Nacque fra il 1431 e il 1434, pare il 1° gennaio 1431, a Xátiva presso Valenza nel regno d'Aragona, da Jofré de Boria y Doms, nobile cittadino (v. borgia, famiglia), e da Isabella, sorella di Alonso, che [...] poi con Ascanio Sforza, fu il candidato di questo nel conclave del 1492, e, guadagnati alla sua causa, non senza simonia, parecchi cardinali, fu eletto pontefice (11 agosto 1492). L'elezione di lui fu una vittoria di Ascanio Sforza e di Lodovico ...
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POVERTÀ ECCLESIASTICA
Alberto PINCHERLE
ECCLESIASTICA Nei suoi termini più precisi la questione della povertà ecclesiastica, che viene designata anche come della "povertà evangelica" o della "povertà [...] tutti i cristiani, e della Chiesa come società. L'esaltazione di questa virtù nasce spontanea nei riformatori che combattono la simonia e l'immoralità che le è strettamente connessa e che, nella fase più acuta della lotta, pongono momentaneamente in ...
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Nacque nei dintorni di Orléans, fra il 945 e il 950. Entrato nel chiostro di Fleury, fece tali progressi negli studî, che, giovanissimo, ottenne la carica d'insegnante. Non soddisfatto, tuttavia, della [...] delle vergini, dell'agricoltura e della guerra; ricordava le disposizioni canoniche pel matrimonio; giudicava severamente la simonia, e scongiurava i sovrani di difendere le deliberazioni dei concilî. La sua aspirazione alla restaurazione del diritto ...
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BEATRICE di Lorena, marchesa e duchessa di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlia di Federico, duca dell'Alta Lotaringia, e di Matilde, figlia di Ermanno II duca di Svevia e di Gerberga figlia [...] il punto di appoggio del papato in Italia, impegnato in una intensa opera di riforma per liberare la Chiesa dai mali, simonia e concubinato, che l'affligevano, al di fuori ed indipendentemente dalla massima autorità laica.
Negli anni tra il 1057 e il ...
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SASSONE di Anagni
Enrico Dumas
SASSONE di Anagni. – Nacque ad Anagni in data sconosciuta; Palumbo ne asserisce l’appartenenza alla famiglia dei conti d’Anagni, ma non esistono testimonianze certe al [...] l’elezione di vescovi e abati nel Regno di Germania avvenisse in presenza del re, condannando comunque l’uso della simonia; inoltre all’imperatore veniva concesso di garantire i regalia all’eletto usando il simbolo dello scettro. In altre parti dell ...
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CALLINICO
Vera von Falkenhausen
Fu esarca bizantino d'Italia, con sede a Ravenna, dal 597 al 602-603. Paolo Diacono lo chiama Gallicinus, e Agnello, che a quanto pare fraintende le sue fonti, ne fa [...] stato consacrato vescovo un certo Massimo, in seguito a pressioni imperiali e nonostante le proteste del papa, che lo accusava di simonia e di lussuria. Il predecessore di C., l'esarca Romano, era rimasto sordo alle proteste del papa e nonostante la ...
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BISSO, Bernardo
Dino Pastine
Nato a Genova verso il 1648, entrò nell'Ordine dei benedettini della congregazione cassinese, nel monastero di S. Caterina in Portoria il 30 nov. 1668. Trascorse l'intera [...] legis"; le censure ecclesiastiche e in particolare le sospensioni e l'interdetto; l'immunità ecclesiastica; la probabilità; la simonia; la clausura; le funzioni dei conservatori; l'usura; il regime delle restituzioni.
Di maggior rilievo è il quinto ...
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Figlio (Vigevano 1452 - Loches, Francia, 1508) di Francesco Sforza e di Bianca Maria Visconti; reggente (1480) per il nipote Gian Galeazzo, ne usurpò il potere. Dapprima alleato del Regno di Napoli, si [...] ; strinse allora una lega difensiva con Carlo VIII di Francia (1492), mentre il fratello, cardinale Ascanio, si adoperava ricorrendo alla simonia per l'elezione di un papa favorevole, che fu poi Alessandro VI. Ma la minaccia della calata in Italia di ...
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LEONE X papa
Giovanni Battista PICOTTI
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dicembre 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e di Clarice Orsini.
Ebbe a tre anni maestro Agnolo Poliziano, ma [...] ; scopertisi gl'intrighi di Ascanio Sforza per Rodrigo Borgia, repugnò da prima all'elezione di questo, cedette poi, non senza simonia. Ma di Alessandro VI non fu amico, né era in troppo cordiali relazioni col fratello Piero: stette quindi nell'ombra ...
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. È la cosa destinata al culto divino per mezzo della consacrazione o di una benedizione. La nozione di cosa sacra (res sacra) risale al diritto romano. Questo, dividendo le cose dal punto di vista della [...] consacrazione o della benedizione da loro ricevuta (Cod. iur. can., c. 1539 § I), ciò che costituirebbe il delitto di simonia. Il diritto canonico distingue le cose sacre, a seconda della diversa solennità degli atti coi quali sono destinate al culto ...
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simonia
simonìa s. f. [dal lat. tardo, eccles., simonīa, der. dal nome di Simone Mago, il samaritano che, secondo gli Atti degli Apostoli 8, 18-24, cercò di comprare dagli apostoli Pietro e Giovanni, offrendo loro del denaro, il potere di...
simoniaco
simonìaco agg. [dal lat. tardo, eccles., simoniăcus, der. di simonīa «simonia»] (pl. m. -ci). – 1. Relativo a simonia, caratterizzato da simonia: atti s.; beni s.; nomine s. di vescovi. 2. Che commette simonia, che si rende colpevole...