GREGORIO VII, papa, santo
Ovidio Capitani
Scarse le notizie biografiche su Ildebrando, nato forse a Soana (oggi Sovana, in provincia di Grosseto) tra il 1025 e il 1030, divenuto più tardi, forse, monaco [...] la richiesta con la prova del fuoco cui si sottopose Pietro "Igneo" e che determinò la deposizione del vescovo accusato di simonia da parte di un Alessandro II ancora esitante. A Milano, dopo la rinuncia fatta da Guido all'arcivescovato nelle mani di ...
Leggi Tutto
Riformatore religioso (m. Milano 1075). Appartenente a famiglia capitaneale milanese (è di tarda tradizione il cognome Cotta) fu persuaso dal diacono Arialdo, capo dei patarini, a continuare la lotta antisimoniaca [...] a Roma (1066), ottenne dal papa la scomunica dell'arcivescovo di Milano Guido da Velate, accusato dai patarini di simonia. Costretto alla fuga, insieme con Arialdo, da una sommossa suscitata dall'arcivescovo, E. riuscì a non essere trucidato come ...
Leggi Tutto
Diacono e notaio della Chiesa ambrosiana (m. tra il 1061 e il 1064), al quale una fonte tarda attribuisce il cognome Cotta. Tra i principali esponenti del movimento dei riformatori, predicatore con Arialdo [...] lo condusse successivamente alla morte.
Vita e attività
Intorno al 1056 si associò ad Arialdo nella predicazione contro la simonia e il concubinato del clero milanese, iniziata qualche tempo prima da Anselmo da Baggio (il futuro Alessandro II), e ...
Leggi Tutto
Suidgero, di famiglia sassone, vescovo di Bamberga (m. presso Pesaro 9 ottobre 1047); nominato papa (dopo la forzata abdicazione di Gregorio VI) il 24 dicembre 1046, da Enrico III re di Germania, incoronò [...] pontefice e di vescovi provvisti di benefici di origine regia, erano subordinate all'investitura imperiale. In un sinodo romano (5 gennaio 1047) condannò la simonia, senza però imporre ai simoniaci la rinuncia all'ufficio. Venne sepolto a Bamberga. ...
Leggi Tutto
BASILIO
Salvatore Impellizzeri
Era giudice a Rossano quando, nel 1218, alla morte dell'arcivescovo Pasquale, in seguito a contrasti sorti nel capitolo metropolitano, una parte dei canonici lo elevò [...] e privo di qualsiasi ordine ecclesiastico, e come, solo dopo l'elezione, inebriato dal veleno dell'ambizione, con simonia e contro il diritto canonico, avesse ricevuto dall'arcivescovo di Santa Severina, immediatamente e in un solo giorno, tutti ...
Leggi Tutto
Riforma della Chiesa
Con questo nome si intende generalmente il processo svoltosi nella cristianità occidentale tra 11° e 12° sec. volto a sganciare le istituzioni ecclesiastiche dal controllo dei laici [...] che lo seguirono portarono avanti attraverso la convocazione di concili la lotta contro la compravendita delle cariche ecclesiastiche (simonia), il matrimonio e il concubinato dei chierici (nicolaismo) e altre pratiche che ledevano il principio dell ...
Leggi Tutto
BONIZONE
Ugolino Nicolini
Successore di Azzone, fu abate del monastero di S. Pietro fuori le Mura di Perugia dal 1036 al 1063, anno in cui rinunziò all'ufficio. Un'abbondante documentazione testimonia [...] a salvaguardare la vita monastica, specialmente l'elezione dell'abate, da qualsiasi intrusione laica o vescovile, che sempre putiva di simonia. Tra i beni elencati figura per la prima volta, oltre il monastero di S. Sergio nella Suburra a Roma, la ...
Leggi Tutto
ALFERIO
Mario Del Treppo
Di nobile famiglia sorrentina e già arcidiacono di quella città, ne fu eletto arcivescovo, probabilmente nel 1197 e comunque durante il pontificato di Celestino III. Nel 1199 [...] , dagli abati, dagli ecclesiastici e dalle Università della sua provincia. Nel 1213 A. veniva accusato presso il papa di simonia dal canonico Matteo, per aver promesso a un tal Ciroleone l'arcidiaconato in cambio del suo voto nella elezione all ...
Leggi Tutto
Monaco, cardinale, dottore della Chiesa (Ravenna 1007 - Faenza 1072). Dopo aver studiato arti liberali, nel 1035 si ritirò nell'eremo camaldolese di Fonte Avellana. Asceta ed erudito, contrario a ogni [...] del mondo; sostanzialmente diffidente di fronte alle proteste di correnti religiose popolari (nel 1063 a Firenze assolse dall'accusa di simonia il vescovo Pietro), P. D. alternò gli ultimi anni della sua vita tra il ritiro eremitico e le missioni ...
Leggi Tutto
Riformatore ecclesiastico e fondatore della congregazione benedettina dei vallombrosani (Petroio, Trequanda, 995 circa - Passignano, Firenze, 1073). Monaco benedettino a San Miniato, abbandonò questo monastero [...] . G. G. e i suoi primi seguaci diressero il moto patarinico di Firenze contro il vescovo Pietro Mezzabarba, accusato di simonia (1066); in contrasto con s. Pier Damiani, per quanto concerneva l'opportunità di un intervento diretto dei monaci nell ...
Leggi Tutto
simonia
simonìa s. f. [dal lat. tardo, eccles., simonīa, der. dal nome di Simone Mago, il samaritano che, secondo gli Atti degli Apostoli 8, 18-24, cercò di comprare dagli apostoli Pietro e Giovanni, offrendo loro del denaro, il potere di...
simoniaco
simonìaco agg. [dal lat. tardo, eccles., simoniăcus, der. di simonīa «simonia»] (pl. m. -ci). – 1. Relativo a simonia, caratterizzato da simonia: atti s.; beni s.; nomine s. di vescovi. 2. Che commette simonia, che si rende colpevole...