la
la [Sillaba iniziale di un emistichio dell'Inno (←) a S. Giovanni da cui Guido d'Arezzo trasse il nome delle sue note musicali] [ACS] Nota musicale, la sesta delle varie scale: v. acustica musicale: [...] I 40 f. ◆ [ACS] la₃: la nota la della terza ottava della scala temperata, la cui frequenza, fissata in 440 Hz, è la frequenza di riferimento dei suoni musicali ...
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sol 1
sòl1 [ACS] Nei paesi latini, la quinta nota musicale della scala di do maggiore, prima sillaba del quinto emistichio dell'inno in onore di S. Giovanni Battista di cui Guido d'Arezzo si servì per [...] denominare le note musicali (→ inno: I. a S. Giovanni); corrisponde alla nota G dei paesi germanici ...
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re
re 〈rè〉 [ACS] Nell'acustica musicale, la seconda nota della scala temperata attuale (v. acustica musicale: I 41 f); fu introdotta da Guido d'Arezzo, con la sillaba iniziale del secondo emistichio [...] di un inno a S. Giovanni (→ inno) ...
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ut
ut [s.m. invar.] [ACS] Nome che dal sec. 11° al 17° indicò la prima nota della scala musicale fondamentale, cui il musicologo G.B. Doni, nella prima metà del Seicento, sostituì la sillaba do, meglio [...] atta al solfeggio e quindi affermatasi in Italia (mentre in altre nazioni, per es. in Francia e in Germania, ut è tuttora in uso); il nome venne tratto, come quelli delle altre note musicali, da un inno ...
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inno
inno [Der. del lat. hymnus, gr. hy´mnos "canto in onore degli dei"] [STF] [ACS] I. a S. Giovanni: i., canto gregoriano del sec. 10°, dalle iniziali dei cui emistichi Guido d'Arezzo trasse le note [...] la ut fu poi sostituita dal do nel 17° sec. da G.B. Doni per la maggiore sonorità di questa sillaba (taluno dice dalla prima sillaba del cognome Doni); il si fu aggiunto alle sei altre note nei sec. 16°-17°, dalle iniziali dell'ultimo emistichio ...
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Quarta lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio. Dall’originaria capitale si sono svolte, tanto nell’alfabeto latino quanto nel greco, le varie [...] , nel parlare rapido è a volte attenuata in una semplice stretta quando la consonante si trova preceduta da vocale, in principio di sillaba, cioè quando ha grado tenue. La d italiana è in quasi tutte le posizioni l’esito normale della d latina; nel ...
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Fisica
Fenomeno acustico per il quale un suono, riflettendosi contro un ostacolo, può tornare a essere udito nel punto in cui è stato emesso. Perché un’e. sonora si produca è necessario che vi sia una [...] Tale distanza minima è sufficiente a produrre l’e. solo se il suono è di brevissima durata; ma se, per es., si pronuncia una sillaba, che dura in media 0,2 s, di fronte a una parete, questa, perché l’e. possa prodursi, deve essere a una distanza non ...
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secondario Che viene come secondo, in ordine di tempo e di luogo.
Botanica
Si dice dell’organo, o parte di esso, sviluppatosi da un altro organo simile (detto primario o principale). Struttura s. del [...] accento s. si ha con il tipo intensivo: per es., in italiano, una parola come considerazione presenta un accento s. sulla prima sillaba, o sulla quarta, o più accenti s., sulla seconda e sulla quarta. Per l’italiano gli accenti s. non sono né stabili ...
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Fisica e tecnica
Deformazione prodotta in un corpo a prevalente sviluppo longitudinale da variazioni di temperatura o da sollecitazioni meccaniche. Nella tecnologia dei materiali da costruzione si distinguono [...] da *isdem, aēnus da *aĕsnos «bronzeo» (cfr. aes «bronzo»); l’ a. ritmico, per evitare la sequenza di più di tre sillabe brevi, come in gr. σοϕώτερος per σοϕότερος; l’ a. metrico, nelle lingue classiche, in arsi per necessità di versificazione, per es ...
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Undicesima lettera dell’alfabeto latino.
linguistica Il nome italiano elle e quello latino el sono costituiti dal suono stesso della lettera con una vocale d’appoggio; il nome greco λάμβδα deriva invece [...] questo suono alcune lingue possiedono in date posizioni l’una o l’altra delle varietà seguenti: una l sonante, cioè costituente sillaba per conto proprio (per es. la l̥ dell’indoeuropeo); una l sorda, cioè senza vibrazione delle corde vocali (per es ...
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sillaba
sìllaba s. f. [dal lat. syllăba, gr. συλλαβή, der. del tema di συλλαμβάνω «prendere insieme, riunire»]. – La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole...
sillabare
v. tr. [der. di sillaba] (io sìllabo, ecc.). – Dividere in sillabe una o più parole; in partic., pronunciarle o scriverle distinguendo le varie sillabe di cui sono composte con una pausa della voce o, nella scrittura, con un trattino...