Poeta greco (n. Missolungi 1870 - m. 1944), autore di traduzioni dall'inglese e dal francese (le Stances di J. Moréas col quale fu in rapporti di amicizia a Parigi); scrisse liriche eleganti tra il gusto [...] parnassiano e il simbolistico, con forte influsso della poetica francese. ...
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ZAMJATIN, Evgenij Ivanovič
Ettore Lo Gatto
Scrittore russo, nato a Lebedian (govern. di Charkov) nel 1884, morto a Parigi nel 1937. Di professione ingegnere navale (lavorò in Inghilterra varî anni), [...] cominciò la sua carriera letteraria nel 1908 con racconti di carattere realistico-simbolistico, carattere che si mantenne più o meno accentuatamente sempre nella sua opera. Dopo la rivoluzione di ottobre fu uno dei maestri del gruppo dei "Fratelli ...
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Scrittore spagnolo (Valladolid 1844 - Madrid 1934). Fu generale del corpo di stato maggiore. Seguace della scuola drammatica di J. de Echegaray, dette al teatro opere piuttosto enfatiche: El más sagrado [...] deber (1877), Los laureles de un poeta (1878), La opinión pública (1878), La mariposa (1879) di carattere simbolistico, El código del honor (1881), La pasionaria (1883), La trata de blancas (1887) di carattere sociale, La Maya (1901), Mater Dolorosa ...
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Scrittore belga (Gand 1862 - Nizza 1949) di lingua francese. Esponente del simbolismo, nei suoi primi drammi, tra cui Pelléas et Mélisande (1892), diede vita a un mondo onirico e allusivo, dominato da [...] monde ou le cadeau stellaire, 1942). Tra le opere scritte dopo il trasferimento negli Stati Uniti, ancora in forma drammatica: Le miracle des mères, ispirata alla guerra; Justice secrète, una serie di scene di gusto simbolistico; Jeanne d'Arc, ecc. ...
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Pseudonimo dello scrittore francese François-Marie-Alexandre Carcopino-Tusoli, nato il 3 luglio 1886 a Numea (Nuova Caledonia) dove il padre dirigeva un reclusorio. Certo anche alle impressioni infantili [...] si deve se C., dopo un comune noviziato simbolistico, si dedicò con curiosa acutezza all'analisi di un mondo di criminali e di miserabili, di fronte ai quali, per virtù di comprensione e rappresentazione, cade in lui ogni convenzionale moralismo non ...
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HILDESHEIMER, Wolfgang
Luigi Quattrocchi
Scrittore tedesco, nato ad Amburgo il 9 dicembre 1916. Ebbe un esordio relativamente tardivo, differenziandosi subito per il gusto raffinato e la disposizione [...] un disincantamento, che è a un tempo antisentimentale e antirealistico, H. è approdato di là a poco al teatro parodistico e simbolistico (così per es. nella ripetuta rielaborazione, fra il 1955 e il 1963, del tema Turandot) e, ancora oltre, al teatro ...
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FOURNIER, Henri-Alain
Vittorio STELLA
Scrittore, nato a La Chapelle d'Angillon (Cher) il 3 ottobre 1886, morto in guerra presso VieuxSaint-Rémy il 22 settembre 1914. Dal 1906 al 1911 pubblicò alcune [...] .
Il suo capolavoro, Le Grand Meaulnes (1913; trad. ital. Il grande amico, Milano 1931), è un romanzo autobiografico, vagamente simbolistico, che narra un'avventurosa vicenda di adolescenti febbrili per sete di scoperte e di libera vita. La struttura ...
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Scrittore irlandese (Moore Hall, Mayo, 1852 - Londra 1933). Studiò pittura a Parigi, dove fu in contatto con i grandi movimenti culturali di quegli anni, in particolare con gli impressionisti. Nel 1875 [...] a young man (1888; trad. it. 1929); Esther Waters (1894; trad. it. 1934). Sul passaggio a romanzi a sfondo più decisamente religioso-simbolistico influirono l'amicizia di W. B. Yeats, la scoperta di R. Wagner, l'opera di J.-K. Huys mans (Evelyn Innes ...
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Scrittore tedesco (Calw, Württemberg, 1877 - Montagnola, presso Lugano, 1962). Autore tra i più significativi della prima metà del Novecento, nelle sue opere esplorò i territori della ricerca spirituale [...] di ambiente medievale Narziss und Goldmund (1930). Il racconto surrealistico Die Morgenlandfahrt (1932) preannuncia il romanzo simbolistico Das Glasperlenspiel (1943), opera dal piano assai ambizioso, con un messaggio per la civiltà del futuro che ...
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CAMERANA, Giovanni
Alessandra Briganti
Nacque a Casale Monferrato il 14 febbr. 1845 da Giuseppe e Francesca Leotardi, in una famiglia che contava magistrati e militari: magistrato era il padre, morto [...] allusivo, simbolico, cioè appunto "interpretato".
Si manifestavano così nella sua poesia influenze e suggestioni simbolistico-decadenti, apprezzabili anche nell'attenuazione lessicale e stilistica dei residui più evidenti della tradizionale orditura ...
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simbolistico
simbolìstico agg. [der. di simbolismo] (pl. m. -ci). – Del simbolismo, relativo al simbolismo (nel sign. 4): correnti s.; la poetica simbolistica.
simbolista
s. m. e f. e agg. [der. di simbolo, sull’esempio del fr. symboliste] (pl. m. -i). – Chi si esprime in forme simboliche; in partic., scrittore, artista seguace del simbolismo: i s. francesi dell’ultimo Ottocento; con funzione appositiva:...