Giace senza mangiare, abbandonato il corpo ai doloriconsumandosi sempre nelle lacrimegiacché si è resa conto di aver subito ingiusto oltraggio dal suo uomonon solleva lo sguardo, non distoglie il volto [...] pericoli in una situazione che già detestava («Come vorrei che la nave di nome Argo non avesse oltrepassato mai le scure Simplegadi, volando verso la Colchide … Medea, la mia padrona, non avrebbe preso il mare verso Iolco e le sue torri, col cuore ...
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(gr. αἱ Συμπληγάδες [πέτραι]) Favolosi scogli, che gli antichi ritenevano mobili tanto da scontrarsi continuamente fra loro (da cui il nome, «le [rocce] che cozzano tra di loro»), impedendo il transito delle navi; attraverso le S. dovette passare...
La narrazione più ampia e più completa che la letteratura greca ci abbia conservata della spedizione degli Argonauti è quella contenuta nel poema in quattro libri di Apollonio Rodio, Le Argonautiche. Pelia, usurpatore del trono di Esone, padre...