STIL NOVO
Salvatore Battaglia
. La designazione di Stil novo e Dolce stil novo risale a Dante (Purgat., XXIV, 57), che così si compiacque di chiamare la lirica della sua giovinezza, quella a cui aveva [...] nova, rappresenta per l'esperienza dantesca l'avvio alla trasfigurazione simbolicadi un mito passionale e alla risoluzione in senso intellettualistico e universalistico di un mondo sentimentale, autobiografico e frammentario.
Con Petrarca è superato ...
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ZEUS (Ζεύς)
Giulio GIANNELLI
Guido LIBERTINI
Il dio del cielo luminoso fu in Grecia il sommo degli dei; e, anche se nelle pratiche del culto e nella solennità e magnificenza dei riti fu superato da [...] il re, né mai lo si rappresentava senza il simbolo della dignità di re e di giudice, senza quello scettro, che i re terreni avevano il sommo custode della giustizia e della lealtà, della fede data e dei giuramenti (ὅρκιος, πίστιος), il terribile ...
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RABELAIS, François
Ferdinando Neri
Nato nel 1494, o poco prima, nel territorio di Chinon (in Turenna), probabilmente alla Devinière, casa di campagna della sua famiglia, compì almeno una parte dei suoi [...] i° maggio 1554 non era più di questo mondo: e i suoi biografi, sulla fededi attestazioni piuttosto tardive, ma crèdibili, accettano interpreti a riconoscere nell'opera sua una quantità disimboli e di significati reconditi: il R. stesso, nel prologo ...
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INSEGNA (dal lat. insignia, plur. dell'agg. neutro sostantivato insigne)
Pietro ROMANELLI
Nello TARCHIANI
Raffaele CORSO
Filippo PESTALOZZA
Giovanni Vacca
Contrassegno distintivo, messo in luogo [...] aveva altri suoi simboli particolari, e quindi altre insegne: di solito figure di divinità o di animali, la cui formare materia di legittima contrattazione ed essere trasmesso in godimento a un terzo, senza danno per la buona fede del pubblico ...
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Fondamentalismo
Enzo Pace
Il progetto fondamentalista ha mostrato, nel respiro breve del ventennio, successivo all'apparire dei primi movimenti collettivi che lo hanno interpretato sulla scena sociale, [...] luogo, la religione funziona come un repertorio disimboli della coscienza collettiva, che vengono rivisitati e declinati come puri e indistruttibili strumenti di difesa dell'identità di un gruppo, di un popolo o di una etnia. In tal caso, si ritiene ...
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MARCHIO
Raffaele CORSO
Filippo PESTALOZZA
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. Segno che s'imprime su un oggetto, per distinguerlo e riconoscerlo; e più specialmente il segno impresso con un ferro rovente su una parte del corpo [...] viene utilizzato, come emblema di proprietà o di distinzione, la figura o il simbolo del totem; ma questo fatto oggetto di trasferimento, per atto tra vivi o in via di successione mortis causa, purché ciò avvenga senza inganno della buona fede del ...
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STURM und DRANG
Carlo Grünanger
. Vasto e complesso movimento culturale e letterario della seconda metà del Settecento (1760-1785 circa), che prende il nome da un dramma del poeta Massimiliano Klinger. [...] spiriti di quest'età, di rinnovarsi attraverso a un'esperienza diretta e personale del divino: per cui i simboli cristiani magico e teurgico.
Piuttosto che di una fede si deve dunque parlare di bisogni e di esigenze religiose, le quali, mentre ...
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REDENZIONE (dal lat. redemptio "ricompera", "riscatto")
Giuseppe FILOGRASSI
Nicola TURCHI
Il concetto di riscatto, ossia di liberazione di una data cosa o persona, che si trovi per qualsiasi motivo [...] di Gesù Cristo, e infine quella di solidarietà, in quanto l'umanità redenta è restaurata e santificata in Cristo. Nei più antichi simboli degli insegnamenti di Paolo, non avrebbe fondamento nei Vangeli sinottici e nella fede cristiana primitiva. ...
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TYRRELL, Georce
Mario Niccoli
Teologo modernista inglese nato a Dublino il 6 febbraio 1861, morto a Storrington (Sussex) il 15 luglio 1909. Anglicano, si convertì al cattolicismo nel 1879, e l'8 settembre [...] , Londra 1901), rivelano in T. la preoccupazione di mostrare che la fede cattolica può accordarsi con le giuste esigenze del pensiero , immanente del nostro spirito è tradotta in simboli concettuali che hanno un valore puramente pragmatico. Applicando ...
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SEMERIA, Giovanni
Giuseppe De Luca
Nato a Coldirodi, provincia d'Imperia, il 26 settembre 1867, studiò al collegio Vida a Cremona tenuto dai gesuiti e in quello dei barnabiti a Moncalieri; a quindici [...] del cristianesimo sino a tutto il sec. II; Scienza e fede e il loro preteso conflitto, ivi 1903, disamina delle simboli, ivi 1904. Collaborò alle maggiori riviste del tempo, sempre su temi di scienze religiose. Dopo la guerra pubblicò, a scopi di ...
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sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...
simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...