Scultore (Gand 1866 - Laethem-Saint-Martin 1941). Interrotti gli studî di architettura all'accademia di Gand, dal 1885 si dedicò alla scultura. Ammiratore di A. Rodin, che conobbe a Parigi nel 1890, maturò [...] tuttavia la sua personalità in contatto con i poeti simbolisti dei quali illustrò anche le opere (Serres Chaudes di M. Maeterlinck, 1880; Villages illusoires di É. Verhaeren, 1894). A Bruxelles dal 1895, cominciò ad elaborare il motivo del giovane ...
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Poeta serbo (Belgrado 1876 - Zagabria 1938). Studiò legge a Parigi e abbracciò la carriera diplomatica; fu tra l'altro ambasciatore a Roma (1927-33). La sua scarna produzione poetica (Pesme "Poesie", 1903; [...] Nove pesme "Nuove poesie", 1912), che ha nei parnassiani e nei simbolisti i suoi modelli, si distingue per la raffinatezza metrica e stilistica. Lo scetticismo e il pessimismo della sua ispirazione si attenuano nei versi di argomento patriottico (Sa ...
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SERVAES, Albert
Pittore e incisore, nato a Gand il 4 aprile 1883. Allievo dell'accademia di belle arti di Gand, lavora a Laethem-Saint-Martin. È uno dei migliori e forse dei più interessanti di quel [...] gruppetto d'artisti antirealisti, mistici e simbolisti che lavora in questo villaggio delle Fiandre, dominato dalle tendenze dello scultore Georges Minne. Di temperamento focoso e forte, arriva talvolta a drammatizzare i soggetti trattati. Come ...
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JAIMES FREYRE, Ricardo
Poeta boliviano, trasferitosi in Argentina alla fine del sec. XIX;. insegnante di letteratura al Collegio nazionale di Tucumán
A Buenos Aires strinse amicizia poetica con Rubén [...] Darío, insieme col quale affinò la sua indole lirica attraverso l'esperienza dei simbolisti e dei decadentisti, con simpatie dannunziane e preraffaellite. Nel suo primo volume di liriche (Castalia Bárbara, Buenos Aires 1899) J.F. rivelava la sua ...
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Scrittrice brasiliana (Rio de Janeiro 1902 - ivi 1964). Maestra, creò nel 1934 la prima biblioteca per l'infanzia del Brasile. Sensibile alle correnti letterarie contemporanee, seppe far convivere nella [...] sua poesia forme ermetiche e metri tradizionali medievaleggianti. Autrice di versi parnassiani (Espectros, 1919) e simbolisti (Nunca mais ... e poemas dos poemas, 1923; Viagem, 1939; Vaga música, 1942; Mar absoluto, 1945; Doze noturnos da Holanda, ...
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Cantante statunitense (Melbourne, Florida, 1943 - Parigi 1971). Fu la figura carismatica del quartetto The Doors, gruppo che prese il nome da un libro di A. L. Huxley e che vivacizzò la scena psichedelica [...] californiana tra il 1966 e il 1970. Ispiratosi a Nietzsche e ai simbolisti francesi, M. si impose presso il pubblico giovanile per la vocalità esasperata e l'oltraggiosa spettacolarità. Sopravvalutato come cantante e anche come autore (ha lasciato ...
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Scrittore belga di lingua francese (Tournai 1855 - Parigi 1898). Stabilitosi a Parigi nel 1877, dopo alcune raccolte di versi d'ispirazione parnassiana (Le foyer et les champs, 1878; La mer élégante, 1881; [...] L'hiver mondain, 1884; La jeunesse blanche, 1886) risentì fortemente l'influenza dei simbolisti, dai quali derivò una maniera di poetare ricca di toni elegiaci e dolenti (Le règne du silence, 1891; Le voyage dans les yeux, 1893; Les vies encloses, ...
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Brjusov, Valerij Jakovlevic
Cesare G. De Michelis
Poeta russo (1873-1924); uno dei massimi esponenti della poesia tra decadentismo e simbolismo, acquistò subito particolare rilievo per il vasto bagaglio [...] culturale che immise nelle sue prove poetiche. L'opera e la figura di D., che per molti dei simbolisti furono riferimento d'obbligo, non sono in B. soltanto dei precedenti culturali, ma elementi tra i più importanti del suo concepire la poesia come ...
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MONTESQUIOU-FEZENSAC, Robert, conte di
Poeta francese, nato a Parigi il 19 marzo 1855, morto a Mentone l'11 dicembre 1921. Egli portò nella poesia un temperamento aristocratico e raffinato, che nella [...] ricerca d'immagini, sensazioni e colori rari, sottili e delicatissimi, appare incline, più che al fare dei poeti simbolisti, a un preziosismo quasi secentistico. I suoi interessi prevalenti sono rivolti a una rigorosa e quasi tirannica estetica del ...
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Filologo classico e critico letterario inglese, nato il 6 aprile 1898. Fellow del Wadham College di Oxford, dal 1922 al 1938; Warden del medesimo collegio dal 1938 e inoltre professore di poesia dal 1946.
Esteta [...] raffinato, conoscitore di molte lingue, predilige i poeti greci arcaici e i simbolisti contemporanei francesi e russi, e ha contribuito a richiamare l'attenzione degli ambienti accademici sulla struttura sociale presupposta dai primi e sul valore ...
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simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...
simbolico
simbòlico agg. [dal lat. tardo symbolĭcus, gr. συμβολικός, der. di σύμβολον «simbolo»] (pl. m. -ci). – 1. Che ha natura e valore di simbolo: numeri, segni s.; il linguaggio s. della matematica; un atto, un gesto s.; in partic., azioni...