Poeta greco della lirica corale, di Iulide nell'isola di Ceo (520 circa - 450 circa a. C.). Gli antichi conoscevano di B. epinici, ditirambi, peani, iporchemi, parteni, prosodi, carmi erotici e conviviali.
Vita
Nipote [...] di Simonide, lo seguì nelle peregrinazioni di corte in corte, finché giunse a Siracusa presso Ierone, di cui cantò le vittorie nei suoi epinici in gara con Pindaro; in polemica con questo, B. chiamava sé stesso "l'usignolo di Ceo dalla lingua di ...
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Secondogenito di Dinomene, dopo essere stato posto al governo di Gela dal fratello Gelone, gli succedette nel 478-77 a. C. nella signoria di Siracusa. Venuto in conflitto con il fratello minore Polizelo, [...] di Terone, Trasideo. Morì nel 466 e fu sepolto in Etna. Ebbe una corte splendida ove convennero Eschilo, Pindaro, Simonide, Bacchilide, Epicarmo. Partecipò ai giochi di Delfi e d'Olimpia, in cui i suoi cavalli riportarono vittorie celebrate dagli ...
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Tiranno di Reggio (494-476 a. C.); giunto al potere rovesciando l'oligarchia dominante, s'impadronì poi anche di Zancle (detta poi Messene), acquistando in tal modo il controllo della navigazione nello [...] stretto. Fu vincitore nelle gare olimpiche e celebrato in un epinicio di Simonide. ...
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Nobile famiglia della Tessaglia con vasti possedimenti terrieri il cui centro era Crannone. È probabilmente del sec. 7º a. C. il più antico dei suoi membri a noi noto, Scopa I, che portò a termine l'espansione [...] ; morì, insieme ai suoi parenti, schiacciato durante un banchetto dal rovinare del tetto, mentre Simonide si salvò, secondo la leggenda, per divino intervento (circa 515-510). Il potere degli S. decadde poi ben presto, probabilmente per l'affermarsi ...
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(gr. ϑρῆνος) Canto funebre degli antichi Greci, anche detto trenodia. Il primo esempio è nell’Iliade (XXIV, 720-774) con le lamentazioni per la morte di Ettore che presentano gli antichi caratteri dei [...] t.: il coro delle donne e gli a solo delle parenti. Famosi furono i t. di Simonide e di Pindaro. ...
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Figlio (m. 514 a. C.) del tiranno d'Atene Pisistrato; succedette al padre, governando, in una sorta di coreggenza col fratello maggiore Ippia, dal 527 al 514 a. C. Sotto il suo dominio Atene estese la [...] sua influenza e divenne il centro spirituale della Grecia; alla sua corte furono Simonide, Anacreonte e il veggente Onomacrito. Morì per mano di Armodio. Si conservano di lui sentenze morali, che erano iscritte su pietre miliari. ...
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Forma della poesia melica greca (ὑπόϱχημα) consistente in un canto corale accompagnato dalla danza, connesso con il culto di Apollo; ebbe poi carattere vivace con danze mimiche e celebrò divinità o uomini [...] insigni. L’i. era accompagnato sia dalla cetra sia dal flauto. Il metro proprio era il cretico. Poeti di i. famosi furono Simonide e Bacchilide. ...
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OMERO
Giorgio Pasquali
. A O. la tradizione più antica assegnava ben più che non gli lascino oggi anche i critici più conservatori. Già nel sec. VII Callino citava la Tebaide attribuendola a lui. Poco [...] più tardi di Callino, Semonide di Amorgo cita un verso dell'Iliade come dell'"uomo di Chio". Simonide di Ceo cita O. per una particolarità dei "Giuochi sulla tomba di Pelia", dunque per qualche cosa che non è e non potè mai essere nei poemi "omerici" ...
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Poetessa epigrammatica vissuta probabilmente sul finire del sec. IV a. C. Fu molto onorata in patria: per incarico dei suoi concittadini gli scultori Euticrate e Cefisodoto le avevano innalzato una statua [...] (certo prima del 290 a. C.); ai suoi libri furono attribuite virtù miracolose. Anite imita Erinna, Saffo, Simonide (la cui silloge si fa risalire al principio del sec. IV) ed è stata il modello di tutta la epigrammatica ellenistica da Nicia, Simmia, ...
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TRENI lirici
Ettore Bignone
Il treno (θρῆνος) è un canto funebre di compianto per il defunto. L'epopea che conserva, assumendoli sotto forma epica, gli antichi generi di canti lirici, ci ha conservato [...] Non meno famosi erano i treni di Pindaro, e, a giudicare dai frammenti, poesia anche più grande e alta di quella di Simonide. Nell'edizione alessandrina delle sue poesie costituivano un libro a parte. Oltre al ricordo di un Treno di Ulisse di Timoteo ...
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iporchema
iporchèma (alla greca ipòrchema) s. m. [dal gr. ὑπόρχημα] (pl. -i). – Nella letteratura greca antica, forma della poesia melica consistente in un canto corale in metri cretici, accompagnato dalla musica della cetra e del flauto e...
elegia
elegìa s. f. [dal lat. elegīa, gr. ἐλεγεία, der. di ἔλεγος (voce di etimo e sign. originario incerto) che indicò il distico elegiaco]. – 1. a. Nella letteratura greca e latina, componimento poetico in distici (esametro + pentametro)...