Sillabo Documento pontificio pubblicato da Pio IX nel 1864 insieme all’enciclica Quanta cura. Vi elenca (estraendole da documenti precedenti emanati dallo stesso pontefice) e condanna 80 proposizioni che [...] rappresentano alcuni dei più caratteristici e pericolosi «errori» del tempo: panteismo, naturalismo e razionalismo assoluto; razionalismo moderato; indifferentismo e latitudinarismo; socialismo, comunismo, ...
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Ecclesiastico (Pontgouin, Eure-et-Loire, 1815 - Angoulême 1880). Avversario del cattolicesimo liberale che combatté tenacemente, contribuì alla formulazione del Sillabo; fu sostenitore di Napoleone III [...] finché sperò da lui una forte restaurazione religiosa. Al concilio Vaticano I fu tra i più tenaci difensori dell'infallibilità pontificia. Nel 1879 fu creato cardinale ...
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Barnabita (Alessandria 1826 - Roma 1884), prof. a Parma e a Roma, poi cardinale (1866), vescovo di Sabina (1873), abate perpetuo di S. Maria di Farfa, penitenziere maggiore (1877). Sembra sia stato l'estensore [...] del Sillabo, e nel concilio Vaticano I presiedette la commissione di teologia dogmatica ed ebbe affidata da Pio IX la sorveglianza sulla stampa dei rendiconti delle 89 congregazioni del concilio. ...
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Storico (Napoli 1834 - Tegernsee, Baviera, 1902); allievo a Monaco del Döllinger, partecipò alla vita politica della Gran Bretagna come deputato liberale, e fu tra i consiglieri più ascoltati dal Gladstone. [...] un certo periodo, direttore della rivista The Rambler poi estinta (1864) per volere del cardinal Wiseman. Riluttante ad ammettere il Sillabo, nonché il dogma dell'infallibilità papale, per cui Pio IX convocò il Concilio vaticano, si trasferì a Roma e ...
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VECCHI CATTOLICI
Carlo Antoni
CATTOLICI. Assunsero tale nome quei cattolici tedeschi che rifiutarono di accettare il dogma dell'infallibilità pontificia, proclamato il 18 luglio 1870 dal Concilio Vaticano, [...] una chiesa scismatica.
La profonda trasformazione della struttura della Chiesa attuata con la bolla Ineffabilis Deus del 1854, col Sillabo (1863) e conclusa con la decisione del 18 luglio 1870, significava la vittoria di quelle correnti che avevano ...
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SARVĀSTIVĀDA (pāli Sabbattivāda)
Ferdinando BELLONI-FILIPPI
La "dottrina della realtà di ogni cosa", professata da una delle 18 scuole nelle quali si divise la comunità buddhista dopo il concilio di [...] appartiene al Piccolo Veicolo. La sua storia incomincia col concilio di Pāṭaliputra (circa 245 a. C.), nel quale fu dal sillabo di Tissa relegata fra le eresie. Il sarvāstivāda afferma la realtà dei dharma, i 75 elementi dell'esistenza empirica, la ...
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Filosofo francese (Villeau, Eure-et-Loire, 1814 - Parigi 1869). Discepolo di J.-B. Bordas-Demoulin, continuò la polemica del maestro, di cui era stato collaboratore, contro V. Cousin e la filosofia accademica. [...] di conciliazione tra il cattolicesimo e il liberalismo. La proclamazione del dogma dell'Immacolata Concezione e l'emanazione del Sillabo (1864) misero in crisi il suo pensiero, onde negli ultimi anni divenne razionalista (La révolution religieuse du ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Varie e profonde differenze separano la cultura greca da quella romana. Basti [...] dai presocratici agli stoici, elaborando un corpus di problemi, strumenti, e tentativi di risposte che ancora oggi fanno parte del sillabo filosofico, e dall’altro lato alla maggiore modestia (una volta posto il paragone) della filosofia romana. O si ...
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Huet, Francois
Huet, François
Filosofo francese (Villeau, Eure-et-Loire, 1814 - Parigi 1869). Discepolo di Bordas-Demoulin, continuò la polemica del maestro, di cui era stato collaboratore, contro Cousin [...] conciliazione tra il cattolicesimo e il liberalismo. La proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione e l’emanazione del Sillabo (1864) misero in crisi il suo pensiero, per cui negli ultimi anni divenne razionalista (La révolution religieuse du ...
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Teologo e filosofo (Londra 1812 - Hampstead 1882). Dapprima latitudinario, si accostò poi a R. H. Froude e J. H. Newman, e nel 1840 fu ordinato prete (anglicano); nel 1845, si convertì al cattolicesimo. [...] uno dei capi del movimento "neo-ultramontano", in aspra polemica con i cattolici liberali, con Newman, con gli avversarî del Sillabo. Tra i suoi scritti: The ideal of a Christian Church (1844); Essay on the Church's doctrinal authority (1880); Essays ...
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sillabo
sìllabo s. m. [dal lat. tardo syllăbus «sommario, catalogo, indice», gr. σύλλαβος «collezione» (der. di συλλαμβάνω «raccogliere, riunire»)]. – Con accezione generica, di uso raro e ant., raccolta, sommario. In partic., documento, pubblicato...
sillaba
sìllaba s. f. [dal lat. syllăba, gr. συλλαβή, der. del tema di συλλαμβάνω «prendere insieme, riunire»]. – La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole...