Gli Actus Silvestri tra Oriente e Occidente
Storia e diffusione di una leggenda costantiniana
Tessa Canella
Con il titolo di Actus Silvestri è stata tramandata nei più antichi manoscritti una delle [...] itaque die»), e, in seguito, la professione difededi Costantino, in cui l’imperatore riconosce il potere che 24-62; L. Cracco Ruggini, Simbolidi battaglia ideologica nel tardo ellenismo, in Studi in onore di Ottorino Bertolini, Pisa 1972, pp. 177 ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] di san Francesco. Tra i molti movimenti religiosi che nel Vangelo trovavano (ritrovavano) una promessa e una fede v, 21; Conv., IV, V, 13; Purg., Xx, 25-7) i simbolidi una società civile che ritorna ad essere, dopo i secoli feudali, un modello da ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] vedere il crepuscolo di quella classe politica ch'egli aveva difesa in buona fede e che in buona fede d'altronde aveva , s'identificano nei simbolidi difesa della società: Iddio, il re, la patria, la famiglia. E si tratta di una società che non ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] figurativo domina unicamente il principio che Z., anche nell'impulso di una conquista d'amore, rimane sempre accompagnato dai suoi simbolidi potenza e di terribilità. Si può dire che il suo modo di affrontare i nemici o un'avventura d'amore, non ...
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Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] sugli oceani e sui campi di battaglia come misura ideale di uno stile eroico, quella italiana, di cui il Marini è in qualche modo portavoce, li rivive piuttosto nell'aria stagnante di un declino provinciale come simbolidi evasione, per le «anime ...
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LISI, Nicola
Monica Marchi
Nacque a Scarperia, nel Mugello, l'11 apr. 1893 da Giuseppe, piccolo possidente, e da Anna Savi. Nella sua città il L. portò a termine il corso di studi primari e poi si trasferì [...] - si rilevano alcune costanti: semplicità, fede cristiana, presenza della Toscana e del di una serie di racconti i cui protagonisti spesso sono angeli - simbolidi eterna bellezza e splendore -, pellegrini, fedeli: figure eccezionali, specchio di ...
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PASQUALINO, Fortunato
Vincenzo Caporale
PASQUALINO, Fortunato. – Secondogenito di quattro figli, nacque a Butera (nei pressi di Caltanissetta) l’8 novembre 1923, da Luigi, carrettiere e mezzadro, e [...] dei dogmi, rinvenendovi una «sfida d’amore, più che non difede» (p. 42).
Morì a Roma il 14 settembre 2008.
Opere cristiana (1950-1980), in Città di vita, L (1995), 1, pp. 45-54; V. Arnone, in Eventi e simboli del Novecento letterario, Firenze 1994, ...
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tragedia
Emanuele Lelli
L’uomo e i suoi problemi al centro della scena
Tra le più importanti creazioni artistiche che i Greci antichi hanno lasciato alla civiltà occidentale c’è la tragedia, genere [...] – che sono proprie di ogni età: essere/apparire, amore/odio, verità/menzogna, fede/ragione, natura/convenzione.
La scena i personaggi del mito greco presentati come giganteschi simbolidi vizi e virtù. Jean Racine, altro drammaturgo francese ...
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Romanziere e saggista britannico, nato a Newquay (Cornovaglia) il 19 settembre 1911. La sua carriera letteraria inizia nel 1934 con Poems, una raccolta di poesie definita da lui stesso "cosa povera e modesta"; [...] e simboli, gli servono per illustrare la condizione umana di oggi.
L'immanenza del male, l'irresistibile tendenza al peccato, la penosa grettezza dell'umanità, la degenerazione, il contrasto tra fede e scienza, tra fede e ragione, sono i temi ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] remissiva, maternamente carica di premure, figura ripensata costantemente con commozione se fanno fede le pagine del di Nietzsche è un pensiero "critico" e non "pratico", come cercava di tradurlo D'Annunzio. Zaratustra è l'incarnazione simbolicadi ...
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sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...
simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...