Scrittore irlandese (Moore Hall, Mayo, 1852 - Londra 1933). Studiò pittura a Parigi, dove fu in contatto con i grandi movimenti culturali di quegli anni, in particolare con gli impressionisti. Nel 1875 [...] a young man (1888; trad. it. 1929); Esther Waters (1894; trad. it. 1934). Sul passaggio a romanzi a sfondo più decisamente religioso-simbolistico influirono l'amicizia di W. B. Yeats, la scoperta di R. Wagner, l'opera di J.-K. Huys mans (Evelyn Innes ...
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KRAG, Vilhelm
Giuseppe Gabetti
Poeta norvegese, nato a Kristianssand il 24 dicembre 1871: fratello di Thomas Peter K. (v.), del quale divise, pur con una propria personalità, lo spirito sensitivo e [...] , con impressioni di natura immediate e delicate e con personale timbro di melodia; poi divenne, attraverso qualche esperimento simbolistico, l'idillico poeta del suo natio Sörland (Holmene de graa, Gli olmi grigi, 1905; Vestlandviser, Canzoni del V ...
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SCHWOB, Marcel
Diego Valeri
Scrittore, nato a Chaville (Seine-et-Oise) nel 1867, morto a Parigi nel 1905. Il padre, condiscepolo di Flaubert e amico di Gautier e di Bainville, era un giornalista importante; [...] distrutto. L'opera sua, tutta prosastica, è un documento prezioso dell'estrema raffinatezza estetica e letteraria del periodo simbolistico; ma non mancano in essa pagine vibranti di vita e ricche di commozione umana.
Ediz.: Cøur double, Parigi ...
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Pittore tedesco (Münchenbuchsee, Berna, 1879 - Muralto, Locarno, 1940). Tra i maggiori artisti della prima metà del 20° sec., nel 1911 conobbe A. Macke, F. Marc e V.V. Kandinskij ed entrò in contatto con [...] del cubismo. Le sue prime opere (Giovinetta su un albero, 1903; Testa minacciosa, 1905) sono di gusto simbolistico decorativo; successivamente (illustrazioni per il Candide di Voltaire, 1911-12) piene di ironia. Il suo interesse va alternativamente ...
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CANCIANI, Alfonso
Rudolf Schmidt
Scultore e medaglista, nacque l'11 dic. 1863 a Brazzano (provincia di Gorizia) da Lodovico, scalpellino, e da Maddalena Coceancig.
Dopo aver lavorato come scalpellino, [...] (nel 1901, 1907 e 1908) e alla Grande esposizione d'arte di Berlino del 1910. In contrapposizione allo Jugendstil, simbolistico-decorativo, tipico della Secessione viennese, il C. scelse a suo modello lo stile più vigoroso dello scultore belga C ...
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SCIPIONE
Virgilio Guzzi
. Pseudonimo del pittore Gino Bonichi, nato a Macerata il 25 febbraio 1904, morto ad Arco il 9 novembre 1933. Cominciò ad essere più largamente noto e apprezzato dopo la mostra [...] e surrealismo: rivalutazioni, in senso decadentistico, dell'immediatezza del sentimento, ma un sentimento che si accende in un clima simbolistico, e vuol essere lo specchio d'un mondo irrazionale, il pittore S. manifestò, nel breve corso della sua ...
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SIMBOLI e ATTRIBUTI
S. Donadoni
G. Garbini
R. Brilliant
A. Tamburello
I. Egitto. - II. Asia Anteriore. - III. Grecia e Roma. - IV. India. - V. Cina. - VI. Giappone.
I. Egitto. - In Egitto dalla più [...] si risolve, in ultima analisi, in un segno di minore originalità da parte di queste ultime. La fonte primaria del repertorio simbolistico in tali regioni è costituita dall'Egitto, com'è del resto ovvio. Nell'Anatolia del II millennio a. C. si afferma ...
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Scrittore tedesco (Calw, Württemberg, 1877 - Montagnola, presso Lugano, 1962). Autore tra i più significativi della prima metà del Novecento, nelle sue opere esplorò i territori della ricerca spirituale [...] di ambiente medievale Narziss und Goldmund (1930). Il racconto surrealistico Die Morgenlandfahrt (1932) preannuncia il romanzo simbolistico Das Glasperlenspiel (1943), opera dal piano assai ambizioso, con un messaggio per la civiltà del futuro che ...
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La morte di Sergej Djagilev (1929) chiude la prima fase del rinnovamento orchestico europeo: durante il ventennio, che s'inizia nel 1909 coi memorabili trionfi parigini dei balletti russi, erano sorte [...] balletto e dello stile inglese. Segnaliamo come rappresentativi di questo: il "masque" danzato Job (musica di V. Williams), il simbolistico Checkmate (musica di Arthur Bliss), il pittoresco The Rake's Progress (da W. Hogarth) di Ninette de Valois, il ...
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RAINIS (pseudonimo di Jānis Plieǩsāns)
Arverds Svãbe
Uno dei maggiori e più noti poeti lettoni, nato a Zemgale l'11 settembre 1865, morto a Riga il 9 settembre 1929. Figlio d'un agricoltore, terminò [...] il sole, l'amore, la natura e l'eternità. Il suo stile è serrato, sentenzioso e, quanto ad espressione, impressionistico e simbolistico: il R. ha la mentalità d'un neoromantico. Trasse i suoi argomenti soprattutto dalla natura della Lettonia, ma si è ...
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simbolistico
simbolìstico agg. [der. di simbolismo] (pl. m. -ci). – Del simbolismo, relativo al simbolismo (nel sign. 4): correnti s.; la poetica simbolistica.
simbolista
s. m. e f. e agg. [der. di simbolo, sull’esempio del fr. symboliste] (pl. m. -i). – Chi si esprime in forme simboliche; in partic., scrittore, artista seguace del simbolismo: i s. francesi dell’ultimo Ottocento; con funzione appositiva:...