’➔endecasillabo, verso principe della tradizione italiana, prevede l’ultima ...
Leggi Tutto
Metrica
Sergio Bozzola
Le regole della scrittura in versi
Ogni scrittore che compone versi si sottopone volontariamente ad alcune regole. Possiamo paragonare tali regole a quelle che governano, per [...] righe di cui è composta ogni poesia. Un verso italiano non finisce in un momento a caso, ma dopo un certo numero di sillabe (la sua misura). Se prendiamo a caso uno qualsiasi dei versi che ha scritto Dante nella Divina Commedia, vedremo che ha sempre ...
Leggi Tutto
Nei Vertebrati Tetrapodi il p. è il segmento distale dell’arto posteriore, detto anche autopodio. Si divide a sua volta in: basipodio (tarso), metapodio (metatarso), acropodio (falangi). Il tarso è costituito [...] tempo forte) e uno di riposo (tesi, tempo debole); delle parti di cui si compone il p. è sottoposta a ictus la sillaba lunga, in posizione forte; hanno ritmo discendente i p. che si aprono con la posizione forte; ascendente quelli che iniziano con la ...
Leggi Tutto
Il settenario è un verso imparisillabo di sette sillabe ‘metriche’ (➔ metrica e lingua), con accento principale obbligato in sesta posizione (Beltrami 20024: 199-200; Menichetti 1993: 673; per l’uso dantesco, [...] versificazione italiana. Prevede in genere la presenza di almeno un secondo accento ritmico, in posizione libera nelle prime quattro sillabe metriche (molto raro è l’accento di sesta isolato; eccezionale l’accento di quinta; diffusi invece gli schemi ...
Leggi Tutto
Un rimario è un lemmario ordinato in base alla vocale tonica di ogni vocabolo e ai suoni che la seguono (➔ rima). Nei rimari moderni le parole sono raccolte in gruppi così costruiti e ordinati al loro [...] (1839). L’ordinamento delle voci è ancora poco pratico: Rosasco le raggruppa per la categoria grammaticale; Antolini per numero di sillabe.
La produzione di rimari tra la fine del XIX e il XX secolo è molto ricca, nonostante la crescente fortuna ...
Leggi Tutto
Astronomia
Il tempo impiegato da un astro (stella, pianeta, satellite ecc.) a compiere un’intera rotazione intorno al proprio asse (p. di rotazione), o un’intera rivoluzione intorno a un altro astro (p. [...] il tratto di strofa, o sistema, compreso tra due pause; la pausa è caratterizzata dalla possibilità di iato e dalla sillaba ancipite. P. anapestici sono chiusi da clausola paremiaca, e spesso anche nella poesia corale il p. è chiuso da clausola ...
Leggi Tutto
sillaba
sìllaba s. f. [dal lat. syllăba, gr. συλλαβή, der. del tema di συλλαμβάνω «prendere insieme, riunire»]. – La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole...
sillabare
v. tr. [der. di sillaba] (io sìllabo, ecc.). – Dividere in sillabe una o più parole; in partic., pronunciarle o scriverle distinguendo le varie sillabe di cui sono composte con una pausa della voce o, nella scrittura, con un trattino...